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Quando apro gli occhi, il dolore alla testa c'è ancora, ma molto meno, gli occhi non mi bruciano più ma faccio un po' fatica ad aprirli per via delle crosticine che si sono formate dormendo per troppe ore. Raggiungo il bagno e guardo il mio riflesso a pezzi nello specchio. I miei capelli sono cresciuti leggermente, di qualche centimetro, erano proprio corti prima. Sciacquo il mio viso con l'acqua fresca per dare sollievo ai miei occhi e alla mia pelle sudata.

Apro l'acqua calda per riempire la vasca da bagno e mi spoglio aspettando diventi calda. Sussulto quando vedo il marchio nero sul mio braccio e sento di voler piangere, ma non mi pento, ho detto che sarei andata all'inferno per lui, e così è stato.

Finisco di spogliarmi per poi chiudere l'acqua ed entrare nella vasca. Lascio che finalmente i miei muscoli si rilassino e faccio un incantesimo per far risuonare un po' di musica, facendo partire Per Elisa-Beethoven .

Chiudo gli occhi e mi lascio trasportare dalla tranquillità. Quasi mi addormento di nuovo, ma quando inizio a sentire troppo caldo per via dell'acqua troppo calda che ha riscaldato tutta la stanza facendo anche appannare il vetro, prendo la spugna iniziando a grattare via lo sporco dal mio corpo, la passo diverse volte anche sul segno nero indelebile sul mio corpo consapevole che tanto non se ne andrà.

Quando esco asciugo delicatamente i miei capelli, che ormai che sono corti non ci vuole tanto, ricordo quando erano lunghi quanto ci mettevo secoli ad asciugarli.

Esco dal bagno per dirigermi verso l'armadio, dove trovo dei vestiti di mia sorella. Indosso l'intimo nero di pizzo seguito da dei legghins di pelle neri e una canotta con un intreccio sul petto. Aggiungo un cardigan nero e poi noto un'altracosa sopra ai vestiti, è il ciondolo che mi ha dato Mattheo.. lo prendo e sorrido.

"Posso?" sento e mi volto per vedere Mattheo. Annuisco e si avvicina a me, mi scosta i capelli e mi lascia un leggero bacio sul collo.

Poi afferra la collanina per chiuderla intorno al mio collo. Mi volto verso di lui e gli sorrido leggermente.

"Ti è piaciuta?" mi guarda dritta negli occhi e annuisco mettendola dentro alla canottiera.

Nessuno deve sapere di noi... Dovrò continuare a fingere di essere la persona che Lord Voldemort ha visto nella mia mente, ma stavolta dovrò fare tutto consapevolmente.

"Ti ho portato da mangiare" mi prende per mano facendomi strada sul letto dopo aver afferrato un vassoio.

"Grazie" dico prima di sedermi con lui e iniziare a mangiare. Per la prima volta ho davverouna gran fame perciò divoro veramente ogni cosa, dal primo al secondo al dolce.

"Sai, nonostante sia arrabbiato per non avermi ascoltato sono felice che tu sia qui" mi sorride "E mi piaci molto con questo taglio di capelli" aggiunge.

Gli sorrido e sposto il vassoio dal letto posandolo per terra per accoccolarmi un po' a lui, ma quando mi rialzo la sua espressione è mutata, un misto di rabbia e dolore passa dai suoi occhi puntati verso qualcosa. Seguo il suo sguardo verso la manica del mio cardigan che è caduto leggermente lasciando scoperta la mia spalla... lo tiro subito su per coprirmi e lo guardo negli occhi.

"Che cos'era Arya?" mi chiede a denti stretti.

"Non è niente sono caduta..." mento distogliendo lo sguardo.

Ma lui si avventa su di me riscoprendola e rimanendo a bocca aperta.. Ormai l'ha vista e lo lascio fare, lascio che mi spogli del mio cardigan così come della mia canotta. Rendendo visibili le mie cicatrici ai suoi occhi.

"Chi cazzo ti ha fatto questo?" dice con voce spezzata osservando il mio corpo.

Deglutisco e chiudo gli occhi quando me lo chiede di nuovo ma con voce molto più forte.

"Io" dico a bassa voce mordendomi il labbro inferiore.

Afferra il mio collo in modo da far alzare la mia testa e far scontrare i nostri occhi.

"Che cazzo stai dicendo?" posso vedere i suoi occhi inumidirsi.

"Era l'unico modo per rendermi più forte, usare quegli incantesimi su me stessa, così sarei stata pronta quando qualcun altro lo avrebbe fatto" ammetto facendogli schiudere le labbra dalla sorpresa.

"Io ammazzo Jake" sussurra "Lo ammazzo" sussurra per poi urlare "Doveva proteggerti"

Mi lascia andare e si alza dal letto iniziando a camminare su e giù per la stanza nervoso.

Mi alzo anche io e appoggio una mano sulla sua schiena, per poi trascinarle lungo la sua vita e abbracciarlo da dietro.

"Non prendertela con lui, ha fatto tutto il possibile" difendo il mio amico.

Si volta verso di me e mi guarda dritta negli occhi lasciando cadere una lacrima lungo il suo viso.

Glielo accarezzo per poi tirarmi su in punta di piedi e far scontrare delicatamente le mie labbra con le sue. Mi afferra per le cosce e mi tira su per raggiungere il letto e farmi stendere.

Sale su di me e mi era mancato così tanto sentire la sua bocca sul mio corpo. Inizia a lasciare dolci baci su tutto il mio corpo per poi sfilarmi i legghings insieme all'intimo. Avventandosi con le labbra su di me facendomi sobbalzare e chiude gli occhi. Stringe forte le mie cosce mentre continua a darmi piacere con la sua lingua. Quando torna su ribalto la situazione scendendo io e ricambiando il piacere rendendo il suo battito cardiaco molto più irregolare.

"Vieni qui Arya, ti voglio" dice staccandomi per poi buttarmi sul letto e salire su di me posizionandosi fra le mie gambe.

Dolcemente entra facendomi mancare il fiato per quanto mi era mancata questa sensazione.

"Non permetterò che qualcuno ti faccia del male Arya, sei mia cazzo" dice iniziando a spingere più forte e affondo le mie unghie nella carne della sua schiena.

Ma stavolta decido io e mi lascia fare, perciò lo spingo via e lo faccio appoggiare alla tastiera del letto per salire su di lui e dirigere i movimenti. Mi tengo alla testata mentre lui passa le mani su tutto il mio corpo baciandomi e leccandomi il petto. Fin quando non mi fa tornare giù girandomi delicatamente con una mano sulla mia schiena. Uniamo le nostre labbra, le nostre lingue per poi distaccarsi solo leggermente per gemere quando raggiungiamo insieme il culmine del piacere.

"Ti amo Arya" lo sento pronunciare e il mio cuore salta un battito.

"Come?" chiedo ancora senza fiato.

"Ho detto che ti amo" ripete sorridendo sulle mie labbra mentre è ancora su di me.

"Anche io, ti amo anche io Mattheo Riddle, ti amo" sorrido per poi riempirlo di baci.

"Non immagini quanto tu mi sia mancata" dice buttandosi sul letto per riprendere fiato.

"Lo comprendo" annuisco appoggiandomi al suo petto e lasciandomi cullare dalle sue braccia.

Mi lascio andare alla piacevole sensazione di stare finalmente bene, fra le braccia della persona che amo.

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