42

137 7 2
                                    

"Jeno!" Chenle gridò vedendo il ragazzo più grande che sembrava stressato, ma sollevato di vederlo.

"Chenle!" Jeno sorrise tendendo le braccia per un abbraccio. Il più piccolo saltò felicemente tra le sue braccia, contento di avere qualcuno che stava attraversando la sua stessa situazione. "Hai sentito?"

"Che cosa?"

"Sappiamo dove sono." Jeno sorrise e Chenle scoppiò in lacrime, aggrappandosi a Jeno e ringraziandolo ancora e ancora.

"Voglio andare a prenderli." Riuscì finalmente a dire Chenle.

"Partiremo tra meno di ventiquattro ore." Rispose Jeno. "Posso mostrarti i piani."

"Va bene!" Chenle cinguettò. "Sai che posso aiutarti, giusto? So come combattere!"

"Lo so." Jeno sorrise. "Andiamo." Condusse Chenle nel castello e nelle sale di pianificazione, dove le persone erano di fretta.

"Come puoi vedere dal tabellone, stasera colpiamo all' 01.00, dato che è luna nuova. Quindici truppe protette da armature lelenesi e dotate di armamenti Cidarish. Il comando è che bisogna prenderli vivi, ma se necessario sparare per uccidere. Vieni?"

"Sì." Disse Chenle mentre la porta si spalancava per rivelare Jaemin vestito con abiti verdi e uno scoiattolo sulla spalla. "Come osi non dirmi che anche il mio prezioso Jisung è stato rapito?" Gridò precipitandosi verso il suo fidanzato. "Come hai potuto non dirmelo e lasciare che gli alberi lo dicessero al posto tuo?"

"Gli alberi?"

"Hai incontrato Daehwi?" Chiese Chenle sorridendo. "Adesso puoi parlare anche tu con gli alberi?"

"Sì." Jaemin rise. "Questo piccoletto è il mio compagno, si chiama Hannie."

"Ciao Hannie." Disse Chenle con adorazione.

"Sono ancora incazzato con te Jeno." Disse Jaemin fissando il compagno che abbassò lo sguardo.

"Non volevo renderti triste." Rispose Jeno dolcemente e Jaemin si addolcí un poco.

"Dobbiamo essere onesti nella nostra relazione, Nono." Disse Jaemin, baciando la fronte di Jeno. "Non mi arrabbierò se sei onesto con me." Disse Jaemin a bassa voce. "Ma ora sono arrabbiato! Come hai potuto non dirmi che mio fratello è stato rapito? Il mio prezioso bambino? Ero già abbastanza distrutto per Rennie, ma ora anche Jisung? Li riportiamo a casa stasera, giusto?"

"Certo." Jeno sorrise raggiante e Chenle annuì. "Stasera torneranno a casa."

♛♔♛

Renjun si svegliò vedendo che il mondo era nuvoloso. Poi sospirò rendendosi conto che Jisung gli aveva poggiato un panno morbido sul viso. "Mi dispiace." Singhiozzò Jisung e Renjun gli sorrise debolmente, rendendosi conto che la sua clavicola si era frantumata mentre cercava di muoversi.

"Il dolore mi ha fatto svenire?"

"Sì." Rispose Jisung, con le mani tremanti mentre tolse delicatamente il panno. "Ho acqua e un panino per te. Il panino è stantio, ma ho pensato che sarebbe stato un bene per te avere qualcosa da mangiare." Jisung porse la bottiglia d'acqua mezza piena e il panino, che Renjun voleva mangiare, ma non riusciva a muoversi.

"La mia clavicola è in frantumi, non riesco davvero a muovermi." Piagnucolò Renjun e Jisung strappò immediatamente il panino in piccoli pezzi, versando delicatamente un po' d'acqua nella bocca di Renjun prima di dargli il primo pezzo di cibo.

"Mi dispiace tanto."

"Jisung, stai facendo quello che devi per sopravvivere. Non ti hanno fatto del male, vero?"

The Crown Prince {ita}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora