Capitolo 30

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Non faccio in tempo ad aprire la portiera che Stiles è già uscito dall'auto e sta facendo il giro per aprirmi lo sportello come un vero cavaliere.
Scott:"Bene direi che finalmente è ora di tornare a casa, ricaricare le batterie e ritornare alla normalità" dice mentre ci avviamo verso il vialetto di casa nostra salutandoli con la mano.
Mamma ha il doppio turno all'ospedale e quindi non credo sappia nulla, scappo in camera e mi ci chiudo a chiave prima che mio fratello abbia la possibilità di farmi un'interrogatorio in piena regola.
Manca meno di un'ora all'incontro con Derek ed il tempo sembra essersi fermato.
Decido quindi di uscire di casa dalla finestra della mia camera anche se presto.
Lascio un bigliettino sul mio letto così, se Scott dovesse accorgersi che non ci sono, non si dovrebbe preoccupare troppo.
Mi avvio verso la mia scuola e mi accorgo subito della Camaro di Derek parcheggiata affianco al cancello accostato della scuola.
Lui è già qui, qualcosa mi dice che non sia tornato per nulla a casa.
Mi dirigo verso il corridoio che porto al campo da lacrosse.
Di sera è davvero bello, i fari sono tutti accesi e donano dei riflessi argentei all'erba del terreno.
Al centro si erge la figura slanciata ed atletica di Derek, con la sua immancabile giacca di pelle nera, una felpa grigia e dei pantaloni neri strappati sulle ginocchia a completare il look da bad boy, lo sguardo perso nel vuoto, gli occhi velati di un emozione che raramente ho visto: senso di colpa.
Decido che posso fare la mia entrata, inutile torturarci ancora.
Mi avvicino a lui in poche falcate.
Prendo tutto il coraggio che mi rimane e lo guardo negli occhi, e in questo preciso istante crollo.
Le emozioni che leggo nel suo sguardo mi fanno sentire una merda per essermi comportata male con lui.
Io: Abbiamo bisogno di chiarirci" inizio io.
Derek: "Non potrei essere più d'accordo" aggiunge con tono teso è preoccupato.

*Derek's P.O.V.*

Avevo paura che dopo tutto quello successo oggi si sarebbe chiusa a riccio, e invece mi sta dando la possibilità di spiegarmi.
E non la manderò a puttane
Le dirò la verità, nient'altro che la verità, in fondo l'ho fatto solo per proteggerla.
Federica: "Ti do la possibilità di spiegare cosa è successo quando sono svenuta oggi pomeriggio perciò ti chiedo di non mentirmi o omettere dettagli... sii sincero e basta".
Io: "Ok, dopo che ti ho portato di sotto sono salito a dire a Lydia che sua nonna non ci avrebbe aiutato, o se lo avrebbe fatto voleva qualcosa in cambio. Allora mi disse di voler andare a parlarle un'altra volta, e che l'avrebbe convinta ad aiutarci. Le ho chiesto io che qualsiasi cosa sarebbe successa in quella stanza tu non ne dovevi sapere nulla. Insomma rievoca lo spirito e riesce a convincerla a collaborare. Per questo non ci hai trovato quando ti sei svegliata e per questo non ti abbiamo sentito urlare".
Federica: "Davvero è successo questo? Cioè sua nonna vuole aiutarci?"
Io: "Ehm... sì o almeno questo è quello che ha detto a Lydia".
La osservo mentre soppesa tutte le informazioni che le ho dato.
Io: "Qualsiasi domanda hai da farmi, sono qui per rispondere Uragano".
Federica: "Qualsiasi?"
Io: "Assolutamente si!".
Federica: "Perché quando mi avete raggiunta non riuscivi a guardarmi e non mi parlavi".
Io: "Avevo paura che scoprissi che ti stessi nascondendo qualcosa".
Federica: "E allora mi chiedo perché me lo volevi tenere nascosto? Hai preferito che io pensassi che mi avessi tradita pur di non dirmi la verità".
Io: "Non è così, non volevo dirti nulla perché io inizialmente volevo accettare la proposta di Lorraine Martin e mettermi a sua disposizione pur di aiutarti con i tuoi poteri. Poi Lydia l'ha fatta ragionare, ma io sapevo benissimo che se te l'avessi chiesto me l'avresti impedito.
Cazzo io l'ho fatto per proteggerti e inconsciamente ti ho messa più in pericolo che mai
È per colpa della nostra litigata che sei andata nel bosco, ed è colpa mia se abbiamo litigato " dico in tono fievole.
Mi volto, dando le spalle a Fede.
La sento avvicinarsi e poggiare delicatamente le sue dita sulle mie spalle.
Il solo suo tocco mi fa rabbrividire.
Le sue mani scendono lungo la mia schiena fino a cingermi la vita in uno strano abbraccio.
Poggio le mie mani sulle sue accarezzandole con il pollice.
Federica:"Certo che la mia gelosia ci ha messo in un bel casino oggi"
Io: "Il mio bel caratterino non ci ha aiutato di certo", dico girandomi verso di lei per poterla guardare in viso.
Poggio una mano sulla sua guancia bollente, rigata da una lacrima solitaria.

Mi si stringe il cuore a vederla piangere!

Io: "Non piangere ti prego Fede, sono un cretino, non merito il tuo amore".
Scuote leggermente la testa.
Federica: "Non sto piangendo per oggi, queste sono lacrime di sollievo credo.."
Io: "Sollievo per cosa?"
Federica: "Perché non avrei sopportato doverti lasciare andare, non riesco neanche a pensarci".
Io: "Non farlo, perché non andrò da nessuna parte né ora né mai".
Federica: "Ora ne sono sicura, ma questo episodio ci ha insegnato una cosa. Non ci devono essere segreti tra noi, no alle mezze verità, siamo una squadra io e te e non possiamo vincere se non siamo sinceri tra noi".
Io: "Questa incursione nella natura ti ha reso infinitamente saggia Uragano, a proposito come sei uscita di lì?"
Federica: "Beh Deaton è riuscito a trasformare una situazione tragicomica come quella in un allenamento improvvisato e quindi mi sono ritrovata ad utilizzare le mie abilità mannare per uscire di lì".
Io: "Quindi lui ti ha trovato ed ha cercato di capire come stessi procedendo con la padronanza della tua parte animale, proprio da lui".
Federica: "Già ma diciamo che voi avete fatto tutto..."
Io: "Noi?"
Federica: "Si ho sentito la discussione tra te Scott e Stiles e ho semplicemente seguito le vostre voci, niente di così speciale".
Io: "Ti prego smettila di sottovalutarti, sei stata fantastica ma ora che ne dici di tornare a casa, io sono esausto, e penso che lo sia anche tu".
Federica: "Solo se mi porti dove ci sei tu, abbiamo passato abbastanza tempo tenendoci il muso per oggi".
Dice intrecciando le sue dita tra le mie.
Non posso fare altro che sciogliermi a queste parole.

Eh che strano un playboy come me che si scioglie per una dichiarazione del genere della sua fidanzata.
Assolutamente assurdo.
Ma assurdamente perfetto.

Ci incamminiamo quindi verso la mia macchina per dirigerci a casa mia.
Nella macchina la tensione è alle percepibile, ma piacevole.
Ora che abbiamo chiarito l'unica cosa che voglio è passare questa notte e tutte le altre avvinghiati nel nostro letto.
Usciti dall'auto saliamo velocemente le scale che portano nel mio appartamento, come due innamorati incapaci di controllarsi.
Riesco a malapena ad infilare la chiave nella serratura ed aprire la porta che le sue labbra sono sulle mie, mi si avvinghia contro, le braccia attorno mio collo in punta di piedi.
Le porto le gambe attorno al mio bacino mentre le accarezzo la schiena sfilandole velocemente la felpa di Stiles e lanciandola sul pavimento, la sua maglia la segue poco dopo così come la mia giacca di pelle e la mia felpa.
Quando la nostra pelle entra in contatto mi sfugge un gemito dalle labbra che Fede cattura in un bacio languido.
Io: "Credo di dovermi far perdonare delle cose" dico tra un bacio e l'altro " e questo potrebbe essere l'unico modo che conosco, spero non ti dispiaccia" le dico mentre la poggio delicatamente sul mio letto sfilandole i jeans e facendo lo stesso con i miei pantaloni.
Io: "Perdonami".
Mi porto sopra di lei, le mani ai lati del suo viso e mi perdo ad osservare ogni centimetro della sua pelle.
I suoi occhi sono velati di desiderio, un desiderio che ti incendia il sangue nelle vene.
Un desiderio che ho tutta l'intenzione di soddisfare questa notte.
Io: "Ti chiedo scusa Uragano".
Per iniziare bacio le sue labbra, già gonfie e rosse per i nostri baci, scendo lentamente verso il collo, lasciandogli piccoli marchi del mio desiderio per lei.
Io:"È stata colpa mia".
Scendo ancora verso il suo petto, che tormento con la mia lingua.
Io: "Ti prego perdonami amore".
Sento i suoi sospiri farsi più pesanti, sempre più impazienti  e irregolari
Federica: "Derek ti voglio".
Io: "Anche io, ma l'attesa aumenta il desiderio lo sai no?"
Federica: "Ho atteso tutto il giorno... cazzo Derek ti sto supplicando" dico in tono talmente roco da non sembrare la sua voce.






ANGOLO AUTRICE
Sono riuscita a pubblicare questo capitolo, nel mentre ho dato una rilettura generale per correggere alcuni errori di battitura...
Ho già un capitolo nelle bozze di Wattpadd, e uno in scrittura.
Detto questo scappo e ci vediamo alla prossima.
~Fede✨

La mia ancora || Derek HaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora