CAPITOLO 40

818 22 0
                                    

CAPITOLO 40

Caleb

Io e Maddy avevamo passato una serata magnifica, non saprei nemmeno descrivere le emozioni e le sensazioni che avevo provato stando con lei. Era stato tuttodiverso dalle esperienze che avevo fatto in precedenza, non era stato del semplicesesso era sicuramente qualcosa in più, di un altro livello. Maddy era la personagiusta e speravo che nessuno rompesse la bolla che ci eravamo creati, ero mestesso al cento per cento quando stavo con lei ed era una sensazione fantastica.Avrei voluto condividere quelle emozioni con i miei genitori, dimostrare loroche ero diventato responsabile, che avevo una vera ragazza che amavo, peccatoperò che era anni che non ci parlavo più, come ho già detto i nostri rapporti sierano interrotti in un qualche modo. Scacciai quei pensieri dalla testa non volevoincupirmi a causa loro, volevo godermi ogni singolo momento con la persona chestava dormendo tranquilla accanto a me, Maddy. Feci piano ad alzarmi per nonsvegliarla, avevo bisogno di fare una doccia. Mi diressi al bagno e annegai i mieipensieri sotto il getto bollente dell'acqua.


Una volta uscito dalla doccia mi misi un asciugamano intorno alla vita e guardaiil mio riflesso sullo specchio, sembravo una persona diversa da quella di mesi fa,sembravo più felice e lo ero, eccome se lo ero. 

«Cal?!» la voce di Maddy mi riportò alla realtà, mi passai una mano sui capellibagnati e poi mi affacciai per farmi vedere. 

«Sono qui ragazzina, mi sono fatto una doccia» dissi avviandomi verso il letto.Era bellissima anche appena sveglia, anche senza trucco. La ragazzina tirò a se illenzuolo per coprirsi il seno, nonostante fossimo ormai molto intimi, mantenevasempre quell'aria innocente e di pudore che mi faceva impazzire ancora di più. 

«Oh buongiorno, che ore sono?» mi chiese la mia ragazza mettendosi seduta sulletto, io andai a prendere il mio cellulare, per guardare l'ora. 

«Le dieci, ci facciamo portare la colazione?» le chiesi guardandola aspettandouna sua risposta. Maddy sorrise in segno di assenso. 

«Si, ma prima voglio farmi una doccia» disse alzandosi dal letto. Si portò con seil lenzuolo, era veramente una ragazzina quando faceva così, la guardai divertito dal sul comportamento. Dopo una nottata del genere si faceva ancora probleminel farsi vedere nuda da me. 

«A saperlo ti avrei svegliata prima» le dissi avvicinandomi con sguardo malizioso, la presi per i fianchi prima che lei mi desse una risposta. 

«Dopo ieri mi serve un po' di tregua» mi disse poggiandomi le mani sul pettonudo, il suo tocco mi fece percorrere un brivido di piacere lungo la spina dorsale,averla così vicina mi faceva eccitare da morire. 

«Come ti senti?» le chiesi in proposito al fatto che la sera prima era stata la suaprima volta, lei guardò in basso poi mi guardò negli occhi e sorrise. 

«Indolenzita, ma per il resto bene, tu?» mi chiese. Alle sue parole mi rilassai,non ero mai stato con una ragazza vergine prima di lei, avevo paura di aversbagliato qualcosa, o di essere stato troppo indelicato, invece subito dopo averlofatto Maddy mi aveva confessato che era stata la cosa più bella che avesse maiprovato. 

«Mai stato meglio di così» le dissi ad un centimetro dalla bocca, mi avventaisu di lei. Avevo bisogno di sentirla mia ancora per un po', non ne avevo mai abbastanza, la passione e la chimica che si creava quando stavamo insieme era unqualcosa di unico e inimitabile. Dopo quello che mi sembrò troppo poco tempoci staccammo. 

«Quali sono i piani per oggi?» mi chiese la ragazzina con fare curioso. In realtànon avevo ancora organizzato nulla, volevo lasciare la scelta a lei. 

«Che cosa vuoi fare?» le chiesi di rimando, lei ci ragionò su per qualche secondo. 

«Qualunque cosa, basta che stiamo insieme» mi disse dandomi un bacio a stampo. Quasi mi commossi alle sue parole, era la cosa migliore che mi potesse dire,nemmeno a me interessava fare qualcosa in particolare, mi andava bene qualsiasicosa purché fosse con lei. 

SO SPECIALDove le storie prendono vita. Scoprilo ora