Una volta arrivati in caffetteria, mentre pranzavano Dean e James gli raccontarono tutto.
Eren era confuso.
-E che faccio? Lo chiamo?-
-Eh.-
-Sono curioso. Vuoi vedere che questi ti intestano l'eredità?-
-Sì, come no. Magari.- Eren prese il cellulare e il biglietto da visita.
Compose il numero e portò il telefono all'orecchio.
-No, no. Metti in vivavoce, voglio sentire adesso.- James era più eccitato di lui.
Eren sbuffò e mise in vivavoce.Finalmente rispose qualcuno, una donna.
-Casa Ackerman, desidera?-
Eren si bloccò per un attimo.
Guardò i suoi amici per poi continuare a parlare.
-Salve, amh...cercavo il signor- guardò il nome sul biglietto -Reiss.-.
-Posso sapere chi parla?-
-Ah sì, Eren. Eren Jaeger.-
-Un momento solo.-
Eren scosse la testa, poggiandosi con la schiena allo schienale della poltroncina.-Casa Ackerman?- James bisbigliò.
-A me sta passando la voglia.- Eren bisbigliò a sua volta.
-Almeno vedi cosa vuole.- Armin gli teneva il braccio.Furono distratti dalla voce dell'uomo dall'altro capo del telefono.
-Pronto?-
-Sì, salve. Sono...sono Eren.-
-Oh sì. Sono contento tu mi abbia chiamato.-
-Davvero?- Eren sorrise confuso, mentre James si tratteneva dal ridere.
-Sì. Mi hanno parlato così bene di te che ho voluto incontrarti di persona.-
-Oh.-
-Volevo chiederti se ti andasse di prendere un tè insieme, per una chiacchierata.-
Eren guardò gli altri, per poi accettare.
-Bene. Ti va bene questo pomeriggio?-
-Sì.-
-Perfetto. Segna questo indirizzo.-
-Ah, sì.-
Dean subito frugò per le tasche del grembiule e prese il suo taccuino e una penna.
Li diede al castano che scrisse subito l'indirizzo dettatogli da Uri.
-Scritto?-
-Sì, sì.-
-Perfetto. A dopo allora.-
-A...dopo.-
Attaccarono la telefonata.James scoppiò a ridere, Dean lo guardava e Armin era confuso quanto Eren.
-Questo sì che è stato strano.- Dean tornò a guardare Eren, mentre James se la rideva poggiato sulla sua spalla.
-Esatto.- il castano si spiaccicò sulla poltrona.
-A che ora ci vai?- Armin lo guardò.
-Credo verso le 16:00.-
-Beh vai a casa a prepararti.- Dean si scollò James da dosso.
-Dici che devo vestirmi elegante?-
-Stai andando a fare una chiacchierata, non ad un matrimonio.- Armin si mise in piedi.
-Sì ma sto andando a fare una chiacchierata a casa di un riccone.- Eren fece lo stesso.
Si rimisero i cappotti e presero gli zaini.-Voglio tutti i dettagli, per filo e per segno. E metà dell'eredità.- James si era ripreso.
-Guarda che non me la daranno. E anche se fosse, non ti darei neanche uno spicciolo.- si diressero verso la porta.
-Questo non è affatto carino, Jaeger.--Ti ci accompagno io.- Hannes si alzò dal retro del bancone, dove era rimasto in silenzio fino ad allora.
-Telefonami quando sei pronto ad andare.- si avvicinò al castano.
-Non devi, lo sai vero?-
-Voglio, e non fare storie.- l'uomo prese a scompigliargli i capelli con fare affettuoso.
-Okay, okay.- gli prese la mano per portarla via dai propri capelli.
-Ti chiamo più tardi. Vedi di venire sobrio.-
-Giurin giurello.-
-Sì, sì.-
Eren e Armin uscirono dalla caffetteria, diretti verso casa.autrice
Salve.
I prossimi capitoli sono belli belli 🥰Bye Bibis ✨💜
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𝕞𝕠𝕝𝕖𝕤
Fanfictionyaoi-boyxboy don't like? don't read! Eren Jaeger è un ragazzo 23enne di Brooklyn, che vive in un monolocale e frequenta la facoltà di medicina all'università, come il suo miglior amico Armin, che lavora con lui alla caffetteria del signor Hannes, uo...