22nd -Happy-

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-Oggi non c'è molta gente.- James stava dietro il bancone.
-La gente sta tornando a lavoro.- Dean stava sistemando i tavoli da poco lasciati da alcuni clienti -Dopotutto è l'ultima settimana di agosto.- mentre Armin preparava dei cappuccini.
-Tra due settimane saremo nuovamente all'università.- James se ne stava poggiato al bancone a reggersi il viso con la mano.
Partì un sospiro di gruppo.
-Tornerà tutto al ciclo "lavoro-scuola-casa".-
-Io non sono psicologicamente pronto.-
-Nessuno di noi lo è, Eren.-
-A te non cambia nulla Armin. Sei un genio in tutto.- Eren si lasciò cadere su uno sgabello.
-Mi aiuterai ancora a fare i compiti vero?- sentì James parlare con Armin, ma era troppo occupato a guardare fuori.
Riconobbe l'uomo dall'altro lato della strada.
Lo vide quando andò a fare quella consegna al set.
Teneva i gomiti sul bancone, mentre si teneva il viso con entrambe le mani.
Vide l'uomo fare il giro dell'auto e aprire la portiera posteriore, per poi veder scendere dalla vettura proprio il corvino.
Eren sorrise senza nemmeno accorgersene.

-Signore, oggi ha quell'appuntamento con l'architetto.-
-Sì, sì.- Levi scese dall'auto e tirò su gli occhiali da sole, fermando i capelli all'indietro.
Guardò Baker allontanarsi verso l'entrata.
Si girò verso l'altro lato della strada, e si ritrovò ad incrociare lo sguardo col castano.
Entrambi immediatamente distolsero lo sguardo, ma dopo, piano piano, si guardarono nuovamente.
Eren sorrise alzando una mano in segno di saluto, e Levi fece lo stesso, con un sorriso monco.
Ridacchiò guardando la sua faccia, e quanto sembrasse strana nella sua testa, facendo aggrottate le sopracciglia al corvino.
Il castano fece segno con entrambe le mani di sorridere, ottenendo uno sbuffo da Levi per poi guardarlo andare via.
Eren si sentiva abbastanza vittorioso.
-Con chi stai parlando?- Armin si sporse dal bancone per guardare fuori.
Eren si alzò dallo sgabello -Nessuno.- per poi tornare a lavoro.

[...]

-Miracolosamente è piuttosto presto.- Armin guardò l'orario sull'orologio al polso mentre camminava.
-Già. È stata una giornata leggera oggi, forse un po' troppo.-
-Beh tra non molto avranno ondate di studenti a farci colazione lì.-
-Uh-uh.-

Si lasciarono una volta arrivati a casa del biondino.
Eren però non andò a casa sua, ma imboccò la strada per il parco.

(music )

Brooklyn Bridge Park
Una volta arrivato si stese sull'erba, e guardò le luci del ponte.
Quelle luci in lontananza lo rilassavano. Gli ricordavano le luci di casa sua quando tornava di sera da scuola in Germania.
Quando casa sua era ancora un posto dove voleva tornare.

Mentre se ne stava tranquillo sentì qualcuno sedersi di fianco a lui.
Girò la testa e vide l'uomo al suo fianco.
-Mi segui?- distolse lo sguardo dal corvino e lo rivolse al cielo.
-Già.-
-Stalker.-
-Capita.-
Eren sorrise di poco.
-Qui.- Eren pattò l'erba di fianco a lui, per dirgli di stendersi.
Levi lo guardò quasi disgustato.
-Eddai. Non te li sciupi i capelli.-
-Ha ha. Molto divertente.- Levi si stese di fianco a lui, tenendo la sigaretta che aveva tra le dita tra le labbra.
-Mi sfuggiva che tu fumassi.-
-È di dominio pubblico. Si vede che non sei il mio fan numero 1.-
-Ti mortifica fortemente, non è vero?- Eren lo disse con un tono dispiaciuto, con tanto di labbruccio.
-Oh non immagini quanto. Il mio povero cuore.-
-Non farti venire un infarto, per carità.-
-Non mi salveresti?-
-Nah.-
-Stronzo.-
Eren ridacchiò mentre guardava le stelle, non vedendo il leggero sorriso sul viso del corvino al suo fianco.
Levi lo guardò in silenzio per un breve momento, per poi rivolgere anche lui lo sguardo alle stelle.
Restarono così a lungo, in silenzio, l'uno di fianco all'altro.
Felici.


autrice
Alla fine mi è venuta la lacrimuccia.
I miei bambini meritano di essere felici 🥺
Ultimamente mi stanno piacendo troppo i capitoli che scrivo.
Ho cambiato la canzone che avevo aggiunto, e dobbiamo ammetterlo tutti: È LA LORO CANZONE.

Bye Bibis ✨💜

𝕞𝕠𝕝𝕖𝕤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora