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Jisung era cotto di Chenle oltre ogni immaginazione, ma non era un segreto. Quindi, quando lo disse a Jaemin, quest'ultimo rise per ben venti minuti prima di dire a Jisung, mentre si riprendeva, che tutti lo sapevano ed era completamente normale baciare il ragazzo, perché anche Chenle era cotto di lui.

Jisung voleva baciare Chenle, e sebbene Chenle non avesse reso difficile farsi baciare, Jisung era terribile nel capire i segnali. In effetti, Jisung a un certo punto aveva detto a Chenle di tacere ed egli rispose dicendo: "Fammi tacere tu".

Jisung arrossí così forte che quando fu testato per la febbre era 38,6° e gli fu impedito di mangiare carne, che quindi gli mancava, e fu invece obbligato a cibarsi solamente con una zuppa di erbe.

"Jisung!" Gridò Chenle, strappando con successo il ragazzo più giovane dai suoi pensieri. "Non pensarci troppo, tutti sanno che sei il più bello in questa relazione!"

"Perché ... ehi! Sei decisamente tu!"

"Allora perché stai leggendo il libro sotto-sopra? E al contrario?" Jisung arrossì quando si rese conto che il libro che aveva afferrato distrattamente prima di essere immerso nei suoi pensieri era davvero capovolto e al contrario.

"Io... ehm... assorbo le informazioni come una spugna in questo modo." Disse Jisung, leggermente sarcastico, e Chenle sbuffò. "La cena, volevo solo dirti che i miei genitori sono solo-"

"Adoro i tuoi genitori!" Disse Chenle all'improvviso. "Sono assolutamente esilaranti! Anche tu eri così carino da bambino..."

"Aspetta, quando hai visto le foto di me da bambino? Non c'erano alla cena due sere fa?" Chenle ridacchiò un po' prima di tirare fuori una foto in miniatura di un piccolo Jisung con gli occhi grandi e le orecchie grandi. "Cosa diavolo?"

"Me l'ha regalata tua madre! La amo così tanto, è perfetta. Ha detto che potevo chiamarla anche io mamma!"

Jisung stava per seppellirsi nella sedia su cui era seduto, ma decise di non farlo quando sentí le parole successive di Chenle. "Comunque, mi stavo chiedendo se volessi uscire con me? Nel senso di un vero appuntamento. Siamo già fidanzati e tutto ma c'è un festival che inizia oggi e stasera è la sera della cena Norenmin e sarà un casino."

"Norenmin?"

"Mio fratello, tuo fratello e Jeno. Il "No" di Jeno, il "Ren" di Renjun e il "Min" di Jaemin." Disse Chenle saggiamente. "Quindi è un sì?"

"È un sì." Jisung sorrise guardando Chenle, e Chenle sorrise di rimando prima di scappare via.

Si sarebbe assicurato di baciare l'adorabile ragazzo entro la fine di quella sera. O il suo cuore avrebbe potuto bruciare.

♛♔♛

Mark bussò allo studio di Donghyuck, senza aspettarsi nulla. Sapeva quanto Renjun fosse protettivo con il suo studio, quindi non si aspettava niente di diverso da Hyuck. Con sua sorpresa, però, la porta si aprì per rivelare Donghyuck che indossava strani occhiali e con uno sguardo confuso.

"Ehi." Disse Donghyuck, un'esplosione di aria quasi bollente che schiaffeggiò Mark in faccia.

"Ciao? Perché fa così caldo qui?" Disse Mark introducendosi con curiosità quando Donghyuck lo salutò invitandolo ad entrare, rientrando nella stanza a sua volta. Era diverso da quello che aveva immaginato. Quello di Renjun era un groviglio di dipinti scarabocchiati, carta strappata e tele lasciate dipinte a metà. Donghyuck aveva una bacheca ordinata con progetti e idee, ma c'era molto fuoco ovunque, quindi Mark era un po' incerto se fosse più ordinato perché Donghyuck era pulito o semplicemente non voleva che tutto andasse in fiamme.

"Faccio il vetro? E saldo? Il fuoco è sempre acceso." Donghyuck face l'occhiolino a quest'ultima parte. "Comunque, perché sei qui?"

"Volevo assicurarmi che tu stia bene. La cena è andata piuttosto male." Mark confessò e Hyuck scrollò le spalle.

"C'è stato di peggio. Ti sei perso l'indimenticabile festa di compleanno dove si sono dimenticati di avermi dato alla luce dopo Jeno. Si dimenticano molto anche il mio nome. È come: <oh, Donghyuck, ti riconosciamo ancora come un essere umano. Torna a non essere nostro adesso>."

"Come possono dimenticarti?" Chise Mark. "Sei letteralmente sempre nella mia mente." Donghyuck si bloccò per un minuto, con la sabbia in mano. "Grazie Gabbiano." Ridacchiò Hyuck, sciogliendosi. "Sono contento di sapere che ti piace bruciare le tue cellule cerebrali."

"Non è così!" Hyuck ignorò la sua protesta e versò un po' di sabbia nel suo stampo, mettendola poi in forno. "Potresti indossare degli attrezzi di sicurezza per favore? Non vorrei che il tuo viso sembrasse come quello di un pesce blob." E in questo modo, Hyuck rovinò assolutamente qualunque atmosfera ci fosse.

"Grazie Donghyuck." Disse Mark, obbedendo comunque. Non era un posto nel quale si poteva scherzare "Sei la spinta di fiducia di cui ho bisogno nella mia vita."

"Sei il benvenuto Gabbiano." Disse Hyuck, tirando fuori la sabbia ora sciolta e trasferendola rapidamente in un tubo, facendo roteare il vetro come il miele. Mark guardava, affascinato, mentre Donghyuck in qualche modo faceva rapidamente un giglio di Madonna dal vetro fuso e gli sorrise gentilmente. "Lo vuoi?"

"Io?" Mark si guardò intorno nel laboratorio, e Donghyuck gli lanciò forse lo sguardo più impassibile di sempre.

"Sì, tu Minhyung." Disse Hyuck, usando il vero nome di Mark e un tono che diceva che non poteva credere quanto fosse stupido. "La tintura per capelli ha ucciso le tue cellule cerebrali?"

"Potrei chiederti la stessa cosa." Mark prese il fiore delicatamente e sorrise a Donghyuck, facendo arrossire il ragazzo più giovane. "Ma questo è bellissimo. Non sapevo che potessi fare una cosa del genere."

"So usare bene le mie mani." Disse Hyuck, ammiccando. Mark si accorse dell'implicazione e si schiarì la gola.

"Comunque sono rimasto sorpreso che qui fosse così pulito." Mark si guardò di nuovo intorno e Hyuck scrollò le spalle.

"Come ho detto, sono bravo con le mie mani. Ciò include cose come intagliare, carpenteria, forgiatura, ecc. Deve essere pulito . Renjun è disordinato perché dice che lo aiuta a pensare." Donghyuck prese di nuovo il vetro fuso dal fuoco e sorrise a Mark. "Comunque, perché sei venuto qui?"

"Vuoi andare a cavallo più tardi?" Chiese Mark, vedendo gli occhi di Hyuck illuminarsi. Poteva fissarli per sempre, come un sogno e accattivante. Potrebbe onestamente solo-

"Gabbiano". Il tono impassibile di Hyuck attraversò i pensieri di Mark, e Mark sentì il suo viso diventare rosso. "Mi piacerebbe andare a cavallo con te. Quando?"

"Uh, forse, domani?" Riuscì a dire Mark, fissando Donghyuck.

"Ti stai incantando Mark." Donghyuck rise, guardando Mark con gioia. "Comunque va bene, domani."

"Devo davvero andare a lavorare con i miei genitori su qualcosa ma..." Mark, prima di perdere il coraggio, baciò la guancia di Donghyuck, poi corse fuori urlando e tenendosi stretto il giglio. "Ciao Haechan!" Corse fuori più velocemente delle vendite degli album dei BTS.

"Haechan?" Donghyuck disse dolcemente, mettendosi una delle sue mani ricoperte dai guanti sul viso. "Questo significa che anche io piaccio a lui?" Donghyuck ridacchiò, sembrando stordito.

♛♔♛

Tra pochi capitoli ci sará una sorpresa. Cosa sará mai?

The Crown Prince {ita}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora