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Jaemin sapeva che non era una buona idea farlo. Sfidare la sorte? Lo ha sempre fatto. Ecco perché stava cantando mentre camminava lungo la ringhiera del ponte, con la bottiglia in mano quasi vuota. Non abbastanza da farlo ubriacare, ma abbastanza da renderlo brillo da non temere l'altezza a cui si trovava.

Se qualcuno lo avrebbe visto, avrebbe pensato che sarebbe morto quella notte.

"Sei un alcolizzato se bevi da solo." Ridacchiò Jaemin, guardando le stelle. "Ecco perché bevo dove i cieli possono testimoniarmi." Canticchiava forte e stonato, l'acqua che schiumava sotto il ponte.

"Ciao." Disse una voce con noncuranza, e Jaemin si girò scioccato nel vedere un ragazzo con una faccia spigolosa e le sopracciglia folte, in piedi, che si sporgeva contro la ringhiera e che lo guardava.

"Non morirò se è quello che ti preoccupa." Disse Jaemin, guardando il ragazzo con gli occhi socchiusi.

"Be', in realtà non mi preoccupavo, ma grazie per il chiarimento." Il ragazzo sorrise ampiamente, alzando una mano. "Posso avere un drink?"

"È quasi finito." Jaemin scrollò le spalle, passandogli la bottiglia. Il ragazzo bevve in un sorso il resto del liquore come se niente fosse e sospirò. "Come ti chiami?"

"Nana." Disse Jaemin e il ragazzo sorrise.

"Sono Xiao."

"È un nome molto Lelenese." Jaemin ricambiò il sorriso e Xiao ridacchiò.

"Grazie? Hai un nome straniero."

"Vero, osservazione acuta." Jaemin si sedette sulla ringhiera, fissando il ragazzo "Come stai?"

"Assonnato." Disse Xiao con monotono e Jaemin lo osservò. Era basso, con i capelli scuri e la pelle chiara, e poteva vedere come i suoi occhi scintillassero. Era esattamente il tipo di persona di cui Jaemin poteva innamorarsi. "Grazie." Rise Xiao, e Jaemin si rese conto di aver detto l'ultima parte ad alta voce. "Sfortunatamente, mi piace qualcuno."

"Anche a me piace già qualcun. Due persone." Jaemin rise e poi si accigliò. "Ma penso che il mio cuore sia confuso, perché uno mi piace, ma io non gli piacerò mai, e l'altro non dovrebbe nemmeno piacermi."

"Perché no?"

"Avrebbe dovuto uccidermi." Jaemin fece il broncio, e Xiao inclinò la testa.

"Gliene hai parlato o sei scappato?" Jaemin si bloccò, guardando il ragazzo, che sorrise un poco. "Vengo qui ogni volta che sento il bisogno di scappare, ecco perché lo so. In questo momento sto scappando."

"Da cosa?"

"Mi sono innamorato di un ragazzo, ma ora è fidanzato. Lui è felice, e se è felice lo sono anche io. Almeno, è quello che mi dico." Xiao sospirò, e Jaemin gli diede una pacca sulla spalla con compassione. "Non hai portato da bere, vero?"

"No." Jaemin si mise in una posizione più comoda, facendo oscillare le gambe sulla ringhiera. "Ma sembra che entrambi abbiamo dei problemi."

"Non è così per tutti? È una questione se ne parliamo o meno con loro." Parlarono ancora per un po' prima che Xiao si fermasse, pensò per un minuto, poi si tolse uno dei suoi braccialetti d'argento. "Qui."

"Che cos'è?" Chiese incuriosito Jaemin e Xiao gli lanciò uno sguardo incredulo.

"Immagino che tu sia davvero straniero. È un braccialetto Neo Stone. Sono usati per la comunicazione in Lelidan, così puoi comunicare con il pensiero. Vedi, questo è uno non legato, quindi non ci sono legami verdi."

Girò il braccialetto in modo che Jaemin potesse vedere la striscia di pietra nera al centro e Jaemin annuì. "Ma una volta aggiunto il tuo sangue, potrai comunicare con chi ha l'altra metà pensando al suo nome. È strano, ma funziona come un incantesimo. Ad esempio, puoi bloccare alcuni pensieri che non vuoi che sentano, pensando solo «blocco». Quindi puoi fargli sentire di nuovo i pensieri quando pensi al loro nome."

The Crown Prince {ita}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora