Capitolo Quarantasette.

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'Mi evita' Sussurrò sconfortato.

'Lascia che parli con lui' fece in tempo a dire Harry, prima che la porta d'ingresso venisse spalancata lasciando a noi la visione dell'irlandese e Liam che entravano con delle borse piene di pacchi incartati.

Zayn sospirò, mentre Harry si alzava in piedi.

'Ciao?' salutò il biondo con un'aria interrogativa, ma il clima si rasserenò velocemente.

'È tardi, siete stati a far acquisti fino ad adesso?' chiesi, sistemandomi meglio sul divano.

Liam annuì, non guardando me ma il mulatto che mi aveva avvolto tra le sue braccia.

'Siete sballati?' chiese, quest'ultimo in modo totalemente imprevedibile mentre era abbastanza vicino a noi per vederci meglio.

Zayn scosse la testa, mentre io leggermente annuivo, rendendo quella situazione imbarazzante.

Harry se ne stava lì, in silenzio ad osservare, facendo rimbalzare i suoi occhi tra me e il suo migliore amico accoccolati e il ragazzo muscoloso che sistemava i pacchetti sotto all'albero.

'Hei, io ho fame, nessuno ha pensato alla cena? scommetto che ne avete anche voi, maledetti tossici' disse Niall facendoci ridere.

Avevo come l'impressione che Niall sapesse, che il ragazzo dai capelli corti gli avesse confessato ciò che era successo tra lui e Zayn.

'Posso parlare con lui?' chiese Harry a bassa voce, guardando Zayn che scosse velocemente la testa, facendo aggrottare le sopracciglia del riccio che nonostante non fosse d'accordo sembrò accettare la negazione.

Zayn ad un certo punto inziò a ridacchiare spalmandosi completamente contro di me, tirandomi più vicino a lui.

'Che situazione di merda' rise nel mio orecchio contagiandomi.

Se prima il fumo ci aveva permesso di fare un discorso serio e di comunicare, adesso stava salendo la vera e propria fattanza.
Quel momento in cui il tuo corpo ti risponde solo a tratti e le conseguenze delle azioni tue azioni spariscono, così come i pensieri.

Niall accese la radio, stazione Hip-hop mentre canticchiava una canzone in lingua straniera aveva iniziato a cucinare.

'Oddio, Zayn balla con me' mi alzai lentamente dal divano, ondeggiando i fianchi in modo piuttosto scordinato, ma che importava, quella canzone stava ricaricando le mie energie.

Zayn rise, dimenticandosi per un secondo delle sue preoccupazioni raggiungendomi, allungando le sue braccia e allacciandole al mio collo, muovendosi a ritmo.

'Guardate quei due' scosse la testa l'irlandese mentre sorrideva 'Ma quanto hanno fumato?' chiese divertito.

Sentivo le parole ma la musica le sovrastava così come la voglia di muovermi.
Attirai il mulatto più vicino a me e lui rideva sbilanciandosi contro al mio corpo.

Sapevo che ci stavano guardando tutti i presenti, anche se non potevo vedere la loro espressione eppure ero divertito.

'Facciamo una cosa? vediamo come reagisce' parlò al mio orecchio il mulatto con l'espressione di qualcuno che aveva un piano diabolico in testa, erano piccoli lampi di lucidità a permetteglielo

Non feci altro che annuire mentre lui poneva le sue mani sui miei fianchi, stringendoli e tirandomi completamente addosso a lui, così vicini che rischiai di inciampare.

Con le mani modellava il movimento dei miei fianchi e lui, in modo maledettamente sensuale accompagnava quei movimenti.

Mi sentii una diva, letteralemente e ciò mi piaceva fottutamente tanto, così con una mezza giravolta mi girai, lui appoggiò nuovamente le mani sui miei fianchi mentre i nostri corpi tornavano in collisione.

Rainy Autumn | Larry Stylinson Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora