04 - Tre ore

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Le soluzioni erano due: o iniziare ad urlare istericamente correndo per tutte le stanze, non trovando la giusta sequenza alle cose che dovevo fare, o sedermi, perdere due minuti e concentrarmi per ricreare un ordine, una tabella di marcia, ed evitare così di ritrovarmi dopo due ore ancora in mutande.

Andai in salotto, accesi lo stereo, aprii il cassetto del lettore e mi piazzai davanti allo scaffale dei cd, decisa a trovare la musica giusta. Il cd che mi occorreva per far passare il tempo senza andare in crisi era lì, davanti a me e com'era già successo altre volte, mi avrebbe aiutato, quindi presi la custodia, l’aprii, misi la mia “raccolta per gli attacchi di panico” nel lettore e aspettai l’inizio.

Hey you! Out there in the cold

Getting lonely, getting old, can you feel me

Hey you! Standing in the aisles

With itchy feet and fading smiles, can you feel me…

Iniziai a riempire la vasca. Quello che mi ci voleva, prima di tutto, era un bagno.

Dovevo lavarmi via l’odore di una giornata, che dopo la telefonata di Barbara, mi sembrò eterna. Avevo bisogno della mia dose di ustioni di 1° grado.

… hey you! Don’t tell me there’s no hope at all

together we stand, divided we fall.

  

Mentre lo specchio cominciava ad appannarsi, iniziò la seconda canzone e io lentamente realizzai…

I might be wrong

I might be wrong

I could've sworn I saw a light

coming on

 

I used to think

I used to think

There was no future

left at all

 

Open up, begin again

Let's go down the waterfall

Think about the good times…

 "Questa sera? Ma sei matta? Questa sera è la tua sera... la nostra sera. Allora… ti sei seduta? Ascoltami bene Ale, perché non so se sarò in grado di ripetertelo un’altra volta… almeno non senza urlare… Ok? Hanno scelto il nostro!”

“Cosa?! Baby non stai scherzando vero?”

“Hanno scelto il nostro progetto Ale… Il nostro!!”

“Non ci posso credere… oddio! Baby ma ti rendi conto?”

“Si, si… ma adesso non c’è tempo per svenire… preparati, perché questa sera c’è la presentazione ufficiale e noi saremo la… e tu dovrai parlare anche per me, perché io avrò un’amnesia improvvisa e potrei iniziare a sbavare, potrei avere una crisi epilettica… insomma… ti voglio lucida e disinvolta Ok?”

“Lucida e disinvolta? Ma come parli? Ok, ma…”

“Niente ma… ti voglio pronta alle otto… alle otto in punto. Passo a prenderti io va bene?”

UN TANGO CON GAELDove le storie prendono vita. Scoprilo ora