4.

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Puntualmente alla prima ora arrivo in ritardo. Uno dei punti a sfavore del non avere una compagna di stanza è che non hai nessuno che ti svegli, quindi ho saltato anche la colazione per riuscire a prepararmi in tempo almeno per la lezione, ma con scarsi risultati.

"Scusi il ritardo" Quasi urlo entrando in fretta nell'aula. Il professor Piton mi guarda con espressione apatica, Jess dice che è il più serio e terrificante.

"Signorina?" mi chiede. Ecco ci risiamo.

"Arya... Reyes" esito un po sul cognome. E in 3,2,1... puff ecco gli occhi di tutti puntati contro.

"Ma come si è vestita?" mi chiede ancora il professore, stavolta lasciando trasparire un po di nervoso nella voce.

"Con l'uniforme" rispondo.

"Se fosse un ragazzo"

Quasi in susurro dico "Fa freddo con la gonna.." ma vengo interrotta dal professore che subito mi ordina "Si sieda" annuisco e mi siede nel primo posto libero che mi capita davanti.

"Ringrazia che sei serpeverde" il ragazzo di fianco a me mi sussurra. Di nuovo lui.

Uno sguardo minaccioso da parte del professor Piton arriva dritta a noi e maledico il biondo mentalmente, se prova a farmi mettere in punizione..

"Non c'eri a colazione" continua dopo che il professor si volta per raggiungere la lavagna.

"Avevo da fare...e poi non so ancora come ti chiami?" gli rispondo ma il rumore di un libro che sbatte interrompe la nostra breve conversazione.

"Silenzio. Malfoy e Reyes, visto che avete tanta voglia di parlare, ditemi" il Professor Piton si avvolge nel suo mantello.

"Un po contraddittorio" sussurro provocando un ghigno divertito al biondo.

"Cos'è un molliccio?" chiede il professore, e qui, inizia la mia conoscenza.

"E' una creatura magica che può assumere le sembianze di ciò che ci spaventa di più. Fra l'altro-"continuo ma vengo interrotta.

"Basta così. Incantesimo didisarmo?"

il biondo mi precede "Expelliarmus"

È una gara? Bene che si inizi a giocare allora.

"Se dico Pixie?"continua Piton.

"Folletti della cornovaglia" rispondo io al mio turno.

"Cosa aiuta dopo l'attacco di un dissennatore?"chiede subito dopo.

"Cioccolato" il biondo risponde con un ghigno nella mia direzione.

"Era facile" mi lamento con lui.

"Bene, e chi dei due sa elencarmi le maledizioni senza perdono?"

Pronta a rispondere prendo fiato ma vengo anticipata "Maledizione Cruciatus, Imperius e-" sta volta tocca a me interromperlo, "E mortale".
Il mio viso cupo e serio, gli occhi fissi in un punto davanti a me.

"Mi chiamo Draco" sento il biondo e accenno un mezzo sorriso alle sue parole.

Finita la lezione raccolto i miei libri il più veloce possibile e mi precipito fuori dalla classe, ma una mano mi afferra il braccio poco dopo aver superato la porta. Mi volto di scatto e tiro via il braccio d'istinto.

"Tutto bene?" mi chiede Draco ma io annuisco solamente e riprendo a passo svelto ad andarmene il più velocemente possibile. So che tanto lo rivedrò alla prossima ora. Per ora, voglio solo trovare il primo bagno più vicino e chiudermici dentro. Faccio per entrare ma mentre sto per farlo qualcuno sta uscendo, vado a sbattere con la testa contro quella di qualcun altro.

"Tutto bene?" Una ragazza corvonero mi domanda. Annuisco e sforzo un sorriso "Si, io,non è niente" mi ricompongo.

"Sono Ashley" mi porge la mano e gliela stringo porgendole un sorriso.

"Mi chiamo Arya" è molto gentile.

"Allora sperando ancora che tu stia bene, ci si vede a scuola" annuisco e se ne va sempre con un sorriso stampato in faccia.
Mi asciugo le lacrime ed entro in bagno solo più per schiacquarmi un po il viso, un po di acqua fresca mi farà bene.
Non avendo più molto tempo a disposizione raggiungo l'aula di storia della magia e rimango stupita quando vedo che il professore è... un fantasma? Una mezza risatina lascia le mie labbra per il divertimento della cosa. Queste cose non si vedevano di certo nelle mie scuole precedenti. Mi vado a sistemare vicino a Jess che stranamente è già in classe, non c'era alla prima ora. Devo ammettere che molti stanno saltando le lezioni in programma.

"Hey Arya, come va oggi?"mi sorride.

"Come il secondo giorno di una ragazza al sesto anno" le accenno un sorriso prendendo il mio libro.

"Bene ragazzi, iniziamo la lezione" annuncia il professor Ruf.

"Jess,perchè abbiamo un fantasma come professore?" le chiedo guardandomi intorno, Draco non c'è...

"Dicono che era un professore già prima, e quando si è svegliato per andare a far lezione non si era accorto di aver dimenticato il suo corpo sul divano. Esilerante vero?" annuisco e dopodichè inizio a prestare attenzione alla lezione.
Ma..appena il professore inizia a discutere di Orchi e Goblin, è li che la mia concentrazione si perde e mi ritrovo a passare la lezione a scarabocchiare sugli appunti e passarmi dei bigliettini con Jess.

Finita la lezione Jess mi dice di iniziare ad andare che lei deve restare col professore per quanto riguarda un compito che doveva recuperare, così da sola raggiungo la Sala Grande.

"Arya, ma che piacere rivederti" Jake mi fa un cenno e ricambio con un mezzo sorriso.

"E quindi tu sei la famosa Reyes" alzo gli occhi al cielo.

Non guardo minimamente chi potrebbe avermi parlato e mi siedo, la tavolata è praticamente mezza vuota.

"Draco ci ha raccontato di come hai perso contro di lui col professor Piton" ghigna Jake.

"In realtà" mi volto a guardarlo negli occhi "Io ho vinto" dico e riporto la mia concentrazione prima su Draco e poi sul punzecchiare il mio hamburger.

"Ah ah te l'ha fatta Malfoy" lo deride Jake "Sta zitto Jones" lo riprende lui.

Lascio perdere il gruppetto di ragazzi a pochi centimetri di distanza da me e mi perdo nei miei pensieri. E' una giornata iniziata male, chissà come finirà. Ripensare alle maledizioni senza perdono.. quella in particolare, mi ha riportato a galla ricordi troppo dolorosi per me. Ma non posso permettermi di cedere ogni volta, devo farmi forza.

"Una mela verde Arya?" due braccia possenti piombano ai lati del mio corpo, reggendo il peso del corpo alla tavolata. Sospiro prima di voltarmi e trovarmi a faccia a faccia con un ragazzo che non conosco, ma dalla voce è lo stesso di poco fa. Sono praticamente faccia a faccia con lui, le nostre labbra a pochi centimetri di distanza, due occhi marroni che mi scrutano senza lasciare il contatto visivo con i miei verdi. Deglutisco e mi inumidisco le labbra ormai secche. Sbatto un po' di volte le palpebre per riprendermi dal mio stato di trans, non gli ho ancora risposto.

"Preferisco quelle rosse" ammetto alzandomi dal mio posto e facendolo così indietreggiare.

Continuo a guardarlo mentre mi mordo l'interno della guancia, guardo come i suoi ricci mori gli ricadono sulla fronte e come la sua camicia lo avvolge perfettamente intorno alle braccia che ora ha incrociato. Un ghigno divertito compare sul suo viso e a quel punto distolgo il mio sguardo imbarazzata dal suo provocante. Dopo quella che sembra un'eternità, finalmente mi volto per poi andarmene.

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