Una luce grigia, mi fece aprire gli occhi di colpo e la prima cosa che vidi furono i nostri vestiti sparsi sul pavimento, poi mi alzai, e dopo aver raccolto le mie cose andai verso la porta, cercando di non fare rumore.
Mi voltai un attimo per guardarlo, un'ultima volta, poi scesi le scale in punta di piedi e arrivata in sala, tirai fuori dalla valigia la foto e un foglio bianco.
Così, in quella mattina tiepida di aprile, presi la decisione più vile e meschina che potesse passarmi per la testa, decidi di andarmene, ma prima di farlo gli scrissi una lettera:
Probabilmente mi odierai per questo e forse è meglio così, almeno tu non soffrirai come sto soffrendo io. Non sono stata abbastanza forte, speravo di esserlo per entrambi e invece, ancora una volta, ho lasciato che le mie emozioni prevalessero sulla ragione.
Non rimpiango niente però. Mi hai dato tutto quello che avevi, con una dolcezza disarmante. Mi hai regalato sensazioni che mai dimenticherò. Ma adesso devo fare la cosa giusta, te lo devo. Devo farmi da parte e lasciare che la tua vita continui, perché è talmente meravigliosa, che mi sentirei male al solo pensiero d'essere la causa delle tue rinunce. Non voglio che qualcosa possa cambiare per causa mia, ho fatto troppi errori nella mia vita e non ho nessuna intenzione di sbagliare anche con te. Forse avrei potuto prendere decisioni diverse, avrei potuto rischiare tutto e vedere cosa sarebbe successo, ma l'idea di poterti perdere mi ha impedito di farlo. Così, vigliaccamente, ho deciso di andarmene prima che tutto questo mi travolgesse inesorabilmente, prima che il bisogno di te, potesse diventare insostenibile, più di quanto non lo sia già.
Ti chiedo scusa, comunque, perché non lo faccio con cattiveria. Ti amo in un modo che mai avrei creduto possibile, ed è proprio questo amore che mi spinge ad andarmene. Tu hai una vita stupenda, ma per me non c'è posto, sarei solo un ritaglio tra i tuoi mille impegni, sarei solo una pausa tra un distacco e l'altro.
Spero che ti basti questa foto, è l'unica cosa che ti posso dare, di te mi resterà il brivido che proverò, ogni volta che tornerò a pensarti.
Ale
Uscendo da quella casa, avvertii una fitta lacerante, come se ogni parte del mio corpo si spaccasse in mille pezzi, ma non mi voltai indietro, raggiunsi il primo telefono, chiamai un taxi e quando arrivò, mi feci portare all'aeroporto.
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UN TANGO CON GAEL
RomanceQuante volte ci si può mettere in gioco per amore? Quante volte ci è concesso sbagliare e ricominciare? Quante volte si può rischiare di perdere tutto in un attimo? Sono le domande che ritornano continuamente, con prepotenza, nella testa di Ale. Qua...