CAPITOLO 30

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Capitolo 30

Maddy

Dopo avermi trascinata fuori casa di forza Alyssa e Jade mi fecero salire inmacchina, non mi avevano ancora spiegato dove saremmo andate, ma man manoche facevamo la strada lo intuii. Non era proprio la giornata giusta per andareal centro commerciale ma me ne rimasi zitta per tutto il tragitto. Mi ero messauna tuta grigia e mi ero tirata su i capelli in una crocchia disordinata, potevaandare più che bene, solitamente la mia voglia di vestirmi di tutto punto era paria zero ora invece era sotto zero. Le mie amiche non avevano approvato il miooutfit ma io non diedi ascolto a nessuna delle due, era già tanto che mi ero alzatadal letto. Arrivate al parcheggio del centro commerciale, super affollato comesempre, facemmo fatica a trovare un posto libero. La gente di domenica mattinanon aveva di meglio da fare. Mi sentivo ancora scombussolata a causa di ciò cheavevo scoperto, non mi capacitavo del fatto che Caleb avesse cercato me e poifosse andato a letto con un'altra, non mi spiegavo proprio il suo comportamento.Scendemmo dalla macchina e io non mi mossi, volevo sapere perché proprio alcentro commerciale. In una giornata così bella perché dovevamo andare a chiuderci lì dentro?«Si può sapere perché mi avete trascinata qui?» chiesi io incrociando le bracciaal petto, le mie amiche si guardarono poi guardarono me, dovevano togliersi quelsorrisino dalla faccia. 

«Tra poco lo scoprirai» disse Alyssa voltandosi per incamminarsi verso l'entrata, io puntai i piedi a terra, Jade se ne accorse e rimase ferma dov'era senzaseguire Alyssa. 

«Non mi muovo fino a che non mi dite che avete in mente» dissi poi attirandol'attenzione di Alyssa che tornò indietro, se avesse potuto ammazzarmi in quelmomento l'avrebbe fatto sicuramente, Jade invece si era arresa al fatto che nonero dell'umore giusto quel giorno. 

«Non fare la bambina capricciosa» mi prese in giro imitando la posizione in cuistavo, mi limitai a guardarla male, e lei smise. ù

«Non sto scherzando» dissi guardando prima Alyssa e poi Jade. Che cosa volevano? Fare shopping?

«Sei proprio una guastafeste» si lamentò Alyssa palesemente irritata dal miocomportamento, mi dispiaceva darle fastidio, ma ripeto il mio umore era pessimo. 

«Glielo dici tu o faccio io?» le chiese poi Jade guardandola. Io non stavo capendo nulla, che cosa volevano dirmi? Che piano geniale avevano in mente? Perchéconoscendole sicuramente avevano architettato qualcosa di cui ovviamente ionon sapevo nulla. 

«Spiego io, alla fine è stata un'idea più mia che tua» si affrettò a dire Alyssa, poiguardò me e l'espressione che aveva in viso non mi piacque per niente. 

«Sputa il rospo Aly» le dissi, lei si guardò le scarpe per un momento poi finalmente mi rispose.«Noi tre domani sera andiamo al Homecoming» disse senza guardarmi in faccia, poi alzò piano la testa per vedere la mia espressione che in quel momentosicuramente non era delle migliori. L'Homecoming? Scherzavano vero? Per chinon sapesse che cos'è, l'Homecoming è una festa che solitamente i licei organizzano alla fine di ottobre per celebrare l'inizio dell'anno scolastico, l'obbligo è divestirsi super eleganti, i ragazzi in giacca e cravatta mentre le ragazze con unvestito corto fino alle ginocchia, i vestiti lunghi vengono tenuti solitamente per ilProm di fine anno. Detto questo dal mio punto di vista era una festa inutile, dovesi faceva a gara a chi aveva il vestito più bello o costoso, avevo sempre odiatoandarci anche al liceo. Solitamente le università non organizzavano cose di quelgenere. 

«Adesso si incazza» disse Jade ad Alyssa, e aveva ragione avrei voluto incazzarmi più di come feci. 

«Scusa... Che cosa?! Voi due non state bene di testa e poi all'università nonesiste l'Homecoming, vi ricordo che non siamo più al liceo» dissi io gesticolandocome una pazza. Perché l'università doveva organizzare questa festa assurda? Iricordi del liceo iniziarono ad affiorarmi nella mente e io cercai di allontanarli ilpiù possibile. 

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