5.

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Uscita dalla sala quasi corro appena non sono più nel raggio visivo dei ragazzi. Cosa è appena successo? E lui chi cavolo era? Ma qualcuno mi distoglie dai miei pensieri.

"Hey Arya" Jake mi raggiunge. "Ci sarà una festa stasera,verrai?" la mia mente subito si chiede se ci sarà anche lui. Ma che cavolo? "Dipende, non lo so"

"Sarà in sala comune Serpeverde, faremo entrare qualche corvonero, e poi ci sarò io se hai bisogno di compagnia" mi fa l'occhiolino.
Ma non ricevendo risposta mi si piazza davanti sbarrandomi la strada.

"Jake, che ti importa se vengo? Manco mi conosci" sospiro.

"Le feste servono proprio a questo, quindi, vieni, portati un'amica e divertiti no?" alzo gli occhi al cielo al suo broncio.

"Va bene" il suo sorriso si allarga.

"Grande, a stasera" mi stritola con le braccia e mi lascia un bacio sulla guancia di sfuggita prima di andarsene. In questa scuola sono tutti pazzi o lunatici? Scuoto la testa ma un sorriso appare sul mio volto. Devo trovare Jess e parlarle. Vado alla sua ricerca ma non la trovo da nessuna parte, ci servirebbero tanto quegli aggeggi babbani che ho visto durante il mio viaggio in Italia, i telefoni si chiamano. A quanto ho capito servono per parlare con le persone e sono molto più veloci dei gufi. Oh quanto avrei voluto un gufo, ma con mia madre sempre in viaggio secondo lei avere un animale era troppo poco pratico. Ma mi piacerebbero tanto un gufo o un gatto. Rinuncio a cercarla solo quando mi accorgo che ormai è ora di lezione, così corro ad Astronomia e mi siedo in uno dei pochi posti vuoti.

"Ciao" sento dire al ragazzo accanto a me. Lo riconosco è uno del gruppetto di Draco e Jake.

"Ciao?" lo guardo per poi riporre la mia attenzione di nuovo alla ricerca del libro di astronomia.

"Non ci siamo ancora presentati, sono Blaise Zabini, ma so che hai già fatto amicizia col mio amico Draco" mi porge un sorriso gentile.

"Quindi presumo tu sappia già come mi chiamo, e io e Draco non siamo amici, non credo proprio abbia intenzione di avermi in mezzo ai piedi" un ghigno divertito si forma sul suo viso.

"Malfoy che dice di no ad un bel faccino come il tuo? Mi risulta difficile crederci. Almeno, non è quello che ha raccontato a me" mi fa un mezzo sorriso.

La professoressa Sinistra inizia a spiegare cose sul movimento delle stelle ma non mi dispiace parlare con questo Blaise, perciò continuo la conversazione.

"Devi conoscerlo davvero bene" annuisce.

"Ci conosciamo fin da piccoli" sorride mentre guarda un punto fisso come se fosse perso in un ricordo. "Stasera ci vieni alla festa?" cambia discorso.

"Non so.. me l'ha chiesto anche Jake, ma è solo il mio secondo giorno di scuola-" mi interrompe "ed è anche venerdì, quindi stasera ci sarai" mi fa si con la testa.

"Va bene, va bene." mi sorride quando cedo e accetto.

Io e Blaise abbiamo parlato ancora per un po' e dopodichè ci siamo diretti per l'ultima ora di scuola. Devo ammettere che è molto simpatico.

"Allora a stasera?" mi chiede un'ultima volta per assicurarsi che venga finite tutte le lezioni.

"Si ci sarò Zabini" gli sorrido prima di derigermi nei sotterranei per andare a posare i libri in camera mia.

Vado in camera di Jess e la trovo li stesa nel letto. "Jess, vuoi dire che dopo storia della magia sei venuta qui e non sei più uscita?" mi risponde con un grugnito.

"Portatela via Reyes, ti prego" si lamenta la sua compagna di stanza.

"Molto simpatica" Jess le tira un cuscino contro ma la manca.

"Va bene chica, se non ti vuoi alzare andrò a raccontare a qualcun'altro del niño muy caliente che ho conosciuto oggi" faccio finta di andar via ma "Cooooosa?" mi ferma.
Mi appoggio allo stipite della porta. "Allora ci vieni alla festa?" le chiedo.

"Certo cara ma ora muoviti voglio sapere tutto di questo, come lo hai chiamato?" mi spinge fuori dalla sua camera per raggiungere la mia.

"L'ho chiamato niño" rido. "Sei spagnola?" mi chiede incuriosita.

"Mi madre es argentina y mi padre es americano" annuisce "Capito tutto sisi" rido di nuovo mentre entriamo nella mia stanza. "Mamma argentina, padre americano" le sorrido.

"Va bene dimmi tutto di lui" mi chiede mentre si butta sul mio letto e io chiudo la porta.

"Be non è successo niente di che veramente.. ma.. quando l'ho visto, non lo so" mi siedo accanto a lei.

"Be com'è ? Descrivimelo." rimane con gli occhi puntati su di me curiosa di saperne di più.

"Be, noi argentini diremmo, sus ojos eran como el mar, misteriosos, fascinantes" scoppia a ridere.

"Va bene ragazza, vorrà dire che stasera alla festa me lo farai vedere" sorride.

"Ma ora prepariamoci" batte le mani ed eccoci a scorrere tutto il mio armadio da cima a fondo. Mi faccio una doccia veloce mentre Jess va a prendere dei trucchi babbani che dice di aver comprato l'anno scorso a New York. Pettino i miei capelli ondulati e li raccolgo in uno chignon che disferò quando sarò pronta. Quando torna Jess mi fa sedere sulla scrivania per dare libero sfogo alla sua fantasia sulla mia faccia. Le dico di non esagerare e mi mette quello che si chiama mascara, la matita nera, e un rossetto rosso scuro.

"Allora, che ne dici?" mi guardo allo specchio e non mi dispiace, le sorrido e mentre lei fa lo stesso su se stessa, ma abbonando di più con diversi trucchi, io vado alla ricerca di un abito per me. Non ho molti abiti eleganti, non andando spesso alle feste. Perciò opto per degli stivaletti neri con i lacchi alti fin sopra la caviglia, coperti da dei pantaloni neri a zampa di elefante ed a vita alta, per la parte di sopra opto per un top rosso come il mio rossetto intrecciato sul davanti, lasciandomi le spalle scoperte sulla parte superiore. Sciolgo i capelli ed ecco fatto.

"Ma sei una bomba sexy così" Jess mi fa fare una piroette e io rido al suo commento. Appena lei indossa il suo vestito di paillettes, eccoci pronte per la festa. 

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