Capitolo 12
Maddy
Passarono più o meno quindici minuti dalla telefonata con Carola, Red sarebbedovuto arrivare a momenti. Non conoscevo la sua macchina e questo mi preoccupava, ma probabilmente non ci voleva un genio a capire che la ragazza che lostava aspettando ero io. Il parcheggio era praticamente vuoto, non c'era quasinessuno. Ero molto agitata per il servizio e non era da me, ma quello non era unsemplice servizio, non ero da sola, bensì con Caleb. Pensai che fosse il sogno diogni ragazza averlo vicino, io invece, non riuscivo a capire che cosa mi stessesuccedendo. Da quando l'avevo incontrato il giorno della riunione era cambiatoqualcosa in me, non tanto il mio modo di pensare, ma bensì il mio modo di comportarmi nei sui confronti, lo reputavo sempre uno stronzo però, quel pensieronon era cambiato affatto. Non era stato per niente carino con me, nemmeno unapresentazione, un "Ciao", niente di tutto ciò, solo una breve conversazione finitamale in corridoio. "Scusa e i messaggi che vi siete scambiati?" mi ricordò la miatesta. Era vero, Caleb mi aveva scritto proprio la sera in cui avevo raccontato dilui alle mie migliori amiche, che tra parentesi, non sapevano ancora che io avevoriposto al suo messaggio. Riguardo ciò, non avevo idea del perché lui mi avessecercata, insomma potevo anche "odiarlo" ma sapevo benissimo che era il famosissimo Caleb Graham e che io sostanzialmente non ero nessuno in confronto alui. Mentre pensavo a tutto ciò continuai a leggere il libro che avevo tra le mani.
Dopo pochi minuti sentii una voce familiare.
«Ragazzina!» mi guardai intorno per cercare di capire da dove provenisse lavoce. "Non può essere lui dai" cercai di convincere me stessa. Però solo Calebmi chiamava ragazzina dunque chi altro poteva essere, maledizione! Dopo essermi guardata in giro come una pazza per qualche secondo, vidi finalmenteuna macchina che stava di fronte a me dall'altro lato della strada e subito dopovidi Caleb al suo interno. Ma che avevo fatto di male nella vita, già ero agitataper il servizio, non volevo passarci del tempo insieme e poi perché era venutolui a prendermi e non Red? Mi feci come al solito mille domande a cui non diedinemmeno mezza risposta.
«E tu che ci fai qui?» chiesi chiudendo il libro e lo rimisi in borsa. Lui mi guardò con uno sguardo divertito, da quando lo avevo conosciuto mi aveva guardatacosì molte volte, ma mai avevo capito cosa c'era di tanto divertente in me.
«Che ci faccio qui?! Mmm fammi pensare...» disse picchiettandosi il dito sulmento facendo finta di pensare. Non si può dire che non avesse senso dell'umorismo. Di controvoglia scesi dal muretto attenta a non schiantarmi al suolo, mimisi la borsa sulla spalla e mi avviai verso la macchina.
«Va be' lo so perché sei qui... era una domanda stupida, riformulo. Perché ci seitu e non Red?» chiesi, il mio tono suonò tutt'altro che calmo. Mi stava talmenteantipatico che quando si trovava nei paraggi diventavo scema, ma forse non mistava così antipatico come volevo far credere a me stessa e al mondo.
«Vuoi dirmi che preferisci la mia guardia del corpo a me? Che colpo al cuore»disse Caleb ridendo. "Cavolo che sorriso" pensai e lo guardai quasi con occhi sognanti, quando rideva gli ridevano anche gli occhi, era diverso dalla prima voltache l'avevo visto, sembrava più rilassato, tranquillo, oserei dire quasi contentodi stare in mia compagnia. Forse però mi stavo solo facendo dei film mentali. Apasso deciso mi avvicinai alla macchina.
«Haha simpatico come sempre» dissi senza guardarlo troppo. Caleb non risposema si limitò a fissarmi, i nostri sguardi si incrociarono per un secondo, poi decisiovviamente di interrompere ciò che stava succedendo, che poi detta tra noi nonsapevo nemmeno io che cosa stava succedendo.
«Sicuro che sai guidare?» chiesi seria. Da quello che avevo dedotto era sicuramente più grande di me, ma chissà se aveva la patente.
«Si dai più o meno me la cavo» disse lui, ovviamente stava scherzando. "Certoche sta scherzando" mi disse la mia testa, non poteva essere il contrario.
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SO SPECIAL
ChickLit"E se tutto quello per cui sto lavorando andasse in fumo?" Questo è il pensiero che occupa la mente di Madison Collyn da quando ha conosciuto Caleb Graham. Lei è sempre stata una ragazza umile a cui non interessa apparire per quel che non è. Lui inv...