Jaemin alzò lo sguardo quando Jeno entrò, sorridendo al più vecchio. Era assolutamente bellissimo, indossava una camicia azzurra, una tunica nera, una corona d'argento e pantaloni che Jaemin poteva confermare rendevano il suo culo perfetto per usarlo come cuscino. Ovviamente non poteva affermarlo con certezza fino a quando Jeno non si sarebbe tolto la vestaglia, ma quando lo fece, le sue supposizioni si rivelarono valide. "Stai benissimo." Sussurrò Jaemin, e Jeno sembrava combattere con se stesso per non sorridere.
"Grazie Jaemin."
"Perché non sorridi? Vedo che lo vuoi." Sussurrò di nuovo Jaemin. Anche lui provava qualcosa per Jeno, per ogni parte di Jeno, ma soprattutto per suoi occhi sorridenti. Lo facevano sentire l'unica persona al mondo, degna di tutto e di più.
"Ai miei genitori non piace quando sorrido." Disse Jeno con un tono serio. Jaemin quasi lanciò la sua forchetta verso i genitori di Jeno.
Invece disse qualcosa. "Beh, voglio che tu sorrida quando sei con me!" Jaemin mise le dita agli angoli della bocca di Jeno, cercando di ignorare quanto fossero morbide le sue labbra, e li sollevò. "Sorridi piccolo, è la tua caratteristica migliore."
Jeno guardò sua madre, che annuì dandogli il permesso, e Jeno sorrise ampiamente a Jaemin, sinceramente felice di passare del tempo con il più giovane. Jaemin ricambiò il sorriso, poi le porte si aprirono per rivelare Renjun, che si guardò intorno solennemente. Baciò sua madre sulla guancia, si inchinò al resto dei regnanti, poi si sedette tra Jaemin e Jeno.
Si poteva dire con certezza che Jeno quasi si lanciò qundo realizzò che in quel momento iniziava a provare qualcosa per Renjun. Indossava abiti perfetti per lui, la veste non faceva che aumentare il fatto che Renjun sembrasse un elfo dei boschi che era venuto a benedirli.
Il suo trucco era perfetto per il vestito, con varie sfumature di un verde scinitillante come la veste che indossava, e Jaemin giurò che sembrava che volesse un bacio. La corona sui suoi capelli castani era leggermente storta, ma nessuno dei due era disposto a metterla a posto, semplicemente perché lo faceva sembrare ancora più magico.
"C'è qualcosa sul mio viso?" Chiese loro Renjun, con un debole rossore che partiva dal collo.
"Bellezza." Rispose Jaemin, e Renjun sbatté le palpebre. "Ti dispiace condividerne un po'?"
"L'unica cosa che verrà condivisa è la mia mano che ti schiaffeggerá la guancia." Renjun sbuffò, aggiustandosi la vestaglia. "Non avete freddo?"
"Non mi raffreddo facilmente." Jeno alzò le spalle.
"Volevo mostrare il mio vestito."
"Voi tre state andando così d'accordo." Sorrise la Regina Seulgi. "È così bello da vedere. Eravamo preoccupati."
"Davvero mamma?" Chiese Jaemin e la Regina Seulgi annuì.
"Voi tre avete personalità così diverse che avevamo paura di uno scontro." La Regina Yongsun si confidò. "Ma è bello vedere che vi stiate lentamente avvicinando tra voi."
"Non proprio." Mormorò Renjun, ignorando lo sguardo ferito sul viso di Jeno e Jaemin. Si sarebbero sposati per simbolo, e poi ognuno avrebbe governato il proprio regno da solo.
Anche se Renjun era arrivato così vicino ad accettare i suoi sentimenti, non voleva avvicinarsi troppo ai ragazzi. Davvero, Renjun soffriva ancora di sensi di colpa e traumi per il rapimento di tanti anni fa.
Non sopportava l'idea che potesse piacere a qualcuno abbastanza da aiutarlo con il fardello, o che soffrissero per questo. Questa è la ragione principale per cui si era assorbito così tanto nell'arte; non riusciva a dormire per la maggior parte del tempo e a volte guardava la sua cicatrice nello specchio e si imbronciava. L'arte lo distraeva, lo portava in un posto nuovo.
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The Crown Prince {ita}
Fanfiction"E tu sei?" "Sono il principe. Scegli bene le tue parole - potrebbero essere le ultime" (questa è solo una traduzione, la storia originale è di @amessagefor_you) Iniziato il 14/12/2020 Finito il 13/11/2021