Any reason to stay || Taekook

31

Taehyung

Non avevo idea di quanto tempo fosse passato da quando eravamo entrati in casa dell'amico di Jungkook, ma sapevo che, da un paio di persone, ne eravamo diventati mille.

Tutti ballavano e bevevano, mentre io ero seduto su un divanetto, da solo, perché l'unico ragazzo che conoscevo era sparito e non sapevo dove cercarlo.

Sbuffai e mi guardai attorno, sperando di trovare qualcosa di interessante da fare, anche se le opzioni erano relativamente minime.

Finalmente vidi qualcosa, o meglio, qualcuno che mi interessasse, e ovviamente non poteva essere nessun altro se non Jungkook, ma non era solo, stava parlando con una ragazza, e da quel che potevo vedere e ricordare si chiamava Aecha, una delle amiche del suo gruppo.

Stavano parlando e avevano entrambi un bicchiere tra le mani, ondeggiavano a ritmo della musica. La cosa che mi dava più fastidio che che fossero tanto, troppo, vicini.

Mi chiesi perché mi avesse portato a quella festa per poi decidere di ignorarmi e provarci con qualcun altro proprio davanti ai miei occhi, ma non trovai nessuna risposta che potesse evitare di far sentire il mio petto pesante.

"Ciao!" disse qualcuno, sedendosi al mio fianco, distraendomi dai miei pensieri sul comportamento di Jungkook.

Mi voltai e vidi Minjoon, il proprietario della casa, che mi guardava e sorrideva. Senza nemmeno aspettare una risposta mise una mano sul mio ginocchio destro, io la guardai e poi spostai i miei occhi su di lui, corrucciando le sopracciglia confuso, sorrisi educatamente e gli spostai la mano, facendola cadere sul divano.

"Ciao."

"Visto che non stai con Jungkook posso provarci senza problemi, giusto?" andò diritto al punto, procurandomi una leggera risata.

"No, non puoi." scossi la testa in contemporanea alle mie parole.

"Perché no?" mi chiese, avvicinando il suo corpo al mio e facendo scontrare le nostre gambe.

Voltai lo sguardo verso la direzione in cui sapevo si trovasse Jungkook, e lo vidi ancora lì, in compagnia di Aecha, eppure i suoi occhi non guardavano la ragazza, ma me. Tornai a guardare Minjoon e sfruttai quella situazione a mio favore.

"Perché no." risposi al ragazzo di fronte a me "Possiamo anche solo parlare."

"Mi piace fare conversazioni con i ragazzi carini." rispose, facendomi ridere subito, e anche se le sue parole non furono affatto simpatiche avevo bisogno che Jungkook vedesse che mi stessi divertendo benissimo anche senza di lui.

"Andiamo a ballare." mi alzai in piedi, aspettando che Minjoon facesse lo stesso, cosa che accadde dopo qualche secondo. Non volevo ballare con lui, ma se per far avere anche una sola reazione a Jungkook avessi dovuto fare quello, allora lo avrei fatto.

Mi fermai in un punto della pista abbastanza vuoto, per fare in modo che il ragazzo che volevo mi guardasse avrebbe potuto farlo senza difficoltà.

Minjoon avvicinò i nostri corpi con un solo braccio e mise le sue mani sui miei fianchi. Sbuffai, pensando che quella fosse stata la scelta peggiore che potessi prendere nella mia vita, ma, quando vidi il ragazzo che, qualche secondo prima, era incollato a me, steso per terra, spalancai gli occhi.

"Jeon, che cazzo fai?" sbuffò Minjoon, rialzandosi e guardando male il suo amico. Voltai i miei occhi e vidi Jungkook con uno sguardo infuocato. Aveva le braccia conserte, mentre guardava prima il suo amico e poi me.

"No, che cazzo fate voi!" urlò, avvicinandosi poi a me "Vaffanculo, Taehyung." e quelle furono le sue ultime parole, perché poi si girò e uscì dalla casa.

Senza pensarci due volte gli corsi dietro, ritrovandomi nel giardino di Minjoon, senza sapere dove andare.

"Jungkook?" chiesi, cercando in giro "Jungkook!" esclamai, sbuffando e camminando senza sosta.

"Tornatene da Minjoon!" esclamò lui, così corsi verso il suono della sua voce e me lo ritrovai davanti poco dopo.

"Sei serio? Parli proprio tu? Perché hai spinto Minjoon quando ti stavi divertendo con Aecha? Tu puoi e io no?" risi alle sue parole, roteando gli occhi e incrociando le braccia.

"Sei geloso? Ti sei attaccato a Minjoon per farmi incazzare?" si avvicinò a me, facendo quasi sfiorare i nostri nasi.

"Dimmelo dai, ci hai anche scopato con quella?" e ormai la nostra era una conversazione che non aveva un'inizio e una fine, c'eravamo solo noi che ci facevamo domande a cui non davamo una risposta.

"Mi spieghi che cazzo c'entra?"

"Niente, lascia stare, tanto non stiamo nemmeno insieme." mi girai, pronto ad andarmene, ma le sue parole mi fecero bloccare all'istante.

"Taehyung, senti, lei non l'ho mai vista come qualcosa in più di una semplice amica!" esclamò "Poi parli tu, sei stato tutto il tempo con Minjoon, puoi dirmelo se ti piace, tranquillo." rise, e mi obbligò a voltarmi.

"Non rigirare tutto, Jungkook, non stiamo parlando di questo!" urlai "Senti, forse è meglio se smettiamo di vederci, non cercarmi più." ma, al contrario delle mie parole, non mossi un solo passo per andare via.

"Taehyung," si avvicinò a me il più possibile, mettendo le mani sui miei fianchi, e solo quel gesto mi fece rabbrividire "da quando ti conosco ho occhi solo per te." ammise, unendo le nostre labbra in un secondo.

Ricambiai il bacio, dopo aver realizzato ciò che stesse succedendo. Allacciai le mie braccia dietro al suo collo, alzandomi leggermente sulle punte dei piedi.

Appena si allontanò dalle mie labbra intrecciammo i nostri occhi, ma rimanemmo sempre uno incollato all'altro.

"Devi smetterla di fare così." sussurrai.

"Così come?" mi chiese, sorridendo, avendo già capito cosa avrei detto in seguito.

"Di baciarmi quando litighiamo." risposi senza giri di parole, sorridendo a mia volta.

"Mi piace troppo baciarti." ammise, facendo fare una capriola al mio cuore e al mio stomaco, che non si sarebbero mai abituati a sentire Jungkook pronunciare determinate frasi.

"Scemo." risi, scuotendo la testa.

"Sono sincero, a te non piace?" rigirò la mia domanda contro di me, facendomi roteare gli occhi.

"Si che mi piace." dissi, perché tanto ormai mentire era diventato inutile e senza senso, perché avevo capito che Jungkook avesse imparato a leggermi dentro, anche solo guardandomi negli occhi.

"Perfetto, allora non la smetterò."

E, ancora una volta, mi ritrovai le nostre labbra unite e i nostri cuori che battevano all'unisono.