Renjun chiuse la porta sbattendola, mettendosi le mani tra i capelli mentre si lasciava sfuggire un piagnucolio, scivolando giù per la porta per seppellire poi il viso tra le ginocchia. Era al sicuro nel suo studio.
Nessuno poteva ferirlo lì. Nessuno poteva tirare in ballo il passato, nessuno poteva premergli un coltello alla gola o sfregiare suo fratello. Renjun si strofinò la cicatrice coperta di trucco, aggrottando la fronte.
Perché Jeno ne aveva parlato? Mark doveva averglielo detto, e Renjun non poteva biasimarlo perché Mark non lo sapeva. E ora il suo trucco si stava togliendo e voleva seppellirsi in qualcosa.
Preferibilmente un posto carino e circa otto piedi più sotto.
Ignorò il bussare alla porta, raggomitolandosi ulteriormente e sussultando quando la porta si aprì delicatamente per rivelare Jaemin e Jeno. "Andate via." Disse Renjun con voce roca, cercando di non piangere di più.
"Piccolo, ti piacciono gli abbracci quando hai un attacco di panico?" Chiese Jaemin gentilmente, inginocchiandosi di fronte a Renjun. Jeno rimase alla porta imbarazzato, il cuore che gli faceva male alla vista di Renjun.
Non voleva che tutto ciò accadesse. Questo era il motivo per cui era terribile con i sentimenti. "S-sì." Disse piano Renjun, e Jaemin si rilassò gentilmente in modo da sedersi con le gambe incrociate davanti a lui.
"Ne vuoi uno da parte mia o di Jeno?" Jaemin continuò gentilmente. Il suo cuore palpitava, facendo sentire Jaemin orribile. Si era accorto della propria cotta per Renjun ben prima che si fidanzassero, così come Jeno.
Ora, il più anziano era raggomitolato sul pavimento, sembrava che volesse morire. "Piccolo?"
"Entrambi?" Chiese Renjun con cautela e Jaemin annuì.
"Certo, possiamo abbracciarti subito." Renjun guardò Jaemin, gli occhi spalancati e lacrimosi.
"Scusa se ho rovinato il-"
"Nessun scusa." Disse Jaemin, girandosi verso un Jeno preoccupato e fecendogli segno di sedersi con le gambe avvolte intorno a Jaemin. Jaemin fece lo stesso con Jeno, poi gentilmente convinse Renjun a posizionarsi tra loro. "Non hai fatto niente di sbagliato. Niente di sbagliato okay piccolo?" Jaemin sollevò delicatamente il mento di Renjun per incontrare i suoi occhi, marrone che incontrava il marrone, i primi rotti e lacrimosi e i secondi pronti ad amare e confortare.
Jeno osservò questo lato tenero di Jaemin con occhi spalancati. Aveva visto Jaemin così gentile solo poche volte prima, poiché di solito il ragazzo era audace e sfacciato. L'ultima volta che riusciva a ricordare era quando Jisung aveva accidentalmente rovinato il suo orsetto di peluche e aveva pianto così tanto che aveva vomitato.
Renjun chiuse gli occhi e si chinò su Jaemin, prendendo respiri profondi. Profumava di lavanda e pioggia, e fu allora che Renjun si rese conto che entrambi i ragazzi erano fradici. "Perché siete bagnati?"
"Ha iniziato a piovere mentre ti stavamo cercando." Disse Jeno dolcemente, avvolgendo leggermente le braccia intorno alla vita di Renjun. "Ma va bene perché ti abbiamo trovato."
Sentirono Renjun rilassarsi completamente e dopo alcuni minuti di silenzio, si accorsero che Renjun stava dormendo contro di loro, un lieve cipiglio sul viso.
"Ommiodio, è etereo." Sussurrò Jaemin, alzando lo sguardo dal viso di Renjun per bloccare gli occhi su Jeno. "Come te."
"Perchè il complimento?" Chiese Jeno, cercando di nascondere il suo rossore a Jaemin. Vide Jaemin esitare per un minuto prima di sganciare delicatamente una delle mani di Jeno dalla vita di Renjun e intrecciare le dita.
"Non posso complimentarmi con il mio fidanzato?" Chiese Jaemin, sorridendo un po' a Jeno. Il cuore di quest'ultimo sussultò leggermente e si morse il labbro.
"È così strano pensare che ci sposeremo tra cinque mesi." Mormorò Jeno.
"Si." Sussurrò Jaemin. "Jeno?"
"Hm?"
"Questo sarebbe il momento perfetto per un bacio." Disse Jaemin in un sussurro, ma sfortunatamente per lui, la pioggia non era abbastanza forte da soffocare quell'affermazione.
"Sul serio? Mi bacieresti? Me?" Jeno sembrava scioccato e Jaemin si limitò ad annuire.
"Certo che bacerei il ragazzo di cui mi sto innamorando."
♛♔♛
La pioggia cadeva a cascata fuori dal rifugio che Jisung e Chenle avevano trovato, e Jisung sospirò quando Chenle si voltò verso di lui con gli occhi da cucciolo più carini che avesse mai visto. "Sungie, possiamo andare a ballare sotto la pioggia adesso?"
"Potresti ammalarti, Lele." Ragionò Jisung, e Chenle fece schioccare la lingua.
"E allora? Voglio ballare con te!" Chenle lanciò a Jisung un'ultima occhiata triste, e Jisung cedette.
"Va bene. Solo per un po'." Chenle lanciò un forte urlo e trascinò Jisung nella piazza, allacciando le dita e iniziando a ballare al ritmo del suo stesso battito.
Chiunque li avesse osservati avrebbe visto il piccolo sorriso sul volto di Jisung mentre slacciava le sue dita da quelle di Chenle e lo lasciava ballare, e lo sguardo timido che Chenle gli rivolse. Saprebbero che si stavano innamorando lentamente l'uno dell'altro, ma inesorabilmente.
Ma il pensiero dell'amore era lontano dalla mente di Chenle mentre ballava sotto la pioggia e ammirava il modo in cui i capelli biondi di Jisung venivano spazzati all'indietro e il suo sorriso timido mentre ballava un po'. Afferrò la mano di Jisung, sorridendo mentre stringeva insieme i loro corpi.
"Sai ballare, vero?" Chiese Chenle, abbastanza forte da essere ascoltato sotto la pioggia.
"S-sì?" Jisung balbettò, la faccia rossa per il loro contatto. Chenle stava urlando internamente per quanto fosse carino Jisung e si stava facendo un discorso di incoraggiamento, dicendo a se stesso di comportarsi da confident-gay ancora un po' prima di poter tornare a casa e gridare nel cuscino.
"Allora balliamo." Chenle lo guidò, ballando con Jisung sotto la pioggia. Era esattamente tutto ciò che voleva, Jisung era caldo ed erano in un confortevole silenzio.
La pioggia era calda ed erano fradici fino alle ossa, ma niente di tutto ciò aveva importanza quando Chenle riuscì a catturare gli occhi di Jisung nei suoi, iridi cioccolato e caffè che cercavano a vicenda qualcosa nell'altro.
Prima di sapere esattamente cosa stava facendo, Jisung sollevò delicatamente il mento di Chenle e premette le loro labbra in un bacio casto, sentendo Chenle sciogliersi ancora di più tra le sue braccia.
Jisung si allontanò, rosso in v, e Chenle gli sorrise ampiamente, le guance rosso rubino. "Mi hai baciato." Disse dolcemente, e Jisung annuì goffamente.
"È così perfetto, oh mio Dio Jisung, sei perfetto in ogni modo, possiamo farlo di nuovo?" Chenle stava saltellando come un cucciolo e Jisung non poté fare a meno di sorridere ampiamente.
"Certo Lele." Disse Jisung, e Chenle arricciò le labbra, facendo ridere Jisung prima di premere di nuovo le labbra insieme in un rapido bacio.
Rimasero un po' sotto la pioggia, ballando e godendosi la presenza l'uno dell'altro, baciandosi di tanto in tanto e fortunatamente non consapevoli della rivolta che stava per accadere al castello.
♛♔♛
Cosa ne pensate di questo capitolo? É successo un po' tra NoRenMin e ChenSung.
PS. Non é una vera rivolta quella che accadrà a castello. É solo Hyuck.
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The Crown Prince {ita}
Fanfiction"E tu sei?" "Sono il principe. Scegli bene le tue parole - potrebbero essere le ultime" (questa è solo una traduzione, la storia originale è di @amessagefor_you) Iniziato il 14/12/2020 Finito il 13/11/2021