Capitolo 26
Maddy
Dopo aver impiegato tre ore e forse di più per prepararci, io, Alyssa e Jade eravamo salite in macchina per andare alla famosa festa universitaria di Halloween.La mia voglia di andare ad una festa quella sera era pari a zero, Alyssa e Jadeinvece erano in vena di divertimento. Alyssa dopo dieci minuti di strada si erafermata in un parcheggio enorme, sul quale si affacciava una villa, ma che dicovilla una mega villa e non scherzo. La festa si sarebbe svolta proprio lì.
«Arrivate! La casa è questa» ci disse Alyssa indicando la casa di cui parlavoprima.
«Cavolo è enorme!» esclamai io sporgendomi verso i sedili anteriori per ammirarla meglio. Ero seduta dietro perché prima di partire Jade aveva rotto persedersi davanti, ma tralasciamo il discorso.
«Beh che ti aspettavi? La casa è di Glenn Foster» mi spiegò Alyssa. Certo,Glenn Foster come se io lo conoscessi da una vita. Jade guardò Alyssa con ariainterrogativa e io lo imitai.
«Di chi?» le chiese confusa. Mi sentii meno stupida dato che anche lei non loconosceva.
«Il capitano della squadra di basket» cercò di spiegarsi di nuovo Alyssa. Macerto, ora era tutto più chiaro, quella casa non poteva essere di certo di uno studente qualunque.
«Ah... forse ho capito chi è, Nathalie stava civettando con lui in mensa la scorsasettimana» dissi io. Mi stupii di me stessa, le mie amiche mi guardarono sorpresedalla notizia. Dovete sapere che parlavo poco ma osservavo molto.
«Esatto proprio lui» confermò Alyssa. Probabilmente aveva notato quel dettaglio anche prima di me.«Un gran pezzo di figo vorrei aggiungere» disse Jade, non perdeva mai l'occasione di elogiare chiunque le sembrasse bello. Sempre la solita.
«Eh già, non è male» le diede ragione Alyssa. Avevano ragione, Glenn era unbel pezzo di ragazzo, ma io avevo altro per la testa, o meglio qualcun altro. Avevosmesso di farne segreto, tanto ormai si era capito, nella mia testa c'era Caleb, dal giorno stesso che l'avevo conosciuto. Anche se era stato stronzo, maleducato earrogante mi aveva attirato, forse proprio per questi sui lati negativi.
«Bene, se restiamo in macchina non lo vedrete mai» dissi io per far finire laconversazione in atto tra le mie amiche. Ero una guastafeste? Può essere.
«Giusto andiamo!» disse Jade scendendo dalla macchina. Per poco non caddea causa dei suoi stivaletti con i tacchi vertiginosi. Non dissi nulla ero troppoimpegnata a trattenermi dal non ridere.
«Vamos!» disse Alyssa scendendo dall'auto e io feci lo stesso. A passo deciso malento ci avviammo all'entrata della villa. Da vicino sembrava ancora più grande.Il portico era illuminato con dei faretti a led che si accendevano man mano checi si passava vicino. C'era un grande giardino, con la piscina e l'idromassaggio."Wow chissà se la casa di Caleb è altrettanto grande?" mi chiesi mentalmente.Non capivo perché ma mi veniva sempre in mente quel ragazzo. Basta! Dovevodarci un taglio. Dopo esserci guardate intorno palesemente scioccate dalla magnificenza della casa, finalmente entrammo.
La festa era in corso, c'erano tantissime persone vestite in maschera. Ci addentrammo a spintoni in mezzo alla folla. Notai che in un angolino appartato c'eranodei divanetti dall'aria molto comoda su cui seduti c'erano un gruppo di ragazzi eragazze che giocavano a "Succhia e Soffia". "Sul serio?" pensai. Mi sembrava diessere tornata alle medie, ancora si usavano quei giochetti? Distolsi lo sguardoevitando di fare commenti. Osservai la folla, alcuni bevevano e parlavano, altrise ne stavano in piedi a muovere i fianchi a ritmo di musica. Infondo a quelloche mi sembrava un piccolo corridoio c'era una sala grande, dove tutti stavanoballando. Per mia sfortuna Alyssa notò quella stanza.

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SO SPECIAL
ChickLit"E se tutto quello per cui sto lavorando andasse in fumo?" Questo è il pensiero che occupa la mente di Madison Collyn da quando ha conosciuto Caleb Graham. Lei è sempre stata una ragazza umile a cui non interessa apparire per quel che non è. Lui inv...