Harry stava fermo, con il labbro intrappolato sotto ai denti, il respiro pesante mentre baciavo il suo collo su quella vena che tendeva a sporgere quando s'arrabbiava.
Le sue mani erano solide sulle mie cosce, le dita puntellate nella mia pelle mentre mi lasciava un po' di controllo.
Forse la frase che gli avevo detto prima, provocandolo, lo aveva fatto riflettere.
Forse lasciare il controllo a qualcun altro poteva fargli bene.L' alcol mi rendeva estremamente sicuro, nonostante tutto il mio corpo fosse più pesante e mi muovessi un po' alla cieca a causa del buio.
Provai a succhiare la sua pelle in quel punto sensibile e in risposta ottenni un gemito prolungato e la sua testa che si abbandonava all'indietro.
Subito la mia mano s'infilò tra i suoi ricci sciolti, stringendo leggermente e volendo rimarcare quel controllo che stavo avendo.Il suo petto nudo si appoggiò al mio quando mi tirò più stretto e graffiò la mia schiena con una sola mano.
Provai dolore, ma mi eccitò terribilmente e gemetti senza controllo.
La mia mano si appoggiò alla base della sua gola, replicando quei gesti che era solito fare lui.'Stai tirando troppo la corda Loulou' mi sussurrò, gemendo e allora scoppiai.
Appoggiai le mie labbra sulle sue, in un bacio poco casto mentre assaporavo ancora l'alcol nella sua bocca.
Quando mi staccai, le mie mani cercarono in automatico la patta dei suoi pantaloni e in un secondo, prima che lui se ne potesse accorgere, il mio viso era lì, davanti alla sua intimità.
Non pensai, mi lasciai trasportare dalle emozioni e dall'alcol mentre mi coprivo i denti con le labbra e inglobavo la sua punta nella mia bocca calda.
'Oh Louis' sussurrò, abbassandosi i jeans a metà delle cosce.
Iniziai a muovermi lentamente, compiendo dei piccoli cerchi con la mia lingua mentre la sua lunghezza spariva tra le mie labbra.
Cercai di concentrarmi e fare ciò che tendenzialmente avevo visto fare mille volte nei porno gay.Dopo aver lasciato la sua erezione bagnata di saliva, lo toccai, mentre le mie labbra scendevano a stimolare i suoi testicoli.
Harry spinse i fianchi verso la mia mano, gemendo ancora e pensai davvero che la sua voce fosse musica per le mie orecchie.
Mi azzardai a succhiare leggermente quella parte che stavo stimolando, ed Harry infilò una mano tra i miei capelli staccandomi e baciandomi violentemente.
Sapevo che probabilmente lo avevo portato vicino all'orgasmo e che ora, avrebbe voluto concentrarsi su di me, ma quello non era il mio piano.
Così grazie all'alcol che rendeva Harry più maldestro riuscii a respingerlo sul letto, tenendo una mano premuta sul suo stomaco mentre le mie labbra tornavano veloci sulla sua punta, stimolandolo come meglio potevo.
'Lou, fermati' cercò di gemere, ma io volevo farlo venire, volevo godermi quella sua sottomissione che non avevo idea di poter controllare e se mai fosse ricapitata.
'Sto per venire, r-rallenta' il fatto che avesse addirittura balbettato mi fece sentire di avere un potere che non avevo mai provato.
Non mi fermai ed Harry venne tra le mie labbra, inarcando la sua schiena e stringendo il copriletto.
Harry era così dolce mentre lo assaporavo guardando intensamente i suoi muscoli contrarsi e rendersi più definiti, illuminati dalla poca luce della stanza.
Il suo respiro pesante era l'unica cosa udibile nella camera e mai mi sentii così attratto da qualcuno.
Dopo qualche minuto le sue labbra furono di nuovo sulle mie e le mie labbra mentre lui si sedeva e io rimanevo inginocchiato tra le sue gambe.
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Rainy Autumn | Larry Stylinson
Fiksi PenggemarLouis è la timidezza fatta a persona, ha solo 18 anni e sta già cercando una casa in cui vivere. Harry, di anni ne ha 26 e oltre a qualche problema di rabbia, vive in una casa dove una stanza libera è stata messa in affitto.