CAPITOLO 39

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CAPITOLO 39

Maddy

Dopo aver ascoltato di controvoglia Caleb, che mi aveva chiesto di lasciarlo solosul red carpet, ero entrata nel locale. La cosa che mi preoccupava è che non avevonemmeno il telefono con me perché avevamo lasciato tutto nella limousine, speravo che in mezzo a tutta quella folla avrei trovato i miei amici. Penserete ovviamente che io fossi arrabbiata con il mio ragazzo in quel momento... invece nonlo ero. Stupita, ecco l'aggettivo che userei... stupita del suo cambio improvvisodi idea. Caleb mi aveva detto di stare vicino a lui tutta la sera e il minuto dopomi aveva cacciata senza un motivo valido. Di che cosa aveva paura? Quella erala domanda che mi stavo ponendo da quando l'avevo lasciato solo. Una curiositàche avevo però era conoscere quella ragazza, Megan, non avevo ancora avutomodo di parlarci, non che mi interessasse ma... lasciamo perdere. Devo dire chemi sentivo inferiore a lei anche se non lo avrei ammesso ad alta voce. Megan haun fisico snello, è alta e molto ma molto bella. Mentre mi feci strada nella folla,non riconobbi nessuno in particolare, ma sapevo che i presenti erano colleghi delmio ragazzo e che c'entravano con il suo ultimo film chi in un modo e chi in unaltro. 

«Maddy, qui! Siamo qui!» ero talmente sovrappensiero che sentii la voce diMark a malapena e la musica non aveva aiutato di certo. A quel punto mi avviaiverso i miei amici, avevo girato a vuoto per il locale per svariati minuti prima diindividuarli, non ero abituata a quei luoghi così affollati. Fortunatamente duranteil tragitto non incrociai Jaxon, quell'uomo aveva fatto di tutto per mettermi indifficoltà, avevo capito che non gli stavo così simpatica, come invece mi avevafatto credere alla Agency Devis. Da una parte lo odiavo, ma dall'altra era anchegrazie a lui che avevo potuto conoscere Caleb. Cercai di placare i pensieri negativi per rimanere lucida, non dovevo perdermi troppo nei miei pensieri.


 Raggiunti i miei amici, mi misi in volto il sorriso più falso del mondo. Red miguardò storto, poi guardò alle mie spalle, probabilmente si stava chiedendo perché fossi da sola. 

«Dov'è Caleb?» mi chiese infatti, io incrociai le braccia e mi voltai per vedere se per qualche caso divino il mio ragazzo stesse arrivando, invece nulla. 

«Sapete, quel Jaxon mi ha proprio stufata... comunque Caleb è rimasto fuori afare delle foto con Megan» spiegai poi. Jade e Alyssa si scambiarono un'occhiatacomplice. Non chiesi loro a che cosa stavano pensando, ero già abbastanza agitata di mio per preoccuparmi anche del pensiero altrui. 

«E perché non sei rimasta con lui?» mi chiese Mark palesemente confuso. Melo chiedevo anche io... una cosa era certa, mi ero pentita di non essere rimasta lìanche se Caleb non voleva. Cercai di trovare una risposta plausibile poi mi scostai una ciocca di capelli dietro all'orecchio, l'agitazione mi stava facendo sudare. 

«Mi ha mandata via, in malo modo aggiungerei e Jaxon aveva un espressionecosì soddisfatta che gli avrei volentieri tirato un calcio sulle palle. Non so perchéma credo non gli vada bene che Caleb stia con me» spiegai. Nessuno disse nullafino che non ebbi finito di parlare, avevo alzato la voce senza rendermene contoma non mi interessava, infondo nessuno poteva sentirmi con quella musica assordante sparata a tutto volume. 

«Che pezzo di merda, se avessi un agente così l'avrei già licenziato» disse Alyssadopo pochi secondi. La guardai in segno di approvazione, io avrei fatto la stessacosa, ma probabilmente dietro c'era molto in ballo ed era proprio per quello cheCaleb non poteva fare passi falsi con Jaxon. 

«Credimi non è così semplice» disse Red in tono secco. Non replicai le sueparole, lui sa meglio di tutti noi messi insieme com'è fatto l'agente di Caleb. 

«Si, ma Caleb non può nemmeno fare il soldatino» disse Jade irritata dalla situazione. La guardai storto, la parola "soldatino" affidata al mio ragazzo non misuonò per niente bene, speravo che dal mio sguardo capisse che aveva sbagliatoa parlare così di lui. Avevo appreso che Jaxon era un pezzo di merda e capivoanche Caleb quando lo assecondava nelle sue follie.«Basta ragazzi... non ce l'ho ne con Caleb, ne con Jaxon, sono semplicementedelusa. Comunque, non sono venuta qui per passare una brutta serata, ricordateavevamo detto di divertirci» ricordai a tutti. I miei amici mi guardarono comeper chiedermi scusa, ma in realtà non avevano nulla per cui scusarsi capivo che,a causa mia e di Caleb, si trovavano sempre in quelle situazioni poco piacevoliper un motivo o per un altro, ma quella sera non averi permesso a nessuno dirovinarci la festa. 

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