Dopo aver spostato i capelli lo sguardo si posò sulla prima cosa che riuscii a vedere.
Nonostante le gocce d'acqua continuassero a cadere rovinosamente sulla mia faccia, facendo colare il rimmel che iniziava ad irritarmi gli occhi, non potei fare a meno di imprecare nel guardare le scarpe "Che disastro!".
Non avevo fatto i conti con l’aspetto biodegradabile della finta pelle; e pensare che le avevo comprate per l'occasione, in un negozio poco fuori mano, proprio il giorno prima.
Ma infondo, le scarpe erano il problema minore. Entrando nel corridoio, mi trovai di fronte ad una figura approssimativa, niente sembrava più nell'ordine giusto. Capelli, viso e vestiti, avevano assunto la stessa increspatura, come se mi trovassi dietro ad un vetro smerigliato.
Con tutto l'impegno che ci avevo messo, quello specchio era l'ultima cosa che avrei voluto vedere, ma, a meno di non volermi presentare così, dovevo assolutamente "rimettermi insieme", per quanto era possibile.
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UN TANGO CON GAEL
RomanceQuante volte ci si può mettere in gioco per amore? Quante volte ci è concesso sbagliare e ricominciare? Quante volte si può rischiare di perdere tutto in un attimo? Sono le domande che ritornano continuamente, con prepotenza, nella testa di Ale. Qua...