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"La vita è una guerra, Hyukjae, e oserei dire che abbiamo appena vinto." Renjun sorrise. Jaemin sapeva che non era proprio il momento, ma questo lato di Renjun era sexy.

Hyukjae si lasciò sfuggire forse la risata più brutta che avessero mai sentito, e alzò le mani. "Cosa hai intenzione di fare, eh? Ricattarmi? Perché tutto quello che ho fatto è stato disciplinare mio figlio? Vi sta sposando solo per uccidervi! Vi farei un favore se mi permetteste di continuare, così i vostri culi eleganti potranno sedersi sui vostri troni per molto tempo! Non vi amerà mai, perché come si può amare un artista distrutto e un uomo d'affari amato da nessuno?"

"Hyukjae!" Disse Boah, vedendo il modo in cui gli occhi di Jaemin diventarono duri, ma quelli di Renjun si riempirono di lacrime.

"Abdicherò, certo, ma quando morirete entrambi perché non mi avete permesso di fermare Jeno, mi maledirete dalle vostre tombe, puttane." Scattò l'ex re, e Renjun sussultò, appena visibile, ma Jaemin lo notò.

"Come se ti credessimo." Riuscì a dire Renjun, la voce ferma, ma con le mani tremanti. "Siete in arresto per abuso su minore e abbandono. Tutto quello che direte potrà e sarà usato contro di voi. Direi che avete diritto a un giusto processo, ma gli altri Re e Regine, insieme ai loro consigli e ai vostri, hanno deciso che trascorrerete la vita nella prigione di Cidarian." La faccia di Boah divenne bianca a questo punto, e persino Hyukjae sembrò scosso quando Jaemin finì il suo discorso. "Guardie!" La Guardia Reale entrò, Boah doveva essere trascinata via a causa di uno scatto di isteria e Hyukjae lanciò ai ragazzi un'ultima occhiata.

"Ja-"

"Renjun, sono sicuro che non è vero." Jaemin guardò infine Renjun, che sembrava sul punto di crollare. "Ne sono sicuro. Jeno è uno dei miei migliori amici, non farebbe mai niente del genere."

"Non stava mentendo." Disse Renjun a bassa voce, visibilmente a pezzi. "Ci sono dei segnali quando si mente e lui non ne mostrava nessuno."

"Renjun non saltare alle conclusioni." Lo ammonì Jaemin, e Renjun si alzò, togliendosi la corona.

"Ho bisogno di stare da solo." Disse Renjun mentre usciva, lasciando Jaemin da solo nella sala del trono.

Jaemin si scusò anche lui, sprofondando nel suo letto, una volta che fu sicuro di essere solo e afferrando il suo peluche, tenendolo stretto. Era completamente sicuro che nessuno sarebbe venuto a controllarlo, Jisung era impegnato con Chenle, e chi sapeva cosa stavano facendo i suoi genitori. Lo chiamavano solo quando volevano che facesse qualcosa.

Avevano davvero buone intenzioni, ma far crescere Aikavia dalla povertà da cui si stava riprendendo non era facile, significava molto tempo lontano da Jaemin e Jisung.

Su Jaemin tutto ciò aveva avuto un impatto più duro rispetto che su Jisung, considerando che era nato prima che Hoseok e Seulgi fossero incoronati Re e Regina. Certo, erano occupati anche allora, ma quando Jaemin, a due anni, trotterellava nella stanza con un libro di fiabe in mano, glielo leggevano.

Quando Jaemin aveva due anni capí che qualcosa non andava quando i suoi genitori non gli permisero piú di entrare nella loro stanza perché spesso li distraeva.

Invece si sedette fuori dalla loro porta, insegnando a se stesso a leggere. Anche Jisung nacque quando aveva due anni, e a volte Jaemin leggeva un libro a Jisung in Aikavi, inciampando nelle parole e scalciando le gambe. Le infermiere si addolcivano a quella vista e spesso dicevano a Jaemin quanto doveva amare il suo fratellino.

Avevano ragione, Jaemin semplicemente non voleva che il suo fratellino fosse solo, come lo era lui. Non pensava che fosse giusto.

Quando Jaemin aveva sei anni, iniziò ad allenarsi per diventare un uomo d'affari, attraverso dei tutor.

Fu solo quando compì diciassette anni che i suoi genitori iniziarono a riavvicinarsi a lui. E questo solo dopo che una serie di incidenti, che potevano essere descritti solo come catastrofici, furono interrotti bruscamente.

Adesso aveva diciotto anni e Jisung diciassette. Jaemin strinse il suo animale di peluche più stretto e si raggomitolò, piangendo fino dormire.

♛♔♛

"Mi scusi?" Chiese Daniel e Chenle annuì seriamente.

"È un' usanza, quando ti imbatti nella famiglia reale, di cantare il loro colore di capelli. Perché altrimenti pensi che cambi così spesso?" Chiese Chenle, toccando le sue ciocche verdi. "Tu devi cambiarlo per poter essere accettato, poi le tue lodi vanno cantate. Perché altrimenti Donghyuck ti guarderebbe a quel modo?"

"Perché sto cercando di far capire a Mark che sono meglio per lui, rispetto a quel pezzo di merda?"

"Hai dieci secondi prima che ti strappi il cazzo e lo appenda al muro." Disse una nuova voce, e Daniel fu accolto da un Jeno molto arrabbiato, che sembrava soffrire anche solo a stando in piedi, ma riusciva ancora a mostrare uno sguardo arrabbiato.

"Non intendevo questo." Daniel rise goffamente mentre lo sguardo di Jeno si oscurava.

"Hai fatto casino con mio fratello, hai fatto casino sia con Cidaris che con Lelidan." Disse Jeno a bassa voce, e per la prima volta Daniel guardò Chenle per vedere un'espressione seria sul suo viso e un pugno chiuso al suo fianco.

"Non esiterò a scatenare l'inferno su di te e su tutti quelli che ami." Disse Jeno, sorridendo ampiamente mentre lo diceva. "Bella chiaccherata Daniel! Non vedo l'ora di conoscerti meglio!" Disse Jeno ad alta voce, mentre Mark si avvicinava

"Oh hey Daniel!" Disse Mark allegramente, raggiante. "Indovina cosa?"

"Cosa?" Chiese Daniel, vedendo una luce negli occhi di Mark che non gli piaceva.

"Ho baciato Donghyuck la scorsa notte! Ti giuro che ha emesso un gemito fantastico ed è diventato così rosso che pensavo sarebbe morto, perché sosteneva di essere stato reflusso acido quando l'ho preso in giro."

"Aspetta hai fatto cosa?" Chiese Daniel, e Mark scrollò le spalle.

"Baciato Donghyuck. Voglio dire, sai che sono innamorato di quel ragazzo da così tanto tempo. E per qualche strana ragione pensava che ti piacessi!" Mark rise, facendo uscire dalle labbra di Daniel una risata non del tutto convinta.

"Sì, quanto sarebbe folle se piacessi al tuo amico e compagno d'infanzia?"

"Sarebbe da pazzi." Mark sorrise. "Lo inviterò a visitare Eyaekha per circa una settimana, così conoscerà già il palazzo e tutto il resto quando ci trasferiremo insieme. È davvero giusto che conosca entrambi i posti. Tornerai con noi giusto, Daniel?"

"Giusto." Riuscì a dire Daniel, le rotelle nella sua testa già giravano.

Mark, lui e Donghyuck da soli.

Che peccato se uno di loro non fosse uscito vivo dal viaggio.

The Crown Prince {ita}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora