Capitolo Quarant'otto.

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Louis Pov

Quando mi alzai la mattina della vigilia di Natale non sapevo come sentirmi, il mio primo pensiero andò alla mia famiglia, sperai che mi chiamassero mentre ero a lavoro per farmi gli auguri, per non destare sospetti.
Anche se io e la mia famiglia non avevamo più un gran rapporto, non saltavano un compleanno, mamma mi videochiamava e Lottie mi cantava tanti auguri in francese.

In quei giorni mi ero reso conto quanto odiassi fare le cose di nascosto, di quanto non ne fossi in grado.
Inoltre il clima in casa mi sembrava strano, Harry e Zayn negli ultimi giorni avevano passato molto tempo insieme, forse per recuperare il loro rapporto ma sembrava che stessero tenendo qualcosa nascosto.
Le loro risposte erano sempre troppo furtive, per i miei gusti.

Harry, sembrava nervoso e non potevo non incolparmi per questo; una sera presi le questione di pancia e gli chiesi se ci fosse qualcosa che non andava.

Mi parlò della sua famiglia, mi disse che avrei conosciuto sua madre, Anne e sua sorella Gemma ma che da qualche tempo era entrato un'uomo in casa e che stava per diventare ufficialmente il compagno della madre, Robin.
Mi disse che lo aveva visto solo poche volte e non si fidava, giurò che se avesse fatto piangere sua madre anche una sola volta, lo avrebbe investito con la macchina.

Io ridacchiai a quella frase, rassicurandolo ma era evidente il mio imbarazzo e il mio nervosismo.
Non avevo mai conosciuto la famiglia del mio ragazzo, non sapevo minimamente come comportarmi per non fare la figura dello stupido.

'Buona vigilia!' la voce di uno dei nostri clienti abituali e anziani mi risvegliò dai miei pensieri e mi fece stringere il cuore dalla tenerezza.

Questo uomo, chiuso nel suo cappotto e con un bicchiere d'asporto in mano mi sorrise quando lo ringraziai, augurandogli un buon Natale anticipato.

Dovevo ammettere che l'atmosfera natalizia aveva migliorato il mio umore, forse grazie anche alla gentilezza di quel cliente.

Feci qualche passo ancora, prima di aprire la pesante porta del locale, all'interno, dietro al bancone solo Adam, non c'era Chris il mio collega.
Una coppia era seduta a qualche tavolo in fondo al locale.

'Louis!' mi salutò calorosamente il mio capo prima di uscire dal bancone e venire ad abbracciarmi.

Feci un'espresione confusa, perchè mi stava abbracciando così calorosamente?

Mentre rispondevo all'abbraccio urlò un 'Tanti auguri' e io non riuscii a fare altro che irrigidirmi.

'G-grazie, come lo sai?' chiesi, quando si staccò da me.

'Il tuo contratto, c'era scritta la data di nascita e oh, buona vigilia' mi sorrise prima di tornare dietro al bancone e io lo seguivo.

'Ti ho preso questi' mi porse una piccola pianta dai fiori rossi, una stella di natale.

'Oh, Adam, non dovevi' sussurrai imbarazzato mentre dentro di me volevo sprofondare.

'Questp è per essere un ottimo dipendente' mi fece l'occhiolino prima che io mi spostassi per fare avvicinare due clienti.

'Grazie mille, davvero' sussurrai, prima di andare a cambiarmi.

Okay, ai ragazzi lo avrei spacciato come il regalo gentile del mio capo per il Natale.
Indossai il mio grembiule e mi preparai alla mia mattinata lavorativa.

Quel giorno, i clienti erano decisamente inferiori rispetto al solito, ma sia io che Adam fummo comunque molto impegnati anche perché il locale sarebbe stato chiuso per qualche giorno ed era giusto sistemarlo a volere.
Salutai Adam, che mi abbracciò nuovamente e mi indirizzai verso casa.

Rainy Autumn | Larry Stylinson Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora