Capitolo 28

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Infastidita decido di spegnere immediatamente la radio ma Derek mi precede attraverso i comandi sul volante.
Ok anche lui è a disagio...
Perché lui è a disagio?!
Io: "Portami a casa mia".
Grugnisce come riposta.

Bene.
Se non sarò io a fare il primo passo rimarremo sempre a in questa situazione.
E io lo odio.

Io: "Ok basta accosta".
Derek volta lo sguardo per la prima volta verso di me ma continua a guidare.
Io: "Ho detto ferma la macchina".
Finalmente mi ascolta ed accosta in un piazzola di sosta.
Balzo fuori dall'auto e mi rendo conto solo allora di star trattenendo ancora il fiato.
L'aria fredda della pomeriggio mi colpisce in pieno viso.
Sento la portiera aprirsi e chiudersi, facendomi immaginare un Derek incerto sul come comportarsi.
Derek: "Qualcosa non va?"
Io: "Come siamo intuitivi quest'oggi" dico sussurrando tra me e me consapevole che sicuramente lui è riuscito a sentirmi nonostante la voce bassa.
Derek: "Preferirei mi guardassi quando parlo con te".
Mi giro di scatto infuriata.

Oh no questo non doveva dirlo

Io: "Non riesco a credere che tu abbia detto proprio queste parole... da quando mi sono risvegliata non mi hai rivolto uno sguardo e solo pochissime parole".
Derek: "Ero solo preoccupato".
Io: "Strano modo di dimostrarlo".
Derek: "Cosa stai insinuando Fe?"
Io: "Che anche un cieco avrebbe capito che tu e Lydia mi state nascondendo qualcosa avanti, ma sai che c'è? Fa niente. Hai fatto la tua scelta ed io la rispetto. Non lo voglio sapere cosa state facendo, anzi per essere precisa non voglio sapere più niente di te, forse aveva ragione la nonna di Lydia, dovremmo lasciarci, ci stiamo facendo solo del male".
Derek: "Non lo pensi sul serio!?"
Io: "E invece sì" dico prendendo quel briciolo di coraggio e orgoglio e andandomene il più velocemente possibile.
Mi rendo conto di avere quasi il fiatone quando decido che sono abbastanza lontana da lui da rallentare il passo.
Per mia sfortuna mi trovo molto lontano da casa mia, sono praticamente dall'altra parte di Beacon Hiils, dovrò camminare per una decina di kilometri... a meno che non prenda il sentiero della foresta...
Ma si dai, in fondo ho fatto così tante volte questa strada, non capisco perché molti non la percorrono... bah strano.
Decisa mi dirigo verso il fitto groviglio di vegetazione che si estende per miglia e miglia.
È pieno pomeriggio, ma il sole fa fatica a filtrare attraverso le chiome degli alberi donando un'aria tenebrosa alla natura che mi circonda.
La foresta è piuttosto taciturna, solo alcune folate di vento rompono il silenzio della natura.
Cammino senza pensare poi molto alla direzione troppo immersa nei miei pensieri, è troppo sicura di non potermi perdere in questo luogo.
Le ultime parole famose...
Mi rendo conto di essere uscita involontariamente dal sentiero che stavo percorrendo e che mi sono addentrata un po' troppo, tanto da non sapere dove andare per ritrovare la strada giusta.
Mi risveglio dallo stato ti trance da cui mi trovo e scorgo una sorta di zona sgombra da alberi.
Una sorta di grande prato circolare, con al centro qualcosa, non so bene cosa è troppo lontano per poterlo vedere.
Non credo di averla mai vista questa zona.
La mia curiosità mi spinge ovviamente ad andare a curiosare.

Qualche volta ci rimetterò le penne, o forse è meglio dire le zanne(?)

Vabbè comunque mi avvicino è noto che al centro vi è una sorta di ceppo tagliato, molto largo come se fosse appartenuto ad un albero molto antico, secolare.
Mi sembra di averlo già visto da qualche parte, eppure allo stesso momento ho la forte convinzione di non essermi mai spinta da questo lato del bosco.
Continuo a pensarci qualche istante quando finalmente capisco.
È il luogo dove venivano ambientanti tanti dei miei incubi su Paige e Derek.
Mi ricordo che anche lui mi aveva accennato qualcosa a riguardo..
Da quel che ricordo è una sorta di luogo sacro per una determinata civiltà antica o qualcosa simile.
Mi inginocchio affianco alle ampie radici, sfiorando con il dorso della mano la corteccia.
Ho una strana sensazione, il mio buonsenso mi sta urlando di andarmene da li, e forse dovrei dargli ascolto, eppure non mi muovo.
Mi sento in pericolo ma allo stesso momento mi sento in grado di controllare quelle che potrebbero essere le mie premonizioni.
Ho bisogno di capire, di stabilire un legame con questo luogo.
Poggio entrambi i palmi sul legno ruvido, chiudo gli occhi concentrandomi sui rumori della foresta.
All'improvviso una forte folata di vento mi fa sussultare, sta decisamente accadendo qualcosa.
Sento un tocco leggero sulla spalla, talmente leggero che per un momento penso di essermelo solo immaginato.
Deaton: "Federica!"
Riapro di scatto gli occhi, consapevole di non essere più sola.
Mi alzo da terra e mi volto verso la sua direzione.
Io: "Come mai da queste parti?" dico fingendo innocenza.
Deaton: "Potrei farti la stessa domanda".

Cazzo dovevo aspettarmi una risposta del genere.
Meglio dirgli una mezza verità, è troppo furbo, capirebbe subito se mento.

Io: "Ehm... me ne vergogno un po' ma diciamo che ho avuto una discussione piuttosto pesante con Derek e avevo bisogno di stare un po' qui per pensare e tranquillizzarmi".
Vedo una luce cambiare nel suo sguardo, non so se sono stata abbastanza credibile.
Deaton: "Si sta facendo tardi, è meglio che torni a casa".
Abbasso lo sguardo imbarazzata di non sapere la strada per tornare.
Deaton: "Oh non ricordi la via vero?"
Annuisco in silenzio.
Deaton: "Allora possiamo approfittare di questa situazione per una sorta di piccolo allenamento".

Che cosa???

Io: "Che intendi?"
Deaton: "Una abilità tipica dei lupi mannari è lo spiccato senso dell'orientamento, ed un'ottima capacità di ingegno".

Che stupida non ci avevo proprio pensato

Io: "Ok ma come posso farlo?"
Deaton: "Ci sono svariati modi per attivare questa capacità, ma per esempio potresti iniziare ad annusare l'aria, e farti guidare dal tuo olfatto, oppure attivare il tuo udito ed avvertire i rumori della città... in poche parole devi concentrarti su di te e il resto verrà da se".
Io: "Non potresti semplicemente accompagnarmici tu?"
Deaton: "E toglierti tutto il divertimento? Assolutamente no" dice un sorrisino canzonatorio.
Io: "Ok ok ho capito".
Chiudo gli occhi e seguendo il consiglio di Deaton cerco di concentrarmi sugli odori.
Annuso l'aria attorno a me e decido di dirigermi verso sud-est.
Cammino a passo spedito con Deaton alle calcagna.
Man mano che cammino ho l'impressione di star girarando intorno, allora per esserne sicura decido di attaccare un elastico per capelli rosso attorno ad un ramo e continuo a camminare, rendendomi conto presto di essere tornata al punto di partenza.
Mi giro un po' spazientita verso Deaton.
Io: "Lo sapevi vero?"
Deaton: "Già!"
Io: "E se non lo avessi capito staremmo ancora girando in tondo non è vero?"
Deaton: "È proprio questo il fine di questo allenamento, e devo dire che per ora te la stai cavando, ma stai forzando la cosa... hai deciso che la strada più semplice fosse questa e di conseguenza ti sei costretta a seguirla".
Io: "E come faccio allora?"
Deaton: "Non c'è un modo giusto o sbagliato, devi solo trovare il tuo modo, ma deve venire da se, nessuno può forzarlo, neanche tu".
Io: "Ok riproviamoci allora"
Questa volta mi chino, poggio una mano sul mio ginocchio e l'altra sul terriccio, chiudo ancora una volta gli occhi e respiro profondamente.
Mi concentro solo su me stessa, non sento più i suoni che mi circondando, non sento più lo sguardo di Deaton su di me, sono solo io.
Ed proprio in questo momento che il mio udito si attiva viaggiando per metri e metri di distanza fino a sentire delle voci molto famigliari che però non riesco a riconoscere.
Sembra stiano dibattendo animatamente e posso sentire una nota di preoccupazione e tristezza nelle loro voci.
Apro gli occhi, finalmente sono sicura, ho ritrovato la strada.
Balzo in piedi e senza dire nulla mi dirigo verso ovest.
Il sentiero è piuttosto selvaggio e tortuoso, diversi sono i rami e le piante che rendono complicato il passaggio, ma non mi faccio scoraggiare e continuo verso la mia strada.
Mano a mano sento sempre piu chiaramente quelle voci che risuonano nella mia testa.






ANGOLO AUTRICE
Si, sono filaments tornata con il nuovo capitolo.
Volevo pubblicare prima ma in questi giorni di festa non avevo nessunissima idea su come far continuare la storia, fin quando ieri mi è venuto un lampo di genio e mi sono messa a scrivere questo capitolo...
Beh nulla, come avete passato questo periodo?
Ah e soprattutto buon 2022 a tutti💜
Ciauuuu🙂
~Fede✨

La mia ancora || Derek HaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora