6

825 61 18
                                    

Taehyung

Quando, la mattina dopo, mi ritrovai davanti al salone dei parrucchieri preferiti di Jimin, non mi stupii molto di essermi fatto fregare da lui.

Mi aveva detto che saremo usciti a comprare qualcosa e che poi avremo mangiato un gelato, ma invece mi trovavo lì.

"Dovevo aspettarmelo." mi diedi mentalmente dello stupido.

"Sì, dovevi proprio aspettartelo." mise una mano dietro la mia schiena e mi spinse all'interno del salone.

"Jimin! Da quanto non venivi!" sentii esclamare da una ragazza che si avvicinò a noi e abbracciò Jimin, che vidi ricambiare felicemente.

"Soomin, ci siamo visti due settimane fa." ridacchiò lui, girandosi poi verso di me "Tae, lei è Soomin, una delle mie parrucchiere preferite. Soo, lui è Taehyung, il mio migliore amico." ci presentò.

Allungai una mano, che lei strinse tra le sue, poi la vidi inchinarsi.

"Sono offesa perché sono una delle tue preferite, e non l'unica." disse lei, scherzosamente, facendoci ridere.

"Scusa, ma tra te e Hoseok non so chi scegliere." si giustificò Jimin.

"Va bene allora vi aiutiamo io e lui, se non è impegnato, vado a chiamarlo, voi andate a sedervi lì." disse, indicandoci due sedie vicine. Andò via e noi ci accomodammo dove ci disse.

"Chi è Hoseok?" chiesi, voltando lo sguardo verso il mio amico.

"Sono io," sentii dire alle mie spalle, infatti mi girai, incrociando gli occhi con un ragazzo dai capelli tinti di rosso "piacere." sorrise.

"Piacere, Taehyung." ricambiai il sorriso.

"Allora, io faccio i capelli a Jimin e lui li fa a te, va bene?" si intromise Soomin, rivolgendosi a me.

"Va benissimo." mi girai verso lo specchio davanti a me.

"Di che colore li vuoi?" mi chiese Hoseok.

"Faglieli grigi." disse Jimin, facendomi girare verso di lui per guardarlo male.

"Perfetto, che grigio sia!" esclamò Hoseok, iniziando il suo lavoro.

-

Dopo un paio di ore eravamo finalmente entrambi pronti, io con i capelli grigi e Jimin mori.

"Grazie, Hoseok, non pensavo mi sarebbero piaciuti così tanto!" dissi felice, facendo sorridere il parrucchiere.

"Sono felice che ti piacciano." mi rispose lui, salutandoci dopo che pagammo. Io e Jimin ricambiammo il saluto, poi uscimmo dalla porta del salone.

"Sei bellissimo con i capelli così, dovresti ringraziare me." Jimin si vantò della sua scelta, facendomi scuotere la testa divertito.

"Ma stai zitto," ridacchiai alla sua faccia offesa "che facciamo adesso?" chiesi poi, camminando al suo fianco senza però sapere dove stessimo andando.

"Prendiamo il gelato che ti avevo promesso."

"Almeno quello me lo merito-" iniziai a parlare, guardandomi attorno, fin quando, come se fosse una persecuzione, vidi Jungkook sull'altro marciapiede al lato della strada, che camminava nella direzione opposta alla mia. Fermai lentamente i miei passi e lasciai i miei occhi su di lui. Non sapevo Jimin cosa stesse facendo, poteva anche continuare a camminare che non me ne sarei accorto.

Come se fosse stato richiamato dal mio sguardo, voltò la testa nella mia direzione, facendo incrociare i nostri occhi. Si fermò anche lui.

Lo vidi alzare un sopracciglio e fare un sorrisetto ironico. Mi accorsi che era in compagnia solo quando mise un braccio attorno alle spalle del ragazzo al suo fianco. Eppure non guardava lui, continuava a fissare me.

Mi faceva così tanto innervosire. La sua presenza, ovviamente.

Dal suo sguardo si capiva palesemente che mi stesse sfidando, solo che lui non era a conoscenza del fatto chs io amassi le sfide, quindi lo copiai e misi il mio di braccio sulle spalle di Jimin, ricevendo in cambio le sue sopracciglia corrucciate. Sorrisi alla reazione di Jungkook, era rimasto stupito dalle mie azioni.

Perché gli stessi dando corda nemmeno io lo sapevo, ma i suoi occhi su di me e il suo braccio su quel ragazzo mi avevano fatto perdere completamente la ragione per pensare a qualcosa di sensato.

Gli lanciai un ultimo sguardo, poi tornai a guardare avanti, trascinandomi Jimin dietro, sempre con il mio braccio sulle sue spalle.

"Cosa è appena successo?" chiese lui, confuso, facendomi ricordare che avesse visto effettivamente tutto ciò che era accaduto.

"Niente, Jimin, andiamo a prendere il gelato." ignorai la sua domanda, facendo tornare il mio braccio vicino al mio corpo, cercando di dimenticare ciò che fosse avvenuto qualche secondo prima.

Jungkook

"Kookie?" mi richiamò Dohyun, facendomi voltare verso di lui, cosa che non avrei fatto se Taehyung fosse stato ancora lì.

"Ti ho detto mille volte di non chiamarmi Kookie." sbuffai "Cosa c'è?" gli chiesi, abbassando il braccio e continuando a camminare, seguito dal mio amico.

"Andiamo su una panchina? Ti ho chiesto di vederci per un motivo e te lo vorrei dire da seduti." disse. Senza nemmeno rispondere mi avviai al parco più vicino. Mi sedetti sulla prima panchina che trovai, aspettando anche lui, che mi raggiunse dopo poco, per poi sedersi al mio fianco.

"Dimmi tutto, Dohyun." lo spronai a parlare non volendo passare tutto tutto il pomeriggio lì.

"Allora, prima di tutto vorrei tu mi ascoltassi attentamente e che aspettassi la fine del mio discorso per rispondermi." iniziò a parlare, e io feci solo un cenno con il capo per fargli capire che lo stessi ascoltando "Sono un po' di mesi che voglio dirtelo ma non ne ho avuto mai la possibilità, eppure adesso siamo qui." fece una lunga pausa "Volevo dirti che mi piaci da troppo tempo."

Spalancai gli occhi, non aspettandomi una dichiarazione del genere. Mi guardava e si capiva  che fosse spaventato dalla mia reazione.

"Perché me lo stai dicendo ora?" chiesi. Non volevo rifiutarlo subito per non farlo stare troppo male, e mi dispiaceva anche, ma non poteva aspettarsi altro.

"Non mi aspetto tu ricambi," disse infatti "ma dovevo dirtelo e lo sto facendo adesso perché, mettendomi il braccio sulle spalle, mi hai dato un minimo di speranza." sorrise, dopo aver finito di torturarsi le labbra, cosa che invece iniziai a fare io con le mie mani.

"Dohyun, mi dispiace se hai pensato che potessi piacermi, anzi, mi dispiace anche dirti che non è così, però non posso farci nulla." provai a rifiutarlo nel modo più dolce che potessi, infondo non ero un mostro, ma più di quello non potevo fare.

"Lo hai fatto per quel ragazzo, vero? Mi stai rifiutando per lui e mi hai messo il braccio sulle spalle per farlo ingelosire?" risultavano più come delle affermazioni che come delle domande.

"Non devo dare spiegazioni a te, ti avrei rifiutato anche prima, adesso, se non ti dispiace, vado via." mi alzai e uscì da quel parco, troppo nervoso per continuare a stare lì.

Che si fosse dichiarato me ne fregava ben poco, e se non fosse stato mio amico avrei reagito anche peggio. Non volevo un fidanzato e tantomeno mi piaceva Dohyun, ma non capii perché la sua insinuazione avesse continuato a tormentarmi per tutto il tragitto.

Any reason to stay || TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora