Capitolo Quarantadue.

2.5K 94 54
                                    

Quando Harry si alzò quella mattina fece in tempo ad arrivare in bagno prima di vomitare ancora, io mi stropicciai gli occhi con il pugno chiuso per poi cercare di raggiungerlo in bagno.
Ma un ragazzo riccio molto più forte della sera prima mi spinse all'esterno del bagno ringhiando un: 'fuori'

Mi allontanai dal bagno per dirigermi verso la cucina, presi delle aspirine e dell'acqua e poi iniziai a preparare la colazione.

Mi sentivo meglio, più leggero.
Le cicatrici erano ancora dolorose ma emotivamente non mi sentivo più una merda.
Pensai al fatto che un tempo ci avrei messo molti più giorni a riprendermi emotivamente e meno fisicamente.

Harry uscì dal bagno, senza nemmeno la maglietta che indossava e mi fu possibile vedere un livido sul suo stomaco, poco esteso ma stava ancora uscendo.

'Aspirina' dissi solo indicandogli il bicchiere che si era riempito di bollicine e una leggera schiuma grazie all'effervescenza di quella pastiglia.
Lui non disse nulla, si limitò a ingurgitare l'intero bicchiere per poi tornare sul divano e addormentarsi nuovamente.

Poi tutti i nostri coinquilini iniziarono a scendere, Liam teneva le spalle di Zayn con un braccio e pensai che non li avevo mai visti così vicini e questa cosa iniziò ad insospettirmi.
Entrambi si fermarono davanti al corpo addormentato di Harry, Zayn si staccò da Liam solo per coprire il suo corpo.

'Era ubriaco' constatò sospirando Liam e io annuii.

'Quante volte ha già vomitato?' chiese Zayn mimando e dovetti trattenere un sorriso al segno 'vomitato'

'Un paio, si è alzato poco fa' scrollai le spalle.

Circa 20 minuti dopo avevo iniziato a servire pancake e Niall fece la sua apparizione, ancora totalmente assonnato.
Quando vide Harry dormire gli si avvicinò, si sedette leggero sul poco spazio rimasto e gli tolse qualche capello dal viso.

'Mhh Louis' mormorò Harry e Niall ridacchiò silenziosamente così come i nostri due amici davanti a me che avevano iniziato a mangiare la loro colazione.

'Dimmi Harreh' cercò di imitarmi facendomi un occhiolino.
Non sapevo se sentirmi offeso da quella terribile imitazione.

'Baciami' disse il riccio dolcemente, possibile che non si fosse accorto che non ero io?

L'irlandese divenne tutto rosso in viso per le risate trattenute mentre i suoi occhi scomparivano per il grande sorriso che gli copriva il volto.

Harry sporse le labbra, senza ancora aprire gli occhi.
Niall mi guardò come per chiedermi il permesso di farlo e mimando le parole con la bocca aggiunse un: 'non mi ucciderai se lo faccio?'

Alzai le mani e ridacchiai, non pensavo che Niall lo avrebbe davvero baciato, ma si passò la lingua sulle labbra ricoprendole di saliva, prese la mano di Harry e se la portò al viso poi appoggiò le sue labbra lucide su quelle del riccio.

Fu solo allora che Harry aggrottò le sopracciglia mormorando un:
'Perchè hai fatto crescere la barba' aprendo poi gli occhi.

Quando vide la figura dell'irlandese, il biondo scoppiò in una risata fragorosa che interruppe il silenzio in quella stanza.

'Fottuto irlandese' mormorò Harry pulendosi le labbra con il dorso della mano.

'Dovevi aprire gli occhi, bellezza' disse ridendo ancora, Harry poteva reagire male, visto il suo stato ancora parzialmente alterato ma semplicemente aprì le braccia e abbracciò il biondino.

Poi si alzarono entrambi, la stabilità di Harry sembrava vacillare.

Quando vide Liam gli mise una mano sulla spalla.
Il ragazzo dai capelli corti si girò a guardarlo dritto negli occhi.

Rainy Autumn | Larry Stylinson Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora