Capitolo 40

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* Derek's P.O.V. *

* A casa di Lydia *

Busso alla porta di legno chiaro con una mano, mentre con l'altra stringo quella di Fede.
È agitata, e la capisco, ma percepisco che la mia presenza la rassicura un po'.

E lo stesso vale per me

Lydia ci apre, con un sorriso cortese, sorriso che vacilla immediatamente quando si accorge delle nostre espressioni.
In effetti non siamo al massimo della nostra forma.
L'ansia è evidente nei nostri volti.
Lydia: "Prego, accomodatevi, ho preparato già tutto. Ho già parlato anche con Lorraine".
Federica: "Grazie per tutto Lydia"
Lydia: "Non c'è di che, buona fortuna ragazzi" dice fermandosi davanti alla porta malandata che ora mi sembra messa ancora peggio dell'ultima volta.
Entriamo assieme, pronti ad evocare lo spirito per l'ennesima volta.
In pochi istanti, dopo alcuni attimi in cui vedevo solo il vuoto, fulmini e lampi precedono l'arrivo di Lorraine Martin.

Entrata d'effetto come sempre!

Lorraine: "Eccovi qui, allora le voci sono vere, siete tornarti" il suo sguardo scorre lungo i nostri corpi e si sofferma sulle nostre mani unite.
Lorraine: "E state ancora insieme" dice in tono cupo.
Io: "Non siamo qui per questo e lo sai bene" dico stizzito io.
Lorraine: "Quanta fretta, licantropo! Queste cose hanno bisogno di calma, sempre se volete ancora il mio aiuto"
Federica: "Ti ascoltiamo, cosa devo fare?"
Lorraine: "Percepisco il tuo potere, questo è certo, ma non ne capisco ancora l'intensità e le capacità, perciò ti sottoporrò a delle prove, dopodiché capirò come agire".
Federica: "Ok sono pronta".
Lorraine: "Come prima sfida dovrai rispondere ad un mio indovinello, mi servirà per capire le tue capacità di logica.... L'indovinello è il seguente: < Un bivio porta a due paesi diversi: nel primo ci sono solo persone che dicono esclusivamente la verità, nell'altro solo persone che mentono in continuazione. Un viandante vuole sapere qual è il paese della verità e, incamminandosi, incrocia un uomo che sta venendo da uno dei due paesi. Che domanda potrebbe fargli per sapere con certezza qual è il paese della verità? >"

Ma cos'è questa roba?
A cosa le serve?

Lorraine: "Non dubitare di me Hale, sei nel mio regno, non ti conviene sfidarmi qui" mi ammonisce.
Fede sembra ignorare i nostri battibecchi, cercando di concentrarsi sull'indovinello.
Federica: "Gli pone una sola domanda vero?"
Lorraine: "Una soltanto" conferma lei.
Fede sembra rifletterci un istante, e poi il volto le si illumina.
Federica: "Ok ci sono... il mendicante chiede all'altro uomo di portarlo nel suo paese, in questo modo se è uno di quelli che dice la verità, lo porterà nella città della verità, mentre se è uno di quelli che mente, lo porterà nella città che non è realmente la sua, per l'appunto quella della verità".
Lorraine: "Molto bene, hai passato la prima fase prima del previsto, bene... ora vi catapulterò in uno scenario piuttosto pericoloso e tu dovrai riuscire a trovare una via d'uscita, pronta?"
Fede annuisce in risposta.
Un istante dopo non sono più al fianco della mia ragazza, ma mi trovo in una sorta di piccolissima stanza dalle pareti trasparenti, che piano a piano si restringono.
Il materiale sembrerebbe vetro ma è molto resistente, inutili infatti sono i miei tentativi di romperli con calci o pugni.

Per fortuna non sono claustrofobico

Dico tra me e me mentre osservo Fede che si trova al di fuori di questa sorta di cubo, lo sguardo terrorizzato, se ne sta inerme, paralizzata dalla paura.
Quando sembrava che non potesse andare peggio, una valanga d'acqua comincia ad inondare il cubo, riempiendolo velocemente.
In pochi istanti infatti l'acqua mi arriva al polpaccio.
Io: "Uragano, se tu l'unica che può salvarmi, rimani lucida".
Federica: "Non so come aiutarti Derek!"
Io: "Certo che ce la puoi fare, avanti trova un modo".
La vedo chiudere gli occhi per concentrarsi, il suo corpo teso, impaurito.
I suoi occhi di spalancano pochi istanti dopo, lo sguardo sicuro che ha, promette bene.
Federica: "C'è qualcosa lì con te?"
Mi guardo attorno e solo in quel momento noto delle piccole viti che galleggiano a filo dell'acqua.
Le raccolgo in una mano e le mostro a Fede.
Federica: "Ok perfetto, io non so spiegartelo ma credo di riuscire a tenere a bada l'acqua con la mia mente, e quando te lo dirò dovrai tentare di rompere il vetro con la punta di quelle viti, ok?"
Io: "Tentiamo".
Fede poggia i palmi su una delle superfici e dalle sue mani escono sprizzi di luce biancastra, proprio quando l'acqua improvvisamente smette di alzarsi.

Per fortuna direi, mi è arrivata già al petto

I suoi occhi sono immersi nei miei, quando mi fa un cenno del capo io capisco immediatamente.
Prendo la vite che mi sembra più appuntita e premo contro il muro, che inizialmente non sembra mutare.
Poi piccole lesioni si propagano lungo la parete, finché in pochi istanti si rompe.
Ho a malapena il tempo di prendere la mano di Fede tra le mie che veniamo portati via da quello scenario.
Io: "Come lo sapevi?"
Federica: "Io ho avuto una sorta di visone credo, ho visto nella mia mente che quella era la cosa giusta da fare e l'ho fatta."
Io: "E come hai fatto a bloccare l'acqua?"
Come risposta ottengo un'alzata di spalle.
Lorraine: "Sono colpita, davvero, ora però ti sottoporrò un'ultima prova, come hai visto sei in grado di controllare gli elementi, lo farai nuovamente, ma questa volta testerò la tua resistenza e la tua capacità di rimanere concentrata".
Io: "Che?"
Lorraine: "Non mi interrompere lupo mannaro, o potrei scegliere di cacciarvi in questo preciso istante".

Ok mi inizia a dare i nervi seriamente

Mi mordo la lingua, obbligandomi a non rispondere.
Lorraine fa apparire dal nulla una piccola fiamma dalle tonalità cerulee.
Lorraine: "Ciò che devi fare è concentrarti sul fuoco e non permettere a nulla di distrarti o di riuscire a spegnere la fiamma" dice in tono leggermente annoiato.
Fede non perde tempo e si mette subito all'opera, facendola crescere in una vampata.
Una fitta pioggia comincia a scendere copiosa nel tentativo di far cessare di ardere il falò.
Tentavo che fallisce miseramente.

Chissà cos'ha in mente Lorraine!?

Non faccio in tempo a pensarlo che un dolore lancinante mi colpisce, facendo contrarre le mie viscere.
Mi accascio in ginocchio, senza fiato, cercando di trattenere un gemito di dolore.
Ho la forza di alzare lo sguardo verso Fede e la becco a fissarmi preoccupata.
Io: "Non pensare a me! Pensa al fuoco!"
Ma il suo sguardo è ancora puntato su di me.
Io: "È solo finzione, starò bene, concentrati e finiamo questa farsa!"
Federica: "I-io non riesco Derek, non riesco a guardarti così!"

Lorraine sa dove colpire, sa come fare male!
Usa il nostro legame per metterla alla prova

Io: "Ascoltami Uragano, finisci questa prova, fai vedere quanto sei forte" dico con il fiato mozzato dal dolore.

Devo rassicurala o finirà per perdere la prova

Le fiamme si sono fatte più pallide e flebili.
Federica: "No non è vero, non è vero... ho bisogno di sapere che stai bene per essere forte! Cazzo!" dice dirigendosi a passi svelti verso di me.
Riesco a sentire la sua vicinanza, il suo profumo si fa più intenso miscelato all'odore della paura.
Poggia una mano sulla mia spalla alleviando istantaneamente il dolore.
Alzo gli occhi difronte a me dove le fiamme dapprima spente ora sono brillanti, divoratrici; impetuose.
Federica: "Te l'ho detto sono forte se tu sei con me".
Io: "Fidati, sei molto più forte di ciò che pensi" dico mentre lentamente mi rialzo.
Ora che del dolore non c'è ne più traccia riesco a mettermi in piedi al fianco di Fede.
Le nostre dita si intrecciano automaticamente, quasi fossero state ideate solo per questo scopo.







ANGOLO AUTRICE
Settimana scorsa ho pubblicato solo un capitolo perciò mi farò perdonare 🙃🐣
Comunque qui da me è scoppiato il caldo.... Aiuto!!
E niente vi saluto e ci vediamo al prossimo capitolo!🖤
~Fede✨

La mia ancora || Derek HaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora