Mi giro a guardarla, le poggio una mano sulla coscia e la stringo leggermente.
Io: "È la cosa giusta".
Le rivolgo un sorriso per poi tornare a concentrarmi sulla guida.
In meno di 20 minuti siamo nel bosco a camminare, le prime goccia d'acqua scendono quasi timidamente, mentre si sta preparando un temporale.
Io: "Ti senti strana?"
Federica: "Non ancora".
Beh è un buon segno, inizia ad abituarsi agli sbalzi che il suo corpo subisce.
Io: "Tra meno di due ore sarà già buio e tu probabilmente ti sarai già trasformata".
Federica: "Ho un po' di freddo".
Le circondo le spalle con un braccio e la stringo verso di me in un abbraccio, la mia mano le accarezza lentamente la spalla.
Io: "Meglio?"
Federica: "Mmh" dice accoccolandosi sul mio petto.
Io: "Sei sicura di non sentire ancora nulla della trasformazione".
Federica: "Immagino sia la quiete prima della tempesta" dice infilando le mani sotto la mia maglietta e facendo scorrere le sue unghie lungo la schiena.
Le bacio leggermente l'angolo delle labbra, ma a lei non basta, si tuffa sulla mia bocca in un bacio smanioso che mi prende di sorpresa ma che riesce a farmi girare la testa
Il bacio che ti mette sottosopra lo stomaco e che non vorresti finisse mai.
Io: "Se la luna ti fa questo effetto, non posso che esserne contento" dico stupito ed eccitato.
Federica: "Meno parole, più fatti" dice con la voce affannata prima di tornare a torturare le mie labbra.Federica's P.O.V
Non so se abbia a che fare con la luna o meno ma mi sento più coraggiosa del solito e sembra che a Derek non dispiaccia, anzi.
Scendo a torturagli il collo, soprattutto il punto più sensibile, lo mordo lo succhio lo bacio, fino a formagli tanti piccoli succhiotti.
Derek: "Non c'era bisogno di marchiarmi per far vedere che sono tuo, sono già completamente tuo, non ho occhi per altre".
Io: "Sarà, ma per precauzione....".
Ed ecco che dal nulla inizio a vedere sfuocato, mi stacco leggermente dal suo corpo e mi accascio a terra.
Le mani a sorreggermi la testa, sento la terra attorno a me cominciare a girare vertiginosamente.
I miei sensi si amplificano, riesco a sentire i rumori della città anche se siamo distanti kilometri e kilometri.
Un dolore straziante mi parte nelle viscere, lo sento crescere ogni instate sempre di più.
Le mani di Derek stringono le mie, posa la sua fronte sulla mia, il suo respiro lieve si infrange sul mio volto.È pazzo o cosa? Io sto per trasformarmi e invece di allontanarsi da me si avvicina ancora di più?
Io: "Allontanati per favore i-io non voglio ferirti" dico con una voce roca.
Derek: "E non lo farai" dice accarezzandomi il viso con lo sguardo.
Io: "Come fai ad esserne sicuro?"
Derek: "Perché ti amo e credo in te? So che c'è la puoi fare uragano, dai resisti".
Come se fosse semplice dico tra me e me.
Mi concentro sui suoi occhi, sembrano così calmi e innamorati mentre mi guarda.
Il suo ciuffo ricade leggermente sul viso, un accenno di barba gli incornicia il viso, la mascella definita è rilassata.
E in questo momento mi accorgo di appartenergli, anima e corpo, sono completamente sua.
Io: "Derek".
Derek: "Dimmi".
Io: "Avvicinati".
Lo fa, mi sporgo in avanti e gli sussurro all'orecchio con tono vellutato:
Io: "Derek Hale, Lupetto, sono completamente ed inrimediabilmente tua".
I miei occhi diventano gialli, i miei artigli crescono, tutto fa credere che io abbia perso il controllo, ma non è così.
Mi avvicino ancora una volta alle sue labbra, anche lui si è trasformato in lupo, mi fermo a qualche millimetro dalla sua bocca dannatamente invitante per guardarlo ancora una volta meglio occhi rossi e lucidi, sembra quasi emozionato, e questo riesce ad esaurire anche l'ultimo briciolo di autocontrollo, mi butto su di lui per divorarlo e per farmi divorare.
Le sue mani corrono lungo il mio corpo per poi fermarsi sulla base della mia schiena, una mia mano gli sposta un ciuffo che gli ricade sugli occhi mente l'altra va attorno al suo collo, ringhia contro le mie labbra di piacere.
Mi spinge contro un tronco, i tuoni e i fulmini arricchiscono di elettricità il nostro amplesso, potrebbe cascarci un'albero in testa, non basterebbe comunque per staccarci in questo momento.
Poggia le mani sulle mie gambe, me le fa alzare e intrecciare introrno al suo busto.
La sua eccitazione cresce così come la mia, stiamo per arrivare al culmine.
Ci togliamo i vestiti, sono solo d'intralcio a questo punto,ci spogliamo velocemente i nostri sguardi colmi di desiderio si incontrano, un brivido mi pervade.
Il suo sguardo è a dire poco famelico.
Derek: "Sei sicura di volerlo fare qui".
Io: "Si, si e ancora si".
La mia impazienza lo fa sorridere ma cambia subito espressione quando inizio ad accarezzargli gli addominali scolpiti.
La sua mano scivola verso il mio desiderio pulsante, mi stuzzica, mi tortura mi porta al limite e poi si ferma, ancora e ancora.
Io: "Basta giochini ora".
Derek: "Dovrai essere più precisa".
Io: "Ti voglio".
Derek: "Mi vuoi come?"
Io: "Dentro di me cazzo" sbotto.
Derek: "Ogni tuo desiderio è un ordine" dice finalmente entrando dentro di me.
Mi scappa un urletto sorpreso.
Derek: "Siamo soli per chilometri e chilometri sono sicuro tu possa urlare molto di più" dice iniziando a moversi dapprima più lento per poi prendere un ritmo sempre più selvaggio.
Gli unici rumori che si avvertono nella foresta, oltre allo scroscio della pioggia, sono quelli dei miei respiri affannati e dei miei gemiti.
Mi aggrappo alle sue spalle, affondo le unghie nella sua pelle, sento di stare arrivando al culmine, ad un piacere che non avrei mai potuto nemmeno immaginare di provare.
Io: "Derek non fermarti" lui ubbidisce, le sue spinte mi portano al piacere, lui mi raggiunge subito, ci sdraiamo sul prato bagnato dalla pioggia, avvinghiati e scossi ancora dalla potenza dell'orgasmo.
Derek: "Sei stata... wow".
Io: "Anche tu non sei stato male".
Derek: "Ricominci già a provocarmi".
Io: "Certo Lupetto".
Derek: "E comunque uragano non so se te ne sei resa conto ma hai controllato la tua trasformazione. Forse eri troppo occupata a saltarmi addosso".
Io: "Davvero divertente Lupetto".
Derek: "Quindi hai trovato un'ancora immagino?"
Io: "Già, diciamo di sì".
Derek: "E posso sapere chi è?"Chi potrebbe mai essere eh idiota? Tu cazzo!
Io: "Ovviamente mio fratello".
Derek: "Mhm Certo".
Io: "È così, che ti piaccia o meno".
Contrae la mascella in risposta al mio tono gelido.
Cazzo credo di averlo offeso, non mi guarda più, gli occhi sgranati e lo sguardo cupo.
Cerco di avvicinarmi a lui ma si scansa.
Io: "Lupetto".
Ricevo un grugnito come risposta, Derek-uomo-delle-caverne è tornato tra noi, bene.
Io: "Derek"
Derek: "Che c'è".
Io: "Ti stavo prendendo per il culo mannaro che ti ritrovi".
Un sorriso incurva gli angoli delle sue labbra perfette.
Io: "Certo che sei giusto un po' permaloso eh".
In uno scatto fulmineo mi ritrovo il corpo di Derek sopra il mio, una mano mantiene i miei polsi sopra la testa, il suo viso pericolosamente vicino al mio.
Derek: "Dimmi che sono la tua ancora".
Io: "Perché?"
Derek: "Dimmelo".
Io: "SEI LA MIA FOTTUTTA ANCORA DEREK HALE" urlo con tutta l'aria che ho nei polmoni.
Io: "Ti è entrato bene in testa? Spero di sì perché non ho intenzione di ripetermi".
Derek: "Oh credimi ha tutta l'intenzione di fartelo ripetere fino a farti avere male alla bocca".
Io: "Puoi sempre provarci" dico facendogli un occhiolino.
Derek: "Sono proprio pazzo di te, c'è poco da fare".
Io: "Purtroppo la cosa è reciproca Lupetto".
Derek: "Purtroppo?" dice stuzzicandomi con la lingua alla base del collo.
Annuisco incapace di parlare.
Le sue mani volano sui miei seni, ci giocano, torturano i miei capezzoli già turgidi.
Derek: "Secondo round?"
Io: "Lo chiedi pure?"
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ANGOLO AUTRICE
Ed eccomi con il secondo capitolo in poco tempo,
Ieri mi sono messa sotto a scrivere e questo è il risultato, mi scuso per eventuali errori ma non ho avuto il tempo di controllare bene perché sono un po' di fretta stamattina (devo correre a lavoro)
Al prossimo capitolo🙂
~Fede✨
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La mia ancora || Derek Hale
WerewolfÈ la prima storia che scrivo... Amo Tyler Hoechlin e soprattutto amo Derek😍 Aggiornerò un paio di volte a settimana🙃 Se ci sono degli errori grammaticali o di ortografia, vi chiedo scusa, ma quando scrivo, lo faccio di getto, anche se poi lo rileg...