CAPITOLO 32

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Capitolo 32

Maddy

Le lezioni del lunedì erano finalmente terminate, non era stato facile riprendere il ritmo dopo una settimana di assenza. Stavo aspettando Alyssa e Jadenel parcheggio dell'università, Caleb mi aveva mandato un messaggio dandomiil buongiorno, non me lo aspettavo per niente invece... Una voce familiare miriportò alla realtà. 

«Maddy!» mi chiamò Mark. Ero felice di vederlo, ormai mi ero affezionata aquel ragazzo, anche se non lo conoscevo per niente. 

«Hey Mark, come stai?» gli chiesi andandogli incontro, ci fermammo all'ombradi un albero. Prima di rispondermi mi squadrò da capo a piedi, probabilmentesi stava assicurando che fossi ancora tutta intera dopo l'accaduto della settimanaprima, ma stavo bene non c'era nulla di cui preoccuparsi, non mi ero mai sentitapiù viva di così, ed era anche merito di Caleb. 

«Io sto bene... tu piuttosto come stai?» mi chiese allegro, probabilmente sapevagià che le cose con il suo migliore amico si erano sistemate ma non ne ero sicura. 

«Sto bene, mi fa starno anche dirlo» ammisi serena. Dopo anni di finzione ilmio "sto bene" era sincero. Finalmente ero riuscita a voltare pagina, ad iniziareun nuovo capitolo della mia vita.«Mi sono preoccupato quando non ti ho più vista a lezione» mi disse in tonodispiaciuto. Mark non aveva colpa, alla fine aveva solo cercato di aiutarmi enient'altro. 

«Avevo bisogno di cambiare aria» spiegai, il suo volto si rilassò. 

«Lo immagino... comunque sono contento che siate riusciti a risolvere» dissecon un sorriso. 

«Ah dunque lo sai già?» gli chiesi facendo la finta tonta, lui capì il mio tonoironico.«Sono il suo migliore amico ricordi?» mi chiese, ovviamente si che lo sapevo. 

«Giusto, domanda stupida, a volte mi sembra tutto surreale» dissi imbarazzata.Quando Alyssa a inizio anno aveva annunciato che all'università ci sarebbe statoanche Mark non avrei mai potuto immaginare che saremmo diventati amici etanto meno che "sarei stata insieme" al suo migliore amico. La nostra conversazione fu interrotta proprio da Alyssa che si mise ad urlare appena ci vide. 

«Ma ciao belli! Di che si parla?» chiese a cinque metri di distanza. Jade la fulminò con lo sguardo, odiava quando Alyssa faceva di tutto attirare l'attenzione. 

«La vuoi finire di urlare come una deficiente?» le chiese seria. Io e Mark potevamo sentire tutto, si stavano avvicinando, io trattenni una risata. Guardai Marke anche lui sembrò divertito dal comportamento di quelle due. 

«Smettila, non rompere le palle, per tua informazione anche tu urli» disse Alyssa con un sorrisino impertinente, ormai ci avevano raggiunti. 

«Ragazze è sempre un piacere!» disse Mark con un sorriso, Alyssa lo stavaguardando con occhi sognanti come sempre, mentre Jade si limitò a fargli uncenno con il capo. 

«Ci sei al Homecoming sta sera, vero?» si informò Alyssa. Sinceramente non celo vedevo Mark ad una festa così elegante. 

«E come potrei mancare!» affermò lui con mia grande sorpresa. Gli occhi diAlyssa si illuminarono. Non la capivo, sosteneva di essere completamente cottama non si dichiarava, almeno io con Caleb avevo deciso di dirgli le cose comestavano. 

«Fantastico, sta volta però niente feste alternative abbiamo già dato!» disse Jaderiferendosi alla festa di Halloween. In effetti non aveva tutti i torti quella eraun'esperienza da non ripetere.«Promesso!» disse Mark divertito alzando le mani in segno di resa. Mi piacevail suo senso dell'umorismo, alle mie amiche stava simpatico e anche a me nonc'erano dubbi. 

«Caleb non sa nulla della festa, vero?» chiesi poi con tono indagatore. Mark miguardò serio ma non riuscii a capire il suo sguardo, a Caleb non avevo detto nulladella festa e speravo che lui avesse tenuto la bocca chiusa come me. 

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