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Il castello era molto più tranquillo senza Jisung, notò Chenle. Non c'era nessuno che gli dava fiori o baci sulla guancia, nessuno lo sorprendeva con un abbraccio. Era tranquillo senza i suoi fratelli o Jisung. E lo odiava.

Aveva delle cose che lo tenevano impegnato: doveva fare l'addestramento per diventare Re e i preparativi per il matrimonio imminente, a cui mancavano appena più di una settimana. Si sarebbe tenuto a Taerid, poi sarebbero andati per le loro rispettive strade. In effetti, sarebbero partiti dopo un giorno.

Probabilmente era un bene per Chenle muoversi così tanto, poiché entrambi i suoi genitori dovevano ancora essere a casa. Avevano deciso di aspettare che Jaemin e Jeno si sposassero, prima di passare la Corona a Chenle.

Tuttavia, dovevano ancora annunciare la morte di Renjun e questo solo poche ore fa. Ora le porte del castello erano aperte per coloro che volevano rendere omaggio, Yongsun in piedi davanti alla piattaforma rialzata, in un abito nero e un velo dello stesso colore, mentre Chenle era accanto a lei, i suoi capelli di una scioccante tonalità di bianco in contrasto con il suo abito scuro.

La sedia di Renjun traboccava di fiori, regali e lettere. Era tradizione a Lelidan rispettare i morti con un falò la sera e la gente del paese lo aveva richiesto, a cui Yongsun aveva risposto che si sarebbe tenuto quella notte nel Sepolcro Reale. Quando Yang Yang entrò nella stanza, non riuscì a smettere di singhiozzare fino al punto in cui Dejun lo spostò un po' scusandosi, Hendery che lasciò i fiori per tutti loro, dando poi a Chenle un piccolo portachiavi a forma di rana.

"Era di Renjun e lo ha lasciato a casa di YangYang, ma noi pensavamo che ti sarebbe piaciuto riaverlo."

Chenle lo ringraziò, guardando la piccola rana con una faccia buffa. Aveva visto Renjun con quel portachiavi e si era chiesto dove fosse finito.

"Ci vediamo questa sera?" Chiese Yongsun e Hendery annuì.

"Ciao." Disse una voce sommessa e Chenle alzò lo sguardo per vedere Daehwi in piedi, con gli occhi tristi.

"Daehwi, hai visto niente?" Chiese Chenle, sperando contro ogni cosa che in qualche modo Renjun ne fosse uscito vivo.

"Mi dispiace. Gli alberi mi hanno detto che nessuno è sopravvissuto all'incendio. Le loro radici sono doloranti a causa di ciò. Ma hanno fatto questo per te." Daehwi tese una corona intrecciata con rami di più alberi e Chenle sorrise leggermente. "Anch'io ho un amico qui, desidera rendere omaggio."

Un uomo con i capelli scuri e gli occhiali sulla testa saltò fuori e agitò la mano per salutare, i suoi vestiti erano chiaramente fatti per viaggre. "Ciao. Mi chiamo Ong Seongwu e vorrei discutere qualcosa con la Regina."

Yongsun annuì e si diresse verso l'esterno della Sala del Trono, seguita da Seongwu. Chenle osservò con curiosità Seongwu dire qualcosa e sua madre scoppiare in singhiozzi devastati subito dopo. Il giovane uomo tirò fuori qualcosa dallo zaino e glielo porse, inchinandosi profondamente. Lei lo strinse forte, tenendolo al petto.

Chenle si fece strada verso di loro, tirandola in un abbraccio. "Cos'è?" Chiese Chenle dolcemente, vedendo una tela spessa e macchiata piegata nella mano di sua madre.

"Secondo i rapporti, Renjun stava lavorando a un dipinto che lo costrinsero a dipingere. È fatto del suo sangue, sudore e lacrime ed è stato protetto dal fuoco grazie alla stanza in cui si trovava, una galleria sotterranea. L'ho recuperato e l'ho portato qui. Suggerirei di aprirlo in privato."

"Adesso chiuderemo le Visite." Disse piano Yongsun. Chenle annuì e fece uscire tutti, scusandosi e dicendo che il falò sarebbe avvenuto la stasera al Sepolcro Reale.

The Crown Prince {ita}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora