Jungkook
Era quasi arrivata l'ora in cui Taehyung sarebbe uscito dall'Università, mancavano circa quaranta minuti. Andai in cucina per mangiare qualcosa, prima di uscire per andare da lui.
Ma niente fu come avevo pianificato. Prima che entrassi nella stanza venni richiamato da Yoongi. Confuso, aprii la porta e vidi i miei due amici seduti al tavolo.
"Ero qui fuori." dissi, sedendomi di fronte a loro "Che succede?" chiesi.
"Ho scoperto una cosa su Kim." ammise il più grande "Ricordate che vi dissi che avesse un fratello? Ecco, ho scoperto il nome e sono riuscito a trovare una foto. Lo conosco anche quel ragazzo." continuò, facendomi spalancare gli occhi di fronte a quell'affermazione.
"E? Come si chiama? Facci vedere la foto." dissi tutto a un fiato. Magari quella scoperta ci avrebbe aiutati a trovare Kim Namjoon.
"Ecco la foto." disse Yoongi, accendendo il telefono e mettendolo sul tavolo, con una foto in primo piano "Si chiama Taehyung, Kim Taehyung." aggiunse, nello stesso momento in cui mi sporsi per guardare l'immagine.
L'aria mi si bloccò nei polmoni, quasi non riuscivo a respirare. Non riuscivo a credere che davanti ai miei occhi ci fosse la foto di quel Taehyung, quando ancora aveva i capelli neri.
Quella rivelazione mi aveva fatto rimanere più male di quanto mi sarebbe piaciuto ammettere. E la consapevolezza che, da quel momento in poi, avrei dovuto smettere di vedere Taehyung, mi fece provare un dolore alla bocca dello stomaco.
Quella separazione era necessaria e non avrebbe dovuto portarmi certe sensazioni, ma lo fece, lo fece eccome.
"Jungkook?" chiese Hoseok, risvegliandomi e scuotendomi un braccio da sopra il tavolo.
"Io- dimmi." balbettai, deglutendo e mordendomi l'interno guancia.
"Lo conosci?" si intromise Yoongi, guardandomi, cercando qualche risposta sincera che, ovviamente, non avrebbe avuto.
"No." dissi "Che dobbiamo fare adesso che conosciamo il nome e la faccia del fratello?" cambiai argomento, spostandolo da me alla scoperta di Taehyung. Ancora non riuscivo a collegarlo come fratello di Namjoon.
"Io lo conosco," ammise Hoseok, catturando tutta la mia attenzione, ma i suoi occhi guardavano Yoongi "è l'amico del ragazzo che abbiamo incontrato ieri."
"Lo conoscete entrambi?" chiesi.
"Io l'ho incontrato al supermercato, era insieme all'amico di Hoseok." Yoongi alzò le spalle "Sapete dove potremo incontrare questo Taehyung? Magari sa dove possiamo trovare il fratello." aggiunse.
"Io no." risposi a monosillabi, mentendo, e forse lo percepirono entrambi, infondo ci conoscevamo da anni e ogni volta capivano il mio stato d'animo meglio di quanto riuscissi a fare io da solo.
"Va bene." Hoseok arricciò il naso e assottigliò gli occhi.
"Il fratello non c'entra nulla, lasciamolo fuori da questa storia, noi vogliamo Namjoon, non Taehyung." disse Yoongi.
E, nonostante quelle parole, sapevo che comunque non avremo potuto continuare a vederci. Capii anche che Taehyung mi avesse raccontato una bugia, forse più di una, poiché mi disse che non conoscesse nessuno che si chiamasse Kim Namjoon.
Quel ragazzo era entrato nella mia vita in un attimo, e farlo uscire così velocemente, all'improvviso, non sarebbe stato facile, ma non avevo altra scelta.
Quel giorno non andai da Taehyung.
Taehyung
Uscii dall'Università e mi guardai intorno, cercando con lo sguardo la moto di Jungkook. Due giorni prima mi disse che mi sarebbe venuto a prendere, quindi, quando non lo vidi ancora, pensai che magari fosse in ritardo, così mi sedetti sulla prima panchina che trovai libera nel cortile.
Incrociai le mani e mi morsi il labbro. Non aveva mai fatto tardi, arrivava sempre prima di me, in ogni posto, ma poteva aver avuto un imprevisto.
Iniziai a usare un po' il telefono, per far passare più velocemente il tempo. Guardai l'orologio e notai che fosse passata mezz'ora da quando ero uscito.
Se fosse stata un'altra persona al posto di Jungkook, e se io avessi pensato prima di prendere una decisione del genere, non sarebbe mai successo ciò che optai di fare.
Misi la mano nella tasca del giubbotto ed estrassi il bigliettino con il suo numero scritto sopra. Lo segnai sul cellulare e andai sull'applicazione dei messaggi.
Presi un respiro profondo e decisi cosa scrivere.
"Ciao, Jungkook, sono Taehyung, non ti sei fatto vedere e avevi detto che saresti venuto, stai bene?" lessi ad alta voce il mio stesso messaggio e, dopo che cliccai il tasto 'invio', rimisi il telefono in tasca, senza controllare se gli fosse arrivato o altro.
Mi alzai e andai verso casa mia, a piedi. Ero convinto che sarei tornato con la moto di Jungkook, per quello non avevo usato la mia macchina per andare all'Università.
-
Mi buttai a peso morto sul divano del salotto. Ero da solo a guardare il soffitto, nel silenzio più assoluto. E, si sa, quando non c'è rumore i pensieri salgono a galla, e ritornare a pensare a mio fratello e tutte le cose che avevo scoperto giusto il giorno prima fu inevitabile.
Iniziai a picchiettare il pavimento con le unghie della mano che penzolava giù dal divano, creando un ticchettio che, normalmente, mi avrebbe dato fastidio, ma a cui, in quel momento, nemmeno facevo caso.
Quando mi alzai non sapevo quanto tempo fosse passato, ma, non avendo fame, andai direttamente nella mia camera.
Guardando il telefono costatai che fossero già le undici di sera, e non avevo idea di come fossero passate così tante ore, visto che ero tornato a casa alle dodici.
Jungkook non mi aveva risposto. Sperai che almeno si sarebbe fatto vivo fuori casa mia, ma non fu così. Guardai fuori la mia finestra, che affacciava sulla strada, illudendomi che sarebbe potuto essere lì.
Ma, ovviamente, non c'era. Chiusi le tende e indugiai un po' con la mano stretta attorno al tessuto, poi, scuotendo la testa, indossai velocemente il pigiama e mi misi sotto le coperte, sprofondando la testa nel cuscino, cercando di dimenticare la giornata precedente e quello stesso giorno.
Mi addormentai, rassegnandomi al fatto che Jungkook non si fosse presentato per davvero e che quella consapevolezza mi fece un po' male al cuore. Anche se, forse, in realtà, fece più male di un poco.
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Any reason to stay || Taekook
Romance"«Io sono dalla tua parte.» dissi in modo sincero. Jungkook alzò entrambe le mani e le posò sulle mie guance, accarezzandole lentamente e incorniciandomi il viso. Mi guardò e sorrise, poi, finalmente, unì le nostre labbra." - Avrebbero potuto esser...