Capitolo Sessanta.

1.8K 83 35
                                    

Harry's Pov

Due giorni, Louis era tornato da due giorni e quasi sembrava non se ne fosse mai andato... o forse ero solo io a pensarlo.

Due giorni in cui la casa era stata caotica, la sua voce alta attraversava le pareti anche quando se ne stava in camera con Zayn e rideva, facendo giungere quella risata fino alle mie orecchie, facendo nascere un sorriso involontario sulle mie labbra.

Due giorni e Louis seguiva sempre lo stesso schema, si svegliava a mattina inoltrata, scendeva stanco per le scale e beveva la sua tazza di caffè senza zucchero, tornava nella sua stanza per un'altra ora e poi tornava a farsi vedere, vestito, profumato, troppo attivo.

Qualcosa non andava, i nostri migliori amici erano preoccupati perchè quanto cercasse di nasconderlo, era evidente che ci fosse qualcosa di strano.
Avevo sentito i commenti di Zayn sulla sua magrezza troppo accentuata, sulle sue pause bagno che duravano troppo tempo, sui segni di una stanchezza troppo esagerata che portava addosso.

Lo avevo osservato bene, in silenzio, da lontano... e quel suo continuo tirare su con il naso, pizzicarsi tra le narici, non mi era passato inosservato.
Dentro di me stava nascendo l'amara consapevolezza che Louis si stesse drogando, avevo visto quei segni più volte su altre persone, eppure la mia testa sembrava rifiutarlo, cancellando l'idea ogni volta che ci arrivavo.

Avevo avuto scarse occasioni per parlargli, l'imbarazzo creava dei muri tra di noi, ma avevo un piano in mente, volevo sapere cosa gli stesse accadendo, volevo aiutarlo, con tutte le mie forze.
Inoltre, passavo diverso tempo ad osservare il suo viso, quegli zigomi spigolosi, quelle labbra delicate, dio quanto avrei voluto baciarlo ancora.



Spostai lo sguardo sulla sveglia appoggiata al mio comodino, erano le 2.44 di notte e faceva caldo.
Sbuffai, rigirandomi nel letto e lanciando uno sguardo al soffitto.

Non so per quanto tempo fissai l'intonaco bianco del muro, ma dei rumori attirarono la mia attenzione.
Mi stupii di me stesso quando riuscii a riconoscere la leggerezza dei suoi passi, scendere le scale silenziosamente.

Passò qualche altro minuto e decisi di alzarmi e spalancare la finestra, lanciai uno sguardo anche a Nalu che dormiva pacificamente accanto al letto.

Non mi preoccupai di vestirmi, faceva davvero troppo caldo e altrettanto silenziosamente scesi nel nostro soggiorno.

Mi bloccai immediatamente quando lo vidi, Louis era altrettanto svestito.
Dei boxer bianchi fasciavano le sue forme e una canottiera larga, li copriva appena.

Teneva tra le mani una sigaretta mentre muoveva la testa come se stesse ascoltando della musica, aguzzai la vista cercando di vedere se indossasse gli auricolari ma non vi era alcun filo e non aveva il telefono.

Il pavimento scricchiolò, quando mossi un piede in avanti.

E la figura minuta si voltò velocemente nella mia direzione, pensavo che avrebbe abbassato lo sguardo, imbarazzato mentre invece mi sorrise, aspirando dalla sigaretta che teneva tra le dita.

'Hey' sussurrò.

Il mio sguardo cadde sul grande tatuaggio che gli copriva la coscia, in particolare dove vi erano le sue cicatrici.

Rialzai velocemente lo sgaurdo anche se il buio leggero nascondeva i nostri occhi.

'Fai fatica a dormire?' chiesi, avvicinandomi al frigorifero mentre lui faceva un piccolo salto per salire sul tavolo, lasciando a penzoloni le gambe.

Lo seguii con la coda dell'occhio, notando da più vicino la sua figura spigolosa.

Le sue gambe avevano iniziato a dondolare distrattamente oltre il bordo del tavolo.

Rainy Autumn | Larry Stylinson Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora