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Ho pianto non so per quanto tempo. Ma tanto da farmi bruciare gli occhi e venire un mal di testa atroce. Non ho voluto più parlare con nessuno. Sono rimasta chiusa fra le quattro mura della mia stanza.

Tre giorni prima

"Lui dov'è?" Entro urlando in camera di Jake pregando che Theo fosse lì.

"Arya calmati" dice dolcemente Jake avvicinanandosi a me.

"Calma un cazzo dimmi dov'è, Jake" urlo ancora in preda al panico con le lacrime che scorrono ancora lungo il mio viso.

"Vieni qui" mi dice dolcemente cercando di afferrarmi i polsi ma inizio a tirargli pugni contro il petto.

"Lasciami Jake lasciami! Voglio andare da lui ti prego" lo imploro continuando a battere. E mi lascia fare. Mi lascia battere contro di lui finché non mi stanco e mi accascio al suo petto lasciandomi cullare dalle sue braccia. Desiderosa che fossero quelle di Mattheo Riddle.

"Perché se n'è andato..." piango sul suo petto e piano piano mi lascio cadere a terra e lui con me. Non riuscendo più a reggermi in piedi.

Presente

E ora sono qui, a rileggere per la millesima volta la sua cazzo di lettera. Con uno dei suoi maglioni soffici addosso, che ormai uso come pigiama per sentirlo più vicino a me. Per sentire il suo profumo inondarmi le narici.

Mi querida Julietta,
Quando leggerai questa lettera non sarò più lì a stringerti fra le mie braccia, sarò molto lontano ma credimi, ti penserò tutto il tempo. Tutto quello che sto facendo lo sto facendo per te, per noi... Mi è stato dato un incarico e devo portarlo a termine per il bene di tutti. Ti prego non piangere, sii forte per me piccola. Jake veglierà su di te durante la mia assenza. Non odiarmi, lo sto facendo già da solo. Ogni volta che vorrai vedermi chiudi gli occhi e immagina che ti sto abbracciando, io farò lo stesso. Prometto che tornerò il prima possibile da te, ti chiedo solo di fidarti di me e stare tranquilla, vedi di non metterti nei guai. Ti ho guardata un'ultima volta stanotte, eri un angelo, il mio angelo, ti ho baciato le labbra soffici ed ho sorriso. Sorridi per me piccola ti prego. Spero tu sceglierai di aspettarmi, perché io non vedo l'ora di stringerti fra le mie braccia un'altra volta.
P.s. Ho lasciato un pensiero per te nel cassetto del mio comodino... Spero ti aiuterà a sentirmi più vicino a te.
Eternamente tuyo,
Mattheo Riddle

Chiudo gli occhi e mi lascio cadere contro la tastiera del letto. Lasciando le mie lacrime scorrere a rileggere le sue parole. Il dolore mi sta divorando dentro. Come ha potuto, andarsene in quel modo, quando la notte prima era tutto perfetto. Mi riaddormento così. Immersa nel suo profumo, con la sua lettera ancora in mano.

Due giorni dopo

Sono passati cinque giorni da quando se n'è andato, il dolore c'è ancora, ma per fortuna mi divora sempre più lentamente. Come le mie lacrime, piano piano stanno finendo. Per quanto sia difficile, penso sia arrivato il momento di alzarmi in piedi e lottare per lui. Farò qualsiasi cosa per rivederlo ancora, e non lasciarlo solo.

Con la faccia a pezzi, così come il mio corpo, così come il mio cuore, entro in doccia, lasciandomi a pezzi un'ultima volta, perchè poi inizierà la mia missione e non dovrò più cadere. Sono una cazzo di Serpeverde e devo far vedere quanto posso essere potente e astuta. Lascio che l'acqua calda della doccia spazzi via tutte le mie debolezze, tutte le mie lacrime ormai secche, il cuore a pezzi, per creare una nuova corazza e uscire là fuori come una persona nuova.

Quando esco dalla doccia guardo il mio riflesso allo specchio, vedo una persona debole, vorrei tanto tirare un pugno contro questo maledetto specchio. Invece afferro le forbici e inizio a tagliare i miei capelli, fin quando un caschetto mosso che si allunga sul davanti non mi fa sentire finalmente più forte. Come si dice, nuovi capelli, nuova me. E così sarà. Amavo eternamente i miei capelli lunghi, ma non mi pento. D'ora in poi si combatte, a qualsiasi costo.

Indosso la mia divisa scolastica e raggiungo la stanza di Mattheo, trovandola vuota, Jake dev'essere all'ultima ora di lezione, perciò avrò un po' di tempo per me. Non ho avuto il coraggio prima, ma è arrivato il momento, mi dirigo verso il suo comodino e lo apro lentamente, trovandoci solo una scatolina al suo interno. La afferro e mi siedo sul suo letto. Chiudo gli occhi e sospiro prima di aprirla. Un ciondolo antico, uno specie di medaglione ovale, con il simbolo di un serpente dagli occhi verde smeraldo si mostra davanti ai miei occhi e lo prendo fra le mani, notando successivamente che possiede un'apertura. Quando lo sento aprirsi esito un attimo a guardare, ma poi al suo interno si rivela un fiore da una parte della facciata, una rosa di un rosso scuro, quasi nero, per essere invecchiata, quella che mi diede quel giorno...Deve averla ripresa dalla mia camera e rimpicciolita e incatata con degli incantesimi... e dall'altra una frase.. Eternamente Tuyo M.R. Riprendo fiato, non essendomi accorta di averlo trattenuto e lascio cadere una lacrima, l'ultima.

Indosso il ciondolo e dopo essermi asciugata la lacrima richiudo il cassetto con la scatolina all'interno ed esco dal dormitorio maschile. Raggiungo la sala del pianoforte e mi trovo a passarci una mano sopra, voglio dargli il mio ultimo saluto, perchè non penso che ritornerò di nuovo in questa stanza ora che lui non c'è. Sfioro delicatamente i tasti, per poi ritrovarmi a suonarli con rabbia. Ricordandomi quando avevo trovato Mattheo al mio posto. A premere questi tasti con rabbia, a sfogarsi, e ora mi sto sfogando io. Quando premo l'ultima nota chiudo gli occhi e inspiro ed espiro forte. Per poi richiuderlo e andarmene senza voltarmi indietro.

Esco dalla Sala Comune Serpeverde dirigendomi fuori. Jake dovrebbe avere Difesa Contro le Arti Oscure adesso, perciò non ho da fare molta strada. Mi appoggio alla colonna di fianco alla porta e attendo che esca. Suonerà a momenti perciò non ci vorrà molto.

"Ciao Jake" lo saluto una volta uscito dopo un gruppo di ragazzi Corvonero.

"Arya ma che-" rimane stupito a vedermi lì "Cos'hai fatto ai capelli?" prende una ciocca fra le mani.

"Hai finito? Possiamo andare?" chiedo io non lasciando trasparire nessuna emozione.

"Di cosa stai parlando?" mi domanda confuso. Alzo gli occhi al cielo e lo prendo per mano.

"Di andare a duellare forza" lo trascino con me ma tira uno strattone per fermarmi e farmi voltare verso di lui.

"Arya adesso non facciamo proprio niente, è la prima volta che ti vedo fuori dalla tua stanza e hai bisogno di mangiare qualcosa e rilassarti, sei ancora sotto shock evidentemente" mi guarda preoccupato e invece mi sta solo facendo incazzare.

"L'unica cosa di cui ho bisogno ora è allenarmi, e lo farò sia con, o senza di te" punto il mio sguardo duro sul suo.

"Senti Arya, fidati di me, ti aiuterò ma quando sarà il momento, per ora dobbiamo solo aspettare okay?" ma perchè non capisce? Alzo gli occhi al cielo e mi tiro via dalla sua presa con un leggero ringhio.

"Farò da sola allora" dico guardandolo negli occhi prima di andarmene.

Non vuole aiutarmi? Bene, sono in grado di farcela anche senza il suo aiuto.

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