21st -Lonely with me-

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Eren fu fermato mentre si infilava le scarpe da una notifica sul suo telefono.
Era Armin.
Sei sveglio?
Eren piuttosto che scrivergli in risposta, lo telefonò.
Poggiò il cellulare sul tavolo mentre sistemava la borsa, tenendo Armin in vivavoce.
-Ehy.- il tono del biondino sembrava sorpreso.
-Ehy.- ad Eren venne da sorridere.
-Pensavo stessi dormendo.-
-Nah. Te l'ho detto che mi sarei sentito meglio.-
-Sei sicuro?-
-Sì.- Eren prese il telefono e uscì di casa.
-Eren, stavi davvero male ieri. Era da un po' che non avevi uno dei tuoi momenti.-
-Lo so.-
-Quindi, davvero, credo che dovresti-ed è già uscito di casa.-
Eren se la sghignazzava mentre usciva dal portone, mentre Armin lo guardava sospirando.
Terminarono la chiamata mentre il castano lo raggiungeva.
-Sembri...contento.-
-Beh, non mi va male stamattina.-
-Ti sei ripreso in fretta.-
-Beh stanotte non ho dormito granché, però mi hanno sollevato d'umore ieri sera.- iniziarono a camminare.
-Ieri sera?-
-Uh-uh.-
-Cos'è successo?-
-Beh, per fartela breve, Ackerman ha cenato con me.-
Armin si fermò.
-Hai iniziato a drogarti?-
-Armin, e prendimi seriamente ogni tanto.-
-È impossibile se mi dici una cosa del genere.- il biondino riprese a camminare trascinato per il braccio dall'amico.
-Sono serio. Per fuggire dai paparazzi si è rifugiato a casa mia.-
-Perché proprio casa tua?-
-Era lì in giro a quanto pare.-
-Valla a chiamare coincidenza.-
-Vero? Troppo strano.- ripresero a camminare fianco a fianco.
-Comunque, era antipatico inizialmente. Non che ora siamo migliori amici, per carità, ma almeno non credo ancora che sia così male.-
-Beh, non hai avuto la reazione che mi sarei aspettato.-
-Mh?-
-Voglio dire, hai cenato col tuo idolo che hai scoperto in realtà una persona decente, eppure non stai saltellando.-
-È che in quel momento mi ero dimenticato fosse una celebrità.-
Armin aggrottò le sopracciglia guardandolo.
-Sembrava talmente indifeso in quel momento.-
-Che intendi?-
-Non lo so. Era l'impressione che dava. L'ho lasciato restare più del dovuto perché sembrava...solo. Credo di averlo fatto anche per me stesso, in un certo senso. Avevo bisogno di qualcuno che si sentisse solo insieme a me, credo.- Eren guardava davanti a sé, sorridendo leggermente.

Armin era sorpreso. Sorpreso ma felice.
Eren non sembrava così tranquillo da troppi anni.
Ma sapeva benissimo che essere felice per lui era la cosa più pericolosa che potesse succedere.
Un'altra delusione lo avrebbe distrutto completamente.
Armin cercava di proteggerlo in tutti i modi, di attutire il colpo ogni qual volta vedeva l'amico venire ferito, con tutto se stesso.
Sapeva benissimo quanto soffrisse, e ne moriva.

-Beh, quindi il tuo amore per Levi Ackerman è ristabilito?-
-Affatto, ma apprezzo quel minimo di umanità che ha.-
-Quanto sei cattivo.-
-Sono solo previdente. Vai a vedere che poi alla fine veramente è uno stronzo col fiocco.-
Armin ridacchiò, facendo sorridere il castano.

[...]

-Buongiorno.- Armin entrò nella caffetteria tallonato da Eren, che alzò la mano in segno di saluto.
-Ciao.- James se ne stava seduto al bancone.
Dean stava seduto su uno sgabello, da dove sorrise ad Armin. Appena vide il castano, però, abbassò il capo.
Eren gli si avvicinò e gli circondò il collo con le braccia.
Poggiò la testa su quella del rossiccio, che teneva sul proprio petto.
-Non sentirti in colpa, sembri un cane bastonato.-
Dean strinse il tessuto della maglietta del castano sulla sua schiena.
-Mi dispiace per ieri.-
-Lo so, va tutto bene.- Eren gli sorrise, rassicurandolo.
-Te l'avevo detto che si sarebbe ripreso.-
-Zitto Scott.- Eren si scostò dal ragazzo.
-Visto?-
I ragazzi scoppiarono a ridere, mentre Eren li guardava sorridendo.


autrice
Hello.
L'ho finito di scrivere alle 1:27 del mattino questo capitolo, mi sentivo in vena.
Ultimamente ho tanta voglia di scrivere, solo che non ho il tempo. Mi dispiace ragazzi.
La scuola mi sta ammazzando 🥲.

Bye Bibis ✨💜

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