"Non ci serve la tua compagnia" disse Draco, alzandosi con loro.
"Non pensavo doveste tornare insieme" confessò Theo, guardando l'amica in cerca di risposte.
Lei ricambiò lo sguardo, scuotendo la testa nel tentativo di dirgli che non lo sapeva nemmeno lei.
"Andiamo?" insisteva Draco, che voleva lasciare quel posto il prima possibile. Il nodo della sua cravatta era troppo stretto quella sera, oppure era il suo collo a non volerci stare dentro. Aveva bisogno di uscire, e non voleva che quello sfigato di Nott gli stesse intorno.
"Ma Draco..." provò a dire lei, prima di rendersi conto che tutti al tavolo li stavano ascoltando.
"Scusami un attimo, torno subito" disse al suo amico, mentre indossava il suo giubbotto e faceva segno a Malfoy di seguirla all'esterno.
"Che c'è adesso?" chiese, lui alzando gli occhi al cielo.
"Che c'è?! C'è che non puoi più decidere per me. Hai sciolto il voto, quindi devi smetterla di comportarti come se dovessi ancora obbedire ai tuoi ordini" gli disse, ferma sulle sue gambe tremolanti al centro della spoglia strada innevata.
"Non ti ho ordinato niente."
"Ti alzi in piedi e parli come se fossi di tua proprietà, che cos'hai che non va?"
"Cos'ho che non va?! Io?? Ti mette le mani addosso e te ne vai in camera da sola con lui?" alzò la voce.
"Non mi ha messo le mani addosso."
"Cosa ne vuoi sapere tu? Non capivi niente! Ho visto tutto, cazzo! Come ti toccava i fianchi e ti sbavava sul collo" disse, indignato dal fatto che stesse ancora provando a difenderlo.
"Ho parlato con Zabini, e ha detto che non è successo niente. E poi cosa ti importa? Non sono più la tua ragazza e non hai nessuna reputazione da difendere!"
"Facendo tutte queste cazzate stai calpestando il fatto che l'ho picchiato per salvarti il culo! O magari volevi andarci a letto e sei così incazzata perché ti ho rovinato la serata?"
"Ma cosa stai dicendo? Non capisci niente, sei solo un... Lascia perdere. Ora lo chiamo, così posso dirgli che vado con lui" disse, superandolo per andare verso la porta.
"Non vai da nessuna parte da sola con lui, che cazzo!" disse, tirandole il braccio.
"Altrimenti?" gli chiese, ricordando che non era la prima volta che gli faceva quella provocazione, e non era mai finita bene.
"Altrimenti un cazzo, non c'è nessun altrimenti, perché non ci andrai e basta" si lamentò lui, mentre camminava lontano dal pub tirandola con sé.
"Lasciami! Non vengo da nessuna parte con te!" urlava Hermione, cercando invano di liberarsi dalla sua presa. Non aveva la sua bacchetta a portata di mano e non conosceva nessun incantesimo visivo per liberarsi dalla presa di un furetto stronzo.
"Stai zitta" diceva lui, continuando a tirarla.
"Non decidi per me!" si lamentava, puntando i piedi il più possibile per farlo fermare, e ci riuscì.
"Non costringermi a ricorrere alle maniere forti, cammina e basta" le disse Draco.
"Non mi fai paura. Io non vengo da nessuna parte con te!" gli urlò lei, staccando il bracco dalla sua presa per cominciare a tornare al pub.
"Fanculo" disse lui, seguendola.
"Che fai? Mettimi giù!!" urlò lei, dimenandosi il più possibile. Non ci credeva nemmeno, Draco Malfoy la stava riportando al castello tenendola in bracco come fosse un sacco di patate, e lei non aveva idea di come liberarsi.
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Interminor // Dramione
FanfictionSi stava dirigendo verso la sala grande, e decise di seguirlo fin dove fosse necessario per cercare di rimediare al disastro che aveva scatenato. Stava per raggiungerlo, quando lo vide prendere posto accanto ai suoi compagni, al tavolo dei serpeverd...