Capitolo 3

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Dereke's P.O.V.

*Appena se ne va Stiles*

Scott: "Di solito tu controlli la tua trasformazione, e questa Luna non sembra avere nulla di diverso dalle altre, potrai aver ingannato lui, ma io so che c'è dell'altro... siamo molto amici ma non ne vuoi parlare. Perché?".
Io: "Non c'è nulla".
Scott: "Oh io dico di sì, e prima o poi sarai pronto a dirmelo"

Se sapesse il vero motivo,
Se sapesse che mi sento dannatamente in colpa per aver detto quelle cose a lei,
Se sapesse che provo delle emozioni strane quando penso a lei.

I miei pensieri si fanno improvvisamente confusi, i miei sensi si amplificano, i miei occhi si trasformano, da verdi a rossi, mi guardo le mani e vedo gli artigli crescere.
Scott: "Stai perdendo il controllo Derek, ricorda quali sono le tre cose che non possono essere nascoste?" dice mentre mi lega i polsi a delle catene piantate nel muro.
Io: "Il sole, la luna, la verità".
Lo ripeto nella mia testa come un mantra.

Il sole, la luna la verità

Mi è sempre stato utile per controllarmi sin da bambino, ma non oggi, non fa altro che farmi perdere ancora di più il controllo.
Io: "Và Scott".
Scott: "Si così se riuscissi a liberarti andresti ad uccidere chiunque si trovi sulla tua strada, grazie ma anche no".
Io: "Beh se ti preoccupa il fatto che potrei ferire la tua famiglia o tua sorella, stai tranquillo anche da lupo non lo farei".
E poi ad un certo punto tutto mi sembra chiaro, la soluzioni è sempre stata lì davanti ai miei occhi, ma io ero così cieco da non vedere.

Lei,
Solo lei,
L'unica capace di tenermi testa,
Di farmi perdere il controllo,
E di farmelo ritrovare.

Penso a lei, ai suoi occhi marroni, così profondi da annegare, penso alle sue guance sempre arrostate quando qualcuno le fa un complimento, i suoi capelli lunghi e mossi, anche quelli marroni spesso scompigliati, a causa del vento.
E finalmente riesco a riprendere il controllo della mia trasformazione.
Scott: "C'è l'hai fatta, hai trovato un'ancora".
E lì, per la seconda volta in poco tempo, la verità mi viene sbattuta in faccia...

Lei è stata la mia ancora,
Ed io sono stato un cretino con lei.

Per noi lupi mannari, l'ancora, ha un grande significato, è quella cosa o persona che è in grado di far riemergere la tua parte umana.
Non so che fare.
So che stando vicino lei la sottopongo a un rischio altissimo.
Ma già sento la sua mancanza.
Vorrei parlare di questo con qualcuno, ma non posso parlarne, tantomeno non con Scott.
Quella sera quest'ultimo torna a casa, e io rimango ad osservare il cielo dalla grande portafinestra, seduto sulla mia poltrona in pelle nera.
Peter: "Pensieroso nipote?".
Sussulto leggermente, non lo avevo minimamente sentito, troppo assorto nei miei pensieri.
Io: "Già".
Peter: "Oh avanti non fare troppo il misterioso, si vede lontano un miglio che muori dalla voglia di parlare di ciò che ti passa per la testa".
Io: "E perché dovrei parlarne proprio con te e non con qualcun altro?".
Peter: "Se non sbaglio di solito parli di tutto con Scott, ma se sei in queste condizioni ovviamente non ne hai parlato con lui, questo mi fa pensare che sia un argomento off-limits.
Quindi se i miei calcoli sono giusti... riguarda.. sua sorella! Come si chiamava? Ah si, Federica".

Come cazzo ci è arrivato??

Io: "Perché dovrebbe essere proprio lei, nel senso io posso avere tutte le ragazze che voglio..."
Peter: "Hai fatto tutto tu" dice scoppiando a ridere.

Cazzo.

Io: "Non ho detto proprio nulla, caro zietto".
Peter: "Bene, allora non ti dispiace se un giorno di questi la invito qui e magari potrei anche trasformarla".
Io: "Non lo faresti!"
Peter: "Sicuro?"
Io: "Okay, hai vinto hai ragione mi piace Federica, ma non voglio dirgli chi sono davvero e non voglio che Scott lo sappia".
Peter: "Scusa ma perchè non vuoi dirlo a Scott? Nel senso sei il suo migliore amico".
Io: "Lo so ma non voglio rischiare di rovinare la nostra amicizia, se ancora non so bene cosa provo per lei e poi..."
Peter: "Non sai se lei ricambia" dice finendo la frase al posto mio "Beh sappi che sei proprio cieco " dice prendendomi palesemente in giro.
Io: "E con questo che intendi?"
Peter: "È palese che a lei sei sempre piaciuto, da quando eravate piccoli, faceva di tutto per stare insieme a te e Scott".
Io: "Io ho sempre pensato che lo facesse per stare insieme a suo fratello".
Peter: "Forse lo faceva per stare insieme ad entrambi no? Ora però dovresti andare a dormire, tra tre ore sarà giorno".
Mi alzo e mi dirigo verso il mio letto matrimoniale, pensando a tutto quello che era successo quel giorno e prima che me ne accorga riesco ad addormentarmi.

Federica's P.O.V.

*Qualche giorno dopo*

Quella mattina in classe non vidi Stiles, strano, di solito non salta mai l'ora di biologia, visto che l'abbiamo insieme alla classe di Lydia Martin, la sua cotta da sempre.
Io: "Ehm ciao Lydia, hai visto Stiles oggi?"
Lydia: "Chi scusa?"
Io: "Quel ragazzo alto con i capelli piuttosto corti marroni gli occhi scuri..."
Lydia: "Ah quel tuo amico che ti sta sempre attaccato".

In realtà sta sempre incollato a te per cercare di farsi notare ma ok farò finta di non aver sentito.

Io: "Si quello".
Lydia: "Ma se è il tuo migliore amico, perché dovrei sapere io dove può essersi cacciato".
Io: "Te l'ho chiesto solo perché non lo vedo da ieri mattina, ma se non mi sei di aiuto me ne vado" dico intenzionata ad andarmene, quando mi sento afferrare dal braccio.
Lydia: "Facciamo così, tra qualche minuto finisce quest'ora, e alla prossima io non ho nulla, così ti aiuto a trovarlo".
Io: "Davvero? Ehm, grazie" dico rivolgendole un sorriso.
Appena suona la campanella io e Lydia usciamo in corridoio per cercarlo nella scuola.
Lydia: "Dividiamoci, se è qui a scuola lo troveremo prima".
Io: "Okay allora io vado a cercare in bibiblioteca".
Lydia: "No vado io in biblioteca, tu vai a cercarlo nello spogliatoio" dice allontanandosi senza darmi il tempo di risponderle.
Arrivo allo spogliatoio, e sento dei rumori strani, apro la porta e vedo Derek e Stiles che stanno litigando piuttosto animatamente.
Io: "Ragazzi!!" dico quasi urlando.
Entrambi si girano verso di me e solo allora mi accorgo che il naso di Derek perde sangue, e che ha qualche livido in viso, ma Stiles ha un occhio nero e si tiene a stento in piedi.
Io: "Che state facendo eh?" dico avvicinandomi a Stiles che sembra non riuscire a stare più in piedi, gli prendo il braccio e lo faccio passare attorno alla mia vita, lui si lamenta un po' ma sembra troppo debole per ribellarsi.
Guardo male Derek.
Io: "Perché?"
Derek: "Non sono affari tuoi ragazzina impicciona".
Io: "Odio non sapere cosa succede, mi sembra che tu mi tratti che se fossi solo una bambina che non si fa i fatti suoi".
Derek: "Infatti non sai stare al tuo cazzo di posto".
Io: "Illuminami allora, qual'e sarebbe il mio posto?" dico non facendomi intimidire.
Derek: "Di sicuro lontano da me" dice piano in un sussurro, come se lo stesse dicendo più a se stesso che a me.
Io: "E questo cosa significherebbe?".
Senza degnarsi di rispondere si volta e se ne va.
Mi giro verso Stiles che è stato un silenzio fino ad ora, immergo i miei occhi nei suoi.
Io: "Perché stavate litigando, ti prego dimmelo, sei il mio migliore amico, non voglio che ci siano segreti tra di noi".
Stiles: "Mi dispiace ma non posso dirtelo".
Incasso il colpo, il mio migliore amico mi sta tenendo nascosto qualcosa.
Noi ci siamo sempre detto tutto, mi fidavo di lui...
Stiles: "È una questione tra me e lui, tu non centri Fede, per favore non fartelo ripetere".
Io: "Io non me lo sarei aspettato da te, Stiles tu critichi tanto il comportamento di Derek, ma tu non sei migliore" dico allontanandomi di scatto da lui con gli occhi pieni di lacrime, lasciandolo da solo.
Mentre sto per uscire dalla scuola incontro Lydia.
Lydia: "Ehi l'hai trovato?"
Io: "Avrei voluto non trovarlo".
Lydia: "Oddio ma stai piangendo" dice asciugandomi una lacrima che mi era scesa lungo la guancia.
Io: "Sono proprio ridicola eh?"
Lydia: "Non so cosa sia successo ma non penso tu sia ridicola solo perché stai piangendo".
Tiro su col naso e le rivolgo un sorriso finto.
Io: "Va tutto bene".
Lydia: "Non è vero e lo sappiamo entrambe, ma non c'è niente che un po' di sano shopping non risolva".
Io: "Idea allettante ma stavolta passo, preferisco...".
Lydia: "No, non ti lascio da sola, se non vuoi andare a far shopping almeno stai a casa mia" dice interrompendomi.
Io: "Non mollerai finché non ti dico di sì vero?".
Lydia annuisce.
Io: "E vabbè allora accetto".
Lydia: "Spero che non ti dispiaccia se invito anche Allison".
Io: "In realtà non so chi sia, se non sbaglio sta nella stessa classe di mio fratello".
Lydia: "Oddio è vero che sei la sorella di Scott, devo dire che non ci assomigli molto però".
Io: "Si lo so, me lo dicono spesso, lui assomiglia molto a nostra mamma, io assogliavo a mio padre".
Lydia: "Assomigliavi?"
Io: "Beh si, sono quasi 11 anni che è morto, avevo più o meno 8 anni, di lui non ricordo nulla, ho solo qualche vecchia foto nostra".
Lydia: "Non ne avevo idea, mi dispiace, non dovevo".
Io: "Lydia sta tranquilla, non potevi saperlo" dico rivolgendole un sorriso tenero.
Quella sera io Lydia e Allison parliamo, tutta la notte, di tutto, dai drammi famigliari, ai ragazzi e di tanto altro.






~ANGOLO AUTRICE~
Rieccomi bella gente🙃
Alla fine sono riuscita a pubblicare oggi.
Per io prossimo capitolo ci vediamo o martedì pomeriggio o mercoledì.
Spero vi stia piacendo la storia, anche se so che siamo solo all'inizio.
Ci vediamo al prossimo capitolo.
~Fede✨

La mia ancora || Derek HaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora