Capitolo BONUS - La maglietta

441 67 143
                                    

Ecco a voi il primo dei cosiddetti "capitoli bonus". 

Possiamo definirli degli "intermezzi comici", dei piccoli capitolo autoconclusivi senza capo né coda che si inseriscono nella trama principale, ma senza alterarla, mostrando solo qualche sana botta di ironia e momenti di vita vissuta tra Eve e Ray.

Buona lettura!
____________________

«Eve, secondo te mi sta meglio il blu o il verde?»
Daniel non ottenne nessuna risposta.
«Eve!»

La ragazza si stava lavando i denti.
Fece capolino dalla porta del bagno e biascicò, con lo spazzolino ancora in bocca, «Ray, ma ce l'hai con me?»
Guardò accigliata il giovane seduto alla scrivania davanti al proprio portatile.

«No, guarda! Quante altre Eve ci sono in questa stanza, eh?»

«Cazzo vuoi?» sbottò sputacchiando.

«Secondo te mi veste meglio il blu o il verde?»

Lo fissò in cagnesco, gesticolando mentre continuava a lavarsi i denti e facendo cadere gocce di dentifricio sul pavimento.
Cercò di parlare, ma per poco non si soffocò con la schiuma di cui aveva piena la bocca.
Mimò un "un attimo" alzando l'indice verso l'alto e corse in bagno a sputare nel lavandino.
«Ma che cazzo di domanda è?» urlò, per poi aprire il rubinetto e risciacquare i denti.

«Dai, Eve, blu o verde?»

La ragazza tolse l'asciugamano che teneva avvolto sui capelli bagnati e iniziò a frizionarli.
«Non lo so... In generale il verde non è che mi piaccia granché, quindi non sarei molto imparziale.»

«Vada per il blu, allora.»

Accese l'asciugacapelli, passando con cura il diffusore sui ricci.
Appena lo spense si sentì chiamare di nuovo: «Eve, secondo te sul blu risalta meglio qualcosa di classico come il bianco, oppure meglio un colore a contrasto, tipo giallo o arancio fluo?»

«Ray, ma che cazzo ne so? Ti sembro forse un grafico? Una fashion designer?»

«Va bene, uffa!»

Finì di prepararsi, uscì dal bagno e si arrampicò sul suo letto.
«Bagno libero!» disse rivolta al compagno di stanza, mentre si infilava sotto le coperte.

Daniel non le rispose, troppo assorto al PC, con il mouse che continuava a ticchettare frenetico.

«Ray, mi hai sentito? È tardi!»

«Sì» rispose vago, senza nemmeno voltarsi.

Eve attese qualche altro minuto.
«Ma cosa cazzo stai facendo?»
Si girò a guardarlo.
Sullo sfondo bianco dello schermo del portatile risaltava qualcosa di blu e giallo, ma non riuscì a capire di cosa si trattasse.

Il ragazzo la notò con la coda dell'occhio e si spostò in modo da nascondere il monitor alla sua vista.

Socchiuse gli occhi insospettita, «Ray, cosa stai facendo?»

«Ho quasi finito! Non puoi guardare!»

«Come non posso guardare? Prima mi rompi le palle con quei maledetti colori, e ora devo farmi i cazzi miei?»

«Esattamente!»

Saltò rapida giù dal letto e con un guizzo raggiunse le spalle di Daniel.
Riuscì solo a vedere la sagoma di una t-shirt azzurro scuro con sopra una scritta in giallo, poi lui coprì lo schermo con la mano.

«Eve, ti ho detto che non puoi guardare!»
Si girò per ammonirla con un ghigno di sfida.

«Ray, dimmi che non è quello a cui sto pensando.»
Lo fissava con sguardo minaccioso e gli occhi a fessura.

La ragazza dagli occhi di ghiaccio (Volume I)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora