XCIV

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"Ciao" disse lei, imbarazzata, sedendosi di fronte a lui.

"Hey" alzò le sopracciglia Theo. 

"Che ci fai tu qui?" chiese a Malfoy, che sorrideva divertito accanto ad Hermione. 

"Mi annoiavo, e ho pensato di distrarmi... Vedere se svolgi questo ruolo meglio di come l'avrei fatto io..."

"Hermione, perché è qui?" si rivolse a lei quando capì che non avrebbe ottenuto risposte serie da parte del biondo nervoso.

"Non ha voluto ascoltarmi..." provò a dire lei, quando lui si voltò in sua direzione per fulminarla con lo sguardo.

"Prego, fate come se non ci fossi, mi prendo un muffin" disse allungando la mano verso il cesto lì vicino.

Theodore era troppo stanco per discutere quella mattina, dunque tirò fuori il suo foglio e la sua penna prendi appunti, e seppellendo l'orgoglio, iniziò ad appuntare gli argomenti da discutere.

(...)

"Che noia! Dovete fare questa cazzata tutte le settimane?" commentò Draco camminando al suo fianco. Theodore non si era nemmeno proposto di riaccompagnarla in stanza come faceva di solito, e a Malfoy la cosa era piaciuta. Quello stronzo cominciava a capire dove doveva stare, cioè il più lontano possibile da lei.

"Circa" disse Hermione.

"La pianti con quel muso?" chiese poi lui, fermandosi in corridoio.

"Che muso? Non ho nessun muso" rispose.

"Ce l'hai da stamattina."

Lei sospirò: "È solo che mi sento in imbarazzo dopo quello che è successo a Capodanno. Ho ansia di incontrarlo perché non so cosa potrebbe fare o dire, e le cose ormai sono troppo strane tra noi. Se prima eravamo strani perché c'eri tu, beh, quello non è niente. Quando non ci sei è addirittura peggio. Lui cerca di darsi un tono e sembrare sicuro, come se nulla fosse cambiato, ma non è così."

"E a te dispiace."

"Certo che mi dispiace, lo consideravo mio amico!" 

"Mi dispiace dirtelo, ma credo che non ci sia mai stata alcuna amicizia tra voi due."

"Che ne sai tu? Lo dici solo perché ti conviene."

"Lo dico perché l'amicizia tra maschio e femmina non esiste."

"Sì che esiste!"

"Ah sì? Nomina un amico con cui non sei finita a letto, o che non ci ha provato con te" disse lui, alzando le sopracciglia.

Hermione stava per pronunciare il nome di Harry, quando si rese conto di non poterlo dire.

"Vedi? Prima o poi uno dei due inizia a provare qualcosa e si rovina sempre tutto."

"Sei pessimista. Io ci credo invece nell'amicizia, e penso che non abbia genere" incrociò le braccia.

"Non è questione di generi Hermione. È molto difficile trovare dei veri amici."

Lei non rispose.

"Che c'è, non sei d'accordo nemmeno su questo?" 

"Sì, su questo sì" disse. Continuò a pensare all'accaduto, quando le riaffiorò la misera conversazione che aveva avuto con Theo mentre l'aspettavano alle porte della sala grande pochi minuti prima, e che lei era riuscita a sentire:

"Perché la insegui dappertutto come un cane da guardia?"

"C'è chi può fare il cane da guardia, e chi si deve accontentare di essere solo uno stupido crup da compagnia."

Interminor // DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora