Capitolo Cinquanta.

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'Tu devi esser Louis' disse la ragazza quando sganciò le sue gambe da Harry, era alta più o meno come me e quindi decisamente più piccola rispetto al riccio.

'Io sono Gemma' mi irrigidii quando la sconosciuta mi abbracciò, stringendomi forte al suo petto.

'Dio, sei così invadente' la riprese Harry mettendo una mano sul suo braccio, guardandola con disapprovazione.

'Che c'è?' chiese con un cipiglio sul volto 'Gli ho dato il benvenuto' disse guardandomi e sorridendomi, lo feci di rimando quando notai come i tratti del viso, tra i due fratelli, fossero simili.

'Entrate, fa freddo' disse la voce matura di una donna da dentro casa e io seguii i due, dietro ad Harry che mi faceva da scudo proteggendomi.

'Oh, Harry' disse la donna, aveva i capelli scuri, gli occhi come quelli di Harry.
Anche lei era decisamente più bassa rispetto al figlio che dovette abbassarsi per lasciare un bacio sulla sua guancia.

'Come stai?' gli chiese la madre, spostando amorevolmente qualche riccio sulla sua fronte.

Lui sorrise prima di fare un passo di lato.

'Mamma, lui è il mio fidanzato, Louis' le sorrise, facendomi cenno di fare un passo in avanti.

Arrossi quando la notai guardarmi dalla testa ai piedi e io mi strinsi nel mio cappotto.

'Ciao Louis, sono Anne la madre di Harry' mi porse la mano che accettai velocemente stringendola e le sorrisi.

Poi guardai il più grande, che non stava guardando me ma oltre alle spalle della madre, con un viso che si era incupito tutto d'un tratto.

'Robin' lo salutò, per primo quando l'uomo fece qualche passo in avanti.

'Harry' rispose, porgendogli la mano ed ebbi l'impressione che forse Harry l'avesse stretta troppo forte.

'Robin questo è il fidanzato di Harry, Louis' mi presentò la madre sorridendomi ancora e io strinsi la mano a quell'uomo.

'Avanti, mettetevi comodi, credo pranzeremo tardi' disse Anne, sparendo poi dalla nostra visuale, mentre l'uomo imbarazzato rimaneva sotto lo sguardo cupo del più grande.

'Hei...' sussurrai, colpendolo leggermente con il gomito e lui sembrò risvegliarsi dai suoi pensieri prima che il suo sorriso tornasse ad illuminare il suo bellissimo volto.

'Mi dispiace per mia sorella' disse a bassa voce mentre si posizionava dietro dietro le mie spalle, per togliermi il cappotto.
'Non si rende conto di esser troppo invasiva' sbuffo e io subito lo rassicurai.

Lo seguii all'interno di quella casa guardandomi attorno, numerosi quadru erano appesi alle pareti, la casa da fuori non le rendeva giustizia, l'ambiente era decisamente raffinato.

Mi portò sul divano dove sua sorella stava seduta a guardare il suo telefono ma rialzò subito lo sguardo quando ci vide avvicinarci.

'Allora H.  che racconti? sono settimane che ci vediamo?' chiese Gemma direttamente al fratello che si sedette sul divano accanto a lei, io con un velo di imbarazzo lo seguii accomodandomi sul divano marrone in pelle.

'La solita vita, gemma' scrollò le spalle e internamente risi perchè pensare che quello che avevamo vissuto fino a quel momento fosse 'la solita vita' voleva dire che si trattava di una vita davvero complicata.

'E tu Lou? raccontami di te?' chiese sporgendosi oltre il fratello per guardarmi, sorrisi a quel soprannome dato dopo un minuto dalle nostre presentazioni.

'Oh, sono Louis e ho diciannove anni' mi diedi dello studio per aver ripetuto il mio nome e arrossii.

'Oh' le sue labbra si chiusero ad una piccola 'o' di sorpresa 'sei piccolo' ammise.

Rainy Autumn | Larry Stylinson Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora