19.

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Quando apro gli occhi ci metto un po' a capire che sono sul letto di Mattheo e non di Jake. Come ci sono arrivata qui? Stavamo guardando il film e poi.. Ma dove sono andati?

"Sei sveglia" mi volto verso la porta per vedere Theo entrare con delle buste.

"Cos'è successo?" gli chiedo mettendomi a sedere mentre lui si siede accanto a me porgendomi una delle due buste.

"Ti sei addormentata su di me e ti ho messa qui mentre andavo a prendere qualcosa per cena, non mi andava di svegliarti, Jake è in Sala Grande infatti, se vuoi lo raggiungiamo se no... ti ho portato qualcosa qui per quando ti svegliavi, è con Blaise, Mill e Pansy comunque non è solo" arrossisco e abbasso lo sguardo, è stato così dolce...

"Grazie" gli dico solamente prima di aprire la busta e illuminarmi alla vista del cheeseburger.

"Ti piace come cena?" mi chiede sorridendo probabilmente alla vista della mia espressione felice.

"Tanto, grazie Theo" gli sorrido per poi addendare il mio panino e gustarmene morso dopo morso.

"Hai un, ti sei, aspetta" cerca di dire gesticolando ma non capisco niente.

Allunga la sua mano verso il mio viso e passa il pollice a lato del mio labbro inferiore, facendomi rimanere imbambolata a guardarlo.

"Avevi un po' di salsa" mi sorride. Okay dov'è Theo, che fine ha fatto? Chi è questo ragazzo davanti a me perchè sicuramente non è lui. Sta davvero provando adessere amici?

Mentre mangiamo parliamo un po' in generale e quando finiamo si è fatta già una certa ora.

"Grazie per la cena, credo che ora andrò a dormire" lo ringrazio ancora e mi alzo dal suo letto.

"Si certo, a domani allora, amica" dice e mi provoca una leggera risata.

"Notte"

"Notte" lo guardo ancora un attimo negli occhi e dopodichè esco dalla stanza con un sorriso grande stampato in faccia.

Corro in camera mia e mi butto sul letto per poi addormentarmi finalmente felice.

* * *

Ho passato i giorni successi praticamente come questo, o in camera di Jake e Mattheo o in sala comune con Blaise e Jake a chiacchierare, giocare a gobbiglie o addirittura al gioco del mimo. Ci siamo divertiti abbastanza nonostante il troppo tempo a dispozione. Domani sera si festeggia capodanno e ciò vuol dire che presto torneranno tutti Jess compresa e non vedo l'ora ma rinizieranno anche le lezioni. Da una parte sono felice così saprò che fare durante il giorno ma dall'altra non ho molta voglia di studiare nonostante vada bene.

Mi dirigo verso la Sala Grande per colazione e quando arrivo al tavolo il mio sorriso svanisce alla vista di Draco e Pansy. E' già tornato?

"Buongiorno Arya" mi saluta con un sorriso divertito "Contieni l'emozione, anche tu mi sei mancata"

Faccio una smorfia e alzo gli occhi al cielo per poi sedermi vicino a Jake come al solito.

"Buongiorno a tutti"

"Come mai tornato prima Malfoy?" chiedo imburrando una fetta di pane tostato.

"Non mi volevo perdere la prima festa dell'anno" dice dopo aver esitato un attimo. Sta mentendo.

"Stiamo preparando tutto sarà perfetta, meglio di quella dei Corvonero dell'anno scorso" gli racconta Pansy.

A quanto ho capito i professori non organizzano un ballo di Capodanno, perciò ogni anno una casa diversa organizza la festa nel proprio dormitorio, quest'anno tocca alla nostra.

Al momento della posta tutti i gufi iniziano a volare sopra i tavoli e arriva una lettera anche per me. E' da parte della mamma, la leggerò dopo da sola in camera.

"Jake devo andare ad Hogsmeade oggi, vieni con me?" devo comprare ancora il regalo per Jess e anche per lui in realtà.

"Scusa Arya, oggi non posso aiuto Pansy con la festa" gli faccio una smorfia disgustata.

"Ci vengo io, ho delle commissioni da fare lì" mi volto stupita verso Draco.

"Oh vengo anche io" fa Pansy.

"No, la festa Parkinson, dobbiamo muoverci" gli risponde Jake.

Perfetto... io e Draco da soli per Hogsmeade.

"Alle 14 in sala comune Malfoy, non tardare" gli dico per poi alzarmi e andare in biblioteca.

Si in biblioteca.. mi devo vedere con Mattheo per studiare. Siamo amici ora, quindi facciamo cose da amici.

Apro la porta della biblioteca e saluto silenziosamente Madama Pince che mi sorride gentilmente. Vado alla ricerca di Theo e lo trovo solo quando arrivo quasi al fondo della biblioteca.

"No ma la prossima volta fatti notare ancora meno, così non basterà quest'anno per trovarti" lo saluto come sempre gentilmente.

"Buongiorno anche a te, mi querida Julietta" mi sorride chiudendo il libro che ha in mano per poi riporlo sugli scaffali.

"E tu chi sei, Romeo?" scherzo.

"Potrei anche, proviamo" dice prima di inginocchiarsi. Ma che fa? Trattengo una risata per non essere cacciata.

"Oh Romeo , Romeo perchè sei tu Romeo?" mi calo nella parte imitando una ragazza sconsolata, appoggiando la mia mano a lato della fronte.

"Devo ascoltare ancora o posso rispondere?" prende la mia mano fra le sue.

"Solo il tuo-nome mi è nemico-" tento di dire ma non riesco più a trattenere le risate a vedere la sua faccia "Tirati su Theo" gli sussurro ridendo e così fa ridendo con me.

"Va a finire che madama Pince ci caccia pure oggi" gli do un leggero colpetto sulla spalla.

"Studiamo?" mi chiede sorridendo.

Annuisco e ci sediamo in una delle scrivanie libere qua in fondo, anche se sono praticamente tutte libere visto che non studia quasi nessuno di mattina e durante le vacanze di natale.

"Con cosa iniziamo oggi?" mi chiede sedendosi accanto a me.

"Divinazionee" alzo gli occhi al cielo e Theo sbuffa.

Iniziamo a studiare ma praticamente è lui che spiega a me, è molto avanti per l'anno che frequentiamo, sa sempre tutto. Ammetto che mi piace molto studiare con lui, ultimamente è diverse è più gentile con me, sorride di più. Forse questa cosa dell'essere amici lo aiuta, e se devo rimanergli amica per vederlo così, allora che solo amicizia sia.

"Che fai oggi pomeriggio?" mi chiede ad un tratto.

"Vado ad Hogsmeade con Malfoy" sospiro e la sua espressione muta da gentile a seria.

"E' tornato?" annuisco alla sua domanda.

"Vuoi che venga anche io?"

"No grazie, è già imbarazzante andare da sola con lui, dovessi girare con entrambi è davvero troppo" rido ma lui non sembra contento.

"Comunque" continuo io per smorzare "Domani sera la nostra casa organizza la festa di capodanno" cerco il suo sguardo ma lo tieni fisso sul libro.

Decido così di fare come fa lui quando io non lo guardo. Allungo la mia mano verso il suo viso per voltarlo verso di me e far incontrare i nostri occhi. Mi guarda stupito e sorrido alla sua sorpresa dal mio gesto.

"Mi chiedevo se stavolta avremo l'onore di averti con noi?" lo guardo dritto negli occhi.

"Ci penserò" si schiarisce la gola e si stacca dalla mia mano ancora a contatto con la sua guancia "Ora devo andare è ora di pranzo" chiude i libri per poi andarsene.

Poco dopo faccio lo stesso e vado in Sala Grande per pranzare.

Straight to Hell Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora