Capitolo Trentadue.

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'Va a prepararti' mi sussurrò sulle labbra ma senza baciarmi.

Annuii, salendo le scale mentre sentivo Harry comunicare ai nostri migliori amici che saremmo andati a fare un giro.

Presi dei vestiti puliti e un paio di boxer puliti.
Guardai i miei vestiti più volte, ero emozionato perchè Harry mi avrebbe portato da qualche parte e volevo essere carino per lui.

Così cercai nel mio armadio qualcosa che non avevo mai indossato con nessuno e per nessuno, qualcosa che mi  piaceva molto e allo stesso tempo mi imbarazzava terribilmente.

Mi mordicchiai il labbro quando tra le mie mani trovai ciò che stavo cercando.
Dei boxer bianchi, con un merletto di pizzo sopra dell'elastico e sotto a circondare le cosce.

Respirai profondamente con un sorrisino stupido prima di prendere i miei vestiti e chiudermi in bagno per lavarmi.

Dopo essermi lavato velocemente mi vestii, indossano per primi proprio quei boxer dall'aspetto femminile e poi mi guardai attraverso lo specchio.

Non avevo dimenticato i miei pensieri di prima e ancora mi sentii a disagio nel vedere il mio stesso corpo e mi diedi dello stupido per essermi vestito così pensando di essere sexy.

I miei occhi sembrarono riempirsi di lacrime mentre continuavo a vestirmi e cercavo di non pensare a ciò che lo specchio mi aveva mostrato.

Quando finii di prepararmi scesi e vidi che anche Harry si era cambiato indossando una camicia e dei jeans.

'Avrei dovuto vestirmi meglio?' chiesi, osservando il maglione che indossavo.

Harry scosse la testa.

'Saremo solo io e te, andremo a casa mia' sussurrò nel mio orecchio.

Il mio viso assunse un espressione confusa, questa non era casa sua?

'I-intendi con la tua famiglia?' balbettai timido e forse impaurito da quella affermazione.

Harry però scosse la testa e non disse niente e se possibile fui ancora più confuso.

'Noi andiamo' disse Harry agli altri che parlavano tra di loro.

'Ciao' salutai anche io mentre uscivamo, dopo aver indossato i nostri cappotti.

Salimmo sull'auto profumata di Harry che mi guardò negli occhi.

'I tuoi occhi sono quasi grigi' mi informò scrutandomi e io mi avvicinai allo specchietto retrovisore per guardarli.

Quando fui vicino Harry si sporse verso di me per baciarmi dolcemente sulle labbra.

'Puoi dirmi di più? cosa intendi per casa tua? se non intendi con la tua famiglia?'

Harry ci penso un po' su prima di parlare.

'Prima di fare l'istruttore di boxe facevo un lavoro diverso, molto ben pagato' iniziò rimanendo misterioso. 'Avevo molti soldi e volevo investirli in qualcosa, così ho comprato un piccolo appartamento' disse scrollando le spalle.

'Oh... che lavoro facevi?' chiesi curioso.

Vidi Harry muoversi a disagio.

'Mh... recupero crediti' sibilò a bassa voce e io rimasi confuso perchè non avevo idea di che tipo di lavoro fosse.

'Cioè? C-cosa facevi?' chiesi timido per la mia ignoranza e per il fatto che Harry fosse a disagio, sicuramente non era qualcosa di bello.

'Ecco, insomma, picchiavo la gente che non pagava' disse velocemente, così velocemente che dovetti ripetere la frase nella mia mente un lato di volte per comprenderla.

Rainy Autumn | Larry Stylinson Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora