La mia ancora || Derek Hale

Capitolo 38

La mia figura è coperto completamente dal sua, le mie mani vagano lungo la sua schiena ancora nuda disegnando cerchi sulla sua pelle.
I nostri respiri tornano ad essere poco alla volta più regolari, ma io sono ancora immersa in una bolla di piacere.
Derek: "Uragano... ".
Io: "Si?"
Derek: "Vorrei rimanere così per sempre".
Io: "Ti piacerebbe eh! Scansafatiche".
Derek: "Come se a te non piacerebbe!"
Io: "Oh cosa? Io? No giammai!!"
Derek: "Hai già ricominciato a stuzzicarmi?"
Io: "Non capisco ciò che stai insinuando"
Derek: "Continua pure, tanto sappiamo entrambi che sarai tu a supplicarmi di fare l'amore con te".
Io: "Io non supplico proprio nessuno" dico tentando senza troppa motivazione di levarmelo di dosso.
Derek: "Non ci credi neanche te Fede" dice sollevandosi ed aiutandomi a fare lo stesso.
Mi godo discretamente ancora per pochi istanti il suo corpo virile completamente nudo mentre ci sistemiamo.
Derek: "Sento il tuo sguardo addosso".

Ok forse non sono stata troppo discreta in fondo.

Io: "Stavo solo riflettendo sul fatto che sei tanto muscoloso e forte ma poi le tue prestazioni non sono niente di che".
Mi mordo il labbro in attesa della sua reazione che non tarda ad arrivare.
Il suo sguardo infuocato incontra il mio ed in un battito di ciglia ci troviamo contro il muro, le sue mani mi sollevano dal sedere e mi tengono alla sua altezza.

Sembra intenzionato a mostrarmi di cosa è capace.

Ed io non potrei essere più contenta!

Derek: "Non credo di aver capito".
Io: "Non sei stato poi così indimenticabile ecco tutto" il mio sguardo fiero vacilla quando la sua mano si blocca attorno al mio collo in una stretta decisa ma non spiacevole.
Derek: "Allora mi toccherà rimediare".
Io: "Non sarai troppo arrugginito per secondo round?"
Derek: "Oh no signorina questo proprio no".
Riporto i piedi a terra ed il suo sguardo indugia lungo il mio corpo mentre lentamente si inginocchia.
Le sue mani iniziano la loro tortura dalle caviglie, salendo poi sempre più in alto.
Le sue dita lunghe e affusolate massaggiano ogni centimetro della mia pelle.
Nel frattempo i nostri occhi rimangono fissi l'uno nello sguardo dell'altro.
Derek: "Ti piace pensare di avere il controllo?" l'ombra di un sorriso aleggia sul suo volto.
Io: "Direi proprio di sì".
Derek: "Anche se sono io in ginocchio, sono io ad avere in mano le redini del gioco".
Io: "Ah si?" chiedo scettica.
Derek: "Potrei smettere quando voglio, e lasciarti qui insoddisfatta, perciò comportati bene".
Detto questo si infila sotto il mio vestito.
Le sue labbra sono improvvisamente sulla mia pelle, a pochi centimetri dalle mie parti intime.
Traccia una scia infuocata che porta al mio inguine.
Le gambe mi diventano quasi di gelatina, tanto che devo poggiarmi con forza contro il muro per non barcollare.
Le sue mani mi sfilano abilmente il perizoma di pizzo blu.
E poi lo sento.
Sento la sua lingua calda indugiare sul mio clitoride.
Lo stuzzica, lo tortura, portandomi sull'orlo dell'orgasmo, e poi si ferma.
Io: "Mmm- Cristo Derek!" mugugno frustrata.
Derek: "Ti sto dimostrando che ho ragione".
Io: "Si sì come vuoi!"
Derek: "Non hai ancora imparato bambina eh?"
Io: "Derek avanti cosa vuoi che faccia".
Derek: "Supplicami, ed io sarò contento di farti avere il tuo migliore orgasmo".
Io:"Fai troppo lo spaccone... sogna pure Lupetto".
In risposta si scosta da me pronto a rialzarsi ma io lo blocco dalle spalle.

Ma guarda te che mi tocca fare

Derek: "Allora?"
Io: "Ti prego Derek, vieni qui".
Il suo sorriso canzonatorio è l'ultima cosa che vedo prima che torni a darmi piacere.
L'unico rumore nella stanza sono i miei gemiti soffocati quando ad un tratto si sente bussare.

Cosa?

X: "Federica sei lì?"

Che tempismo eh!
Ma poi chi mi sta cercando?