Jungkook
Il giorno seguente mi svegliai per colpa delle urla di Yoongi e Hoseok. Aprii gli occhi e guardai l'orario dal telefono, costatando che fossero le tre del pomeriggio.
Mi ero appena svegliato e già ero nervoso per colpa di quel risveglio turbolento. Mi alzai dal letto e andai in cucina, dove trovai i miei amici, che non mi notarono minimamente e che continuarono a parlare tra di loro.
"Mi dite perché state urlando a quest'ora?" sbuffai, andando a sedermi su una sedia e strofinandomi un occhio con il braccio. Per la domenica, in cui dormivo quasi tutto il giorno, era fin troppo presto svegliarmi alle tre.
"Ti sei svegliato, finalmente!" esclamò Yoongi, sedendosi di fronte a me, seguito da Hoseok, che si sedette di fianco a lui.
"Perché? Che succede?" chiesi allora, incrociando le braccia sul tavolo e sporgendomi verso di loro, in cerca di risposte.
"Kim e la sua gente non si muovono a restituirci il prestito e noi, tutti noi, abbiamo bisogno di quei soldi che gli hai dato tu!" mi urlò contro il maggiore. Inarcai un sopracciglio e lo guardai negli occhi.
"Soldi che voi non mi avete impedito di dargli." chiarii subito "Sto facendo di tutto per riaverli indietro, ho mandato anche Chunghee da quel Hyunso, per spaventarlo e spronarlo a farci ridare il prestito dai suoi amichetti del cazzo!" iniziai ad alterarmi anche io.
"Non è abbastanza, Jungkook! Il tempo scorre, e potrebbero anche prenderci la casa, la tua moto e le nostre macchine!" mi urlò contro Hoseok, allora voltai lo sguardo verso di lui.
"E voi? Voi cosa fate? Sarebbe tutta colpa mia adesso? Prendete anche voi la situazione in mano e vedete cosa fare." dissi, respirando lentamente per calmarmi, ma non sarebbe stato facile se avessero continuato a far ricadere tutta la colpa su di me.
"Chunghee mi ha chiamato prima." aggiunse Yoongi. Aveva capito che la situazione stesse degenerando, ed era pienamente consapevole che avessi ragione io.
"Che ti ha detto?" chiese Hoseok, e ormai gli occhi di entrambi erano sul maggiore.
"Ha sentito un rumore, quando è andato a incontrare il ragazzo che aiuta Kim Namjoon, Hyunso, quindi qualcuno ha ascoltato la loro conversazione." ci informò, facendomi mettere le mani nei capelli.
"Fantastico! Ci vuole solo che abbia capito la situazione e lo abbia visto in faccia che lo denuncia anche!" urlò il rosso "Poi risaliranno a noi e ciao a tutti!" e avrebbe continuato, se solo Yoongi non lo avesse fermato.
"Era buio e ha sentito solo le loro voci, da come ho capito. Non hanno parlato del motivo per cui gli abbiamo prestato i soldi o altro, quindi non c'è da preoccuparsi di questo." ci rassicurò lui, ma non ci riuscì pienamente.
"Quindi? Che facciamo?" chiesi io, già stanco di quella conversazione che andava avanti da più di dieci minuti.
"Continuiamo a cercare Kim e poi ce la vediamo direttamente con lui." propose Yoongi, facendoci annuire.
"Va bene, io me ne torno nella mia camera." li informai, alzandomi in piedi e avviandomi verso la mia stanza, ma venni bloccato da Hoseok che si alzò insieme a me e mi venne vicino.
"Aspetta, Jungkook, solo un'altra cosa." mi voltai e lo guardai negli occhi, assottigliandoli quando notai il suo sguardo addolcito "Non volevo urlarti contro, sono solo stressato." mi mise una mano sulla spalla destra, facendomi scuotere la testa.
"Non ti preoccupare, quando riavremo i nostri soldi tornerà tutto alla normalità." risposi, poi si avvicinò e mi abbracciò. Spalancai gli occhi, con il mento sulla sua spalla. Da quella posizione vedevo Yoongi che, ancora seduto, sorrideva e annuiva.
Dopo poco ricambiai l'abbraccio del mio amico. Non erano comuni quelle dimostrazioni d'affetto e io non ero per niente un tipo affettuoso, ma era in quei momenti che capivo che davvero niente ci avrebbe separati.
"Adesso tocca a me fare il ruolo di fratello maggiore." si intromise Yoongi, facendoci dividere e ridacchiare. Si alzò e si posizionò di fianco a Hoseok.
"Dimmi tutto." risposi, guardandolo.
"So che non vuoi parlarne, ma l'ho- lo abbiamo capito che qualcosa sta cambiando, e volevo solo dirti che per qualsiasi cosa puoi parlarne con noi, non mandare qualsiasi cosa sia all'aria, perché sono anni che ti conosciamo e non ti abbiamo mai visto così."
I miei occhi si allargarono di poco, non volevo notassero il mio stupore, eppure quel discorso mi aveva davvero scosso.
"Così come?" domandai titubante, deglutendo per le sue precedenti parole.
"Niente, non ci pensare, volevo solo dirtelo."
Avrei voluto dirgli che avevo capito perfettamente cosa intendesse, che se fossi stato davvero capace di non pensarci lo avrei fatto volentieri, che quei miei stessi pensieri spaventavano anche me, che avevo paura di ciò che mi stesse succedendo, ma rimasi solo in silenzio.
-
Decisi, dopo due ore in cui avevo guardato un film a caso e quasi un'ora in cui ero rimasto sotto la doccia, di uscire. Mi vestii e presi le chiavi della moto. Salutai i ragazzi e scesi le scale del nostro appartamento, fino al portone.
Misi il casco, salii sulla motocicletta e partii, guidando velocemente. Non avevo una meta precisa, dovevo giusto distrarmi un po'.
Mi ritrovai nello stesso posto in cui qualche giorno prima incontrai Taehyung. Non sapevo perché avessi guidato fino in quel luogo, ma, quando frenai e scesi, mi guardai intorno, sperando di vederlo, e allora capii che fosse palese il motivo per cui ero lì.
Sospirai pesantemente quando non lo vidi da nessuna parte. Ero pronto a rimettermi il casco per andare via, finché non venni interrotto da una voce.
"Continui a pedinarmi?" chiese ironicamente proprio il ragazzo che cercavo. Sorrisi e mi voltai verso di lui.
"Sono arrivato prima io, magari eri tu che cercavi me." ribattei, facendogli arricciare il naso infastidito. Quando mi accorsi di star ancora sorridendo tornai con la mia solita espressione neutra.
"Allora cosa ci fai qui, da solo, a quest'ora?" inarcò un sopracciglio e incrociò le braccia. Lo faceva ogni volta che ci incontravamo.
"Volevo fare un giro." non avrei dovuto giustificarmi, non con lui e non quando io stesso non mi giustificavo mai, eppure non volevo che pensasse che fossi lì per lui.
"Che scusa patetica." roteò gli occhi.
"E tu per quale motivo spettacolare sei qui?" chiesi ironico, odiando nel profondo il modo in cui mi aveva risposto.
"Io-" disse, sussurrando, facendomi ridere. Avevamo capito entrambi che non avesse nessuna ragione reale.
"La tua scusa è sicuramente migliore della mia." sorrisi divertito. Aveva un'espressione nervosa sul viso, quindi decisi di smetterla di provocarlo "Torni anche stasera da solo?" chiesi, cambiando argomento.
"Sì, sempre che tu non voglia accompagnarmi." rispose, lasciandomi di stucco.
"Non me lo aspettavo." ridacchiai "Prendi." gli porsi il mio casco, che prese guardandomi negli occhi.
"E tu?" mi domandò, facendomi alzare le spalle.
"Starò senza, andiamo." mi sedetti sulla moto e la accesi, lui salì dietro di me e io presi le sue mani, portandomele sulla pancia "Mantieniti, sennò cadi." e così fece, per tutto il tragitto.
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Any reason to stay || Taekook
Romance"«Io sono dalla tua parte.» dissi in modo sincero. Jungkook alzò entrambe le mani e le posò sulle mie guance, accarezzandole lentamente e incorniciandomi il viso. Mi guardò e sorrise, poi, finalmente, unì le nostre labbra." - Avrebbero potuto esser...