Derek's P.O.V.
Ora ho la conferma a tutti i miei dubbi.
Mi sentivo che i suoi non erano solo dei semplici incubi, ma non riuscivo, e non riesco, ad accettare il fatto che sia io a farle del male.
Non voglio che lei si accorga del mio cambio d'umore, quindi mi fingo indifferente mentre raggiungiamo gli altri.
Stiles: "Oh eccovi finalmente, ma cosa vi siete detti fino ad ora??"
Federica: "Ma niente, ve lo detto, mi doveva solo visitare, tutto apposto".
Capisco che lei li voglia tenere al sicuro non dicendogli la verità, probabilmente meno persone sono coinvolte, meglio è.
Federica: "Stiles ti spiace accompagnarmi dalla tua fidanzatina, le devo raccontare un po' di cose".
Stiles: "Chi scusa?" dice fingendo di non aver capito.
Federica: "Oh avanti davvero pensavi che non lo sarei venuta a sapere? Sei il mio migliore amico, e Lydia diciamo che non sa mantenere molto bene i segreti. Certo che potevi anche dirmelo tu di persona, guarda che non ti mangio mica".
Stiles arrossisce e si massaggia la testa imbarazzato.
Stiles: "Emh si è solo che, sai".
Federica: "Stavo scherzando stupido" dice sorridendo.
Io: "Ti spiace se ti ci accompagno io?"
Federica: "Mi sa che devo tradirti- dice riferendosi al suo amico -o chi se lo sente a questo brontolone" dice indicandomi.
Salutiamo tutti e ci mettiamo in macchina.
Io: "Non credi che abbiano il diritto di sapere la verità" dico spezzando il silenzio che si era creato nell'abitacolo.
Federica: "Lo faccio per proteggerli, per quanto mi riguarda neanche tu dovresti sapere nulla".
Io: "Siamo abbastanza grandi da proteggerci da soli, non dovresti essere tu a decidere per noi".
Federica: "Abbiamo già fatto questo discorso, e come allora ti ripeto ancora una volta che se dovesse esserci la possibilità di sacrificarmi in modo da proteggervi, lo farei, senza pensarci nemmeno".
Io: "Perché fai così?"
Federica: "Così come?" dice ormai alterata.
Io: "Perché devi sacrificarti per noi?"
Federica: "Allora rispondimi ad una domanda, se fossi tu ad avere l'occasione di salvare le persone che ti stanno a cuore, ma questo significherebbe sacrificarti, non lo faresti?"
Io: "Certo che lo farei".
Federica: "Ecco, e allora perché io dovrei essere talmente egoista da mettere in pericolo la vostra vita per cercare di salvare la mia?"
Io: "Non c'è nulla di egoista a chiedere aiuto".
Federica: "In situazioni normali forse si, ma nella mia vita di normale non c'è nulla, detto questo discorso chiuso" dice vedendo in lontananza la casa di Lydia.
Mi fermo e scendiamo entrambi.
Federica: "Non ho bisogno del babysitter".
Io: "Non ne dubito" dico schiacciando il campanello.
Federica: "Puoi andare".
Io: "Ma io voglio restare".
Lydia: "Ciao piccioncini".
Sobbalziamo leggermente, non ci eravamo resi conto che la porta si fosse aperta.
Federica: "Ciao, disturbiamo?"
Lydia: "No nessun disturbo, ma che fate li fuori, accomodatevi prego".
Io: "Che bella casa" dico guardandomi attorno.
Lydia: "Ah, grazie. Ma immagino che non siate venuto qui solo per ammirare casa mia".
Federica: "Si hai ragione, diciamo che ho dei sogni che secondo Deaton potrebbero essere una sorta di avvertimento, di visione, e nulla mi chiedevo se magari potessi aiutarmi a controllarle".
Lydia: "Ma io in realtà non controllo proprio nulla, semplicemente a volte ho dei presagi, e di solito non è mai nulla di buono".
Io: "Lydia non credo sia proprio così, ho incontrato molte banshee, e tutte hanno un minimo di controllo sulle loro proiezioni sul futuro".
Lydia: "Mi è venuta in mente una cosa, venite con me" dice guidandoci al di sopra di una rampa di scale.
Ci conduce lungo uno stretto corridoio e si ferma proprio davanti ad una porta in legno scuro, un po' più malandata delle altre.
Lydia: "Questa era la stanza di mia nonna, sono mesi che non la apro, l'ultima volta che l'ho fatto è stato come se il suo spirito mi avesse aiutata ad usare i miei poteri, quindi ho pensato che magari potesse aiutare anche te" dice aprendo lentamente la stanza.
Lydia: "L'unica cosa che ti serve è un oggetto o una persona che appare in questi tuoi incubi, poi devi concentrarti e il resto verrà da se".
Mi giro verso Federica e le tendo la mano, essendo io uno dei protagonisti dei suoi incubi potrei esserle d'aiuto.
Mi afferra la mano un po' titubante e ci inoltriamo nell'oscurita della camera.
Federica: "Cosa facciamo ora?"
Io: "Teniamoci per mano e chiudi gli occhi, prova a comunicare con la nonna di Lydia".
Fa come dico e in pochi secondi sul muro appaiono lampi e fulmini ed un'ombra appare davanti ai nostri occhi.
Spettro: "Chi siete?"
Io: "Siamo degli amici di Lydia".
Spettro: "E cosa ci fate qui? Non siete un po' grandicelli per giocare ad invocare i fantasmi".
Federica: "In realtà avremmo bisogno di aiuto".
Spettro: "Di che tipo di aiuto parli ragazzina?"
Federica: "Lydia ci ha detto che sua nonna l'aveva aiutata ad usare il suo potere, e vorremmo che aiutasse anche noi".
Spettro: "Sono io sua nonna, eppure non mi sembri una banshee".
Federica: "No, in effetti non sono una banshee, sono un lupo mannaro".
Gli occhi dello spettro si sgranano, torna poi in se e dice:
Spettro: "Io non aiuto i lupi, brutte esperienze diciamo così, ma tu sei diversa, lo riesco a percepire".
Federica: "Ehm, me lo dicono spesso ormai, ho paura di avere delle visioni ma non so come controllarle".
Lo spettro gira attorno a Federica, sembra squadrarla da capo a piede, continuando a ignorarmi completamente.
Spettro: "Ma io ti conosco.. sei una McCall, sì certo che lo sei, assomigli proprio a tuo padre, parlano molto di te, nell'aldilà".
Gli occhi di Federica si rabbuiano, ma cerca di non farlo troppo a vedere.
Le accarezzo le mano col pollice, un movimento discreto che spero la aiuto a mantenere il controllo.
Federica: "Si sono una McColl, ora posso sapere se mi aiuterai".
Spettro: "Non essere impaziente ragazzina, vedrò di aiutarti ma ho bisogno di qualcosa in cambio".
Federica: "Cosa posso darti?".
Spettro: "Questo bel lupo mannaro qui, per esempio".Che? Io??
I suoi occhi si riempiono di terrore e mi stringe ancora più forte le mani, come ad assicurarsi che io non vada da nessuna parte.
Federica: "No".
Spettro: "Cosa?"
Federica: "Lui no, chiedimi qualcos'altro".
Io: "Cosa intendi con il volere me".
Lo spettro per la prima volta mi presta attenzione.
Spettro: "Intendo che dovrai fare tutto ciò che voglio, saresti una specie di marionetta tra le mie mani".
Federica: "Te l'ho già detto, lui è fuori discussione, piuttosto fallo fare a me".
Spettro: "No, tu mi servi in altro. Facciamo così il mio conpenso sarà la fine della vostra relazione ".
Io: "Cosa?"
Spettro: "Avete capito"
Federica: "Ma perché?"
Spettro: "Perché la vostra infelicità ci rende più forti".
Io: "Non faremo nulla del genere, cercheremo qualcun altro" dico guardando negli occhi Federica e facendogli un gesto interrompe il passaggio con il mondo dei morti.
Il suo corpo cede tra le mie braccia, non ha neanche la forza di restare in piedi.
La prendo a mo di sposa ed usciamo da quella stanza.
Lydia che ci aspettava fuori mi scocca un'occhiata preoccupata.
Lydia: "Che cosa è successo?"
Io: "Non ci aiuterà" dico soltanto portando Federica al piano inferiore e facendola sdraiare su un divano rosso.
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ANGOLO AUTRICE
Lo so, vi avevo promesso di pubblicare, e invece l'ultimo capitolo risale a metà luglio, sono passati quasi cinque mesi, dove è successo di tutto, sono stata poco bene eppure oggi per caso sfogliando le note del mio telefono (che è dove scrivo di solito i capitoli prima di correggerli e pubblicarli) ho trovato questo capitolo già pronto, di cui non ricordavo assolutamente nulla, e niente ho deciso di pubblicarlo.
Ora provo a scrivere un'altro capitolo, non vi prometto nulla, ma ci provo a farvi uscire un'altro capitolo entro la fine della prossima settimana.
~Fede✨
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La mia ancora || Derek Hale
WerewolfÈ la prima storia che scrivo... Amo Tyler Hoechlin e soprattutto amo Derek😍 Aggiornerò un paio di volte a settimana🙃 Se ci sono degli errori grammaticali o di ortografia, vi chiedo scusa, ma quando scrivo, lo faccio di getto, anche se poi lo rileg...