Capitolo Sessantaquattro.

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Louis's Pov

Erano stati giorni complicati, in quei quattro giorni, quando riuscivo ad esser razionale, odiavo me stesso per il modo in cui stavo trattando Harry, non ero gentile con lui ma allo stesso tempo era l'unico con cui potevo sfogarmi e non riuscivo a far tacere il fiume di parole che usciva dalla mia bocca.

Mi sentii bene solo a partire dal quarto giorno, gli sbalzi d'umore non erano più così pesanti ed evidenti, non sentivo più la necessità di dormire per l'intera giornata, anzi avevo voglia di camminare, di respirare a pieni polmoni, di vivere, di Harry...

Avevo bisogno di lui, non più della cocaina, per stare bene.

Così ci eravamo ritrovati in bagno, vicini, abbracciati, ansimanti.
Il silenzio interrotto dai sospiri e dai nostri gemiti.

Mi era mancato Harry, mi era mancato il suo tocco amorevole, il suo sospiro delicato che mi accarezzava il viso.
Quanto avevo aspettato quel momento, quante volte, nonostante la rabbia, ci immaginavo ancora nel suo letto, nonostante io fossi in Francia.

Quando finii di vestirmi, vagai per qualche passo per casa, gli occhi di Harry sempre sulla mia mia figura.
Lo gaurdai e lui mi sorrise, scendemmo le scale insieme e nel salotto i nostri migliori amici smisero di parlare.

Ero l'unico ad indossare una felpa, la primavera era inoltrata, ma il mio corpo era scosso dai brividi.

'Sei una testa di cazzo' fu la prima cosa che Niall disse, fondandosi tra le mie braccia.

Sorrisi, stringendo quell'abbraccio, trovando amore e preoccupazione.

Liam e Zayn erano seduti sul divano, più precisamente Zayn era in grembo al più grande che accarezzava le sue cosce.

'Come va?' chiese insicuro Liam quando mi sedetti sul divano.

'Non so cosa darei per un solo milligrammo, in questomomento' ridacchiai, in maniera ironica.

Ma il clima si gelò presto, nessuno a parte me rideva, perfino il biondo accanto a me si era irrigidito.

'Hei, sto scherzando' li guardai tutti e li vidi appena rilassarsi.

'Davvero, sto bene, Harry mi sta aiutando tanto, so che è presto per dire di esserne uscito ma credo di esser sulla buona strada' sussurrai fiero, lanciando uno sguardo al più grande che ora si trovava alle mie spalle e massaggiava i miei nervi, mi guardava orgoglioso, mi guardava con quegli occhi verdi, pieni d'amore.

'Sei una testa di cazzo' scosse di nuovo la testa l'irlandese e io non potei far altro che lanciarmi contro a lui, abbracciandolo di nuovo mentre fintemente cercava di scansarsi.

'Io e te avremo molto di cui parlare' disse Zayn, quando tornai a sedermi al mio posto sul divano, sistemandomi i capelli ora arruffati.

Annuii, guardando la nuova coppia davanti a me.
Liam accarezzava la coscia del mulatto, in modo così sicuro e consapevole.

Parlai con i ragazzi, per una buona mezz'ora e poi ricercai Harry con lo sguardo, stava accarezzando il suo animale ma fissava un contenitore arancione di pillole.
Non avevo indagato su quante pasticche prendesse, a che ora, se lo stessero davvero aiutando... sapevo solo che a causa di esse il suo corpo faticava a reagire.

Così mi alzai, mentre gli altri ridevano sull'aneddoto raccontato da Liam e mi avvicinai ad Harry.

'Hei' richiamai la sua attenzione, era perso nei suoi pensieri e anche in quel caso era bellissimo.

La sua mano si chiuse sul flacone e lo portò in tasca, prima di sorridermi e risvegliarsi da quello stato di trance.
Le aveva fatte tolte velocemente dalla mia vista perchè temeva che avrei potuto prenderle?

Rainy Autumn | Larry Stylinson Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora