Taehyung
"Come stanno i capelli? E la camicia? Oddio, non l'ho stirata bene." passai le mani sul tessuto che ricopriva le braccia "Ho capito, torno a casa." ero pronto a girmi, ma la porta dell'abitazione davanti a me venne aperta.
Era arrivato il tanto atteso venerdì in cui avrei cenato con la famiglia di Jungkook. Mi aveva detto che non fossero a conoscenza dello strano rapporto che si celava tra di noi, che nemmeno io e lui avevamo ancora stabilito, e non sapevo se quella cosa fosse positiva o meno.
"Sii felice che sia stato io a passare casualmente vicino alla porta, perché i miei avrebbero chiamato la polizia se avessero sentito uno sconosciuto parlare a raffica fuori casa nostra." disse Jungkook, guardandomi e ridendo leggermente.
"Mi hai sentito? Che imbarazzo." ero sicuro di essere arrossito, ma non avrei potuto fare niente per evitarlo.
"Entra, dai." si spostò di lato, per permettermi di passare. Entrai e rimasi al suo fianco, aspettando che chiudesse la porta e che camminasse, e, quando lo fece, iniziai a seguirlo, in qualunque posto fosse diretto.
"Jungkook, perché ci hai messo così tanto?" sentii una voce profonda chiedere dalla stanza in cui, un attimo dopo, entrammo.
"Taehyung è arrivato." disse il ragazzo affianco a me, facendo alzare tre paia di sguardi sul mio corpo.
"Buonasera." sorrisi e mi inchinai educatamente.
"Taehyung!" esclamò la madre "Siediti, ti stavamo aspettando."
Aspettai che Jungkook prendesse posto e mi sedetti al suo fianco. Eravamo tutti attorno al tavolo, e sentivo gli occhi di suo padre scrutarmi.
"È la prima volta che ci incontriamo, Taehyung, è un piacere conoscerti." affermò proprio lui, facendo voltare il mio viso verso la sua figura. Aveva uno sguardo serio e non sembrava intenzionato a sorridere, così deglutii.
"Anche per me lo è, signore."
"Puoi chiamarmi Seoyeon, dopo l'aiuto che hai dato a Hyunki e notando che sei amico di Jungkook puoi darmi del tu tranquillamente." continuava a sembrarmi freddo e distaccato, ma decisi comunque di non ribattere in modi esagerati.
"Va bene, grazie."
"Ho cucinato con le mie stesse mani, poi fatemi sapere cosa ne pensate." disse la mamma di Jungkook, sorridente e felice. La sua gioia era contagiosa, infatti mi ritrovai a sorridere senza una motivazione.
"Mamma, sei sempre favolosa." disse Hyunki, facendo ridere la donna.
"Lo dici anche a Jungkook quando cucina i muffin, quindi non so se crederti." sbuffò ironicamente, guardando il figlio maggiore con la coda dell'occhio.
"Cosa?" disse Jungkook, alzando gli occhi dal piatto "I miei muffin sono buonissimi!"
"Più o meno." commentò Seoyeon, permettendomi di vedere un sorriso sulle sue labbra per la prima volta. La sua somiglianza con Jungkook, in quel preciso momento, mi parve agghiacciante. Quando sorridevano sembravano la stessa persona.
"Hai mai assaggiato i muffin di Kook?" mi domandò Hyunki.
"No, ma qualche volta vorrei." ammisi sinceramente, voltando le iridi sul ragazzo al mio fianco, che però guardava suo fratello.
"Scappa finché sei in tempo." disse proprio il minore, facendo roteare gli occhi a Jungkook.
"Potete smetterla? Non ve li faccio più."
"Io voglio assaggiarli davvero!" dissi, ricevendo in risposta i suoi occhi su di me. Mi guardò e sorrise, facendomi un piccolo occhiolino, invisibile agli occhi degli altri componenti di quella stanza.
"Taehyung, è troppo caldo? Non ti piace?" mi domandò l'unica donna presente lì, facendomi voltare verso di lei.
"Perché?" le chiesi confuso, inclinando il capo verso destra.
"Sei rosso, ti sei scottato con il sugo?" continuò, facendomi spalancare gli occhi. Udii una risatina provenire dalla mia sinistra, consapevole da chi provenisse, ma decisi di ignorarlo.
"No, anzi, è perfetto." risposi cercando di non dare nell'occhio e di sembrare disinvolto.
"Grazie, Taehyung, mi fa piacere."
-
La cena si stava svolgendo meglio di quanto avessi immaginato, e non c'erano stati momenti di imbarazzo o di silenzio. Mi stavo trovando a mio agio con la famiglia di Jungkook, infatti capii che tutta l'ansia che mi aveva pervaso in quei giorni fosse stata completamente inutile.
"Taehyung, tu lavori?" Seoyeon mi colse impreparato, non mi aspettavo una domanda del genere, e se non avessimo finito di mangiare qualche minuto prima, probabilmente avrei rischiato di soffocarmi.
"Adesso no, da quando ho finito di dare ripetizioni a Hyunki mi sono laureato e non ho avuto affatto il tempo per cercare un lavoro, poi nessuno assumerebbe un appena laureato." alzai le spalle e finsi una risata, non sapendo cos'altro fare.
"In cosa ti sei laureato?"
"Triennale di criminologia."
"Non ho amicizie in quel settore, sennò avrei potuto darti una mano."
"Non si preoccupi, penso che cercherò qualcosa di piccolo, giusto per non rimanere al verde, ma per ora so che non troverò niente di ciò che cerco."
"L'importante è che credi in te."
"Non credo tanto nelle mie capacità."
"Fai male, Taehyung, io, per esempio, credo tanto in te." si intromise Jungkook, facendoci girare tutti verso di lui, che però era completamente concentrato su di me.
"Tu che credi in qualcuno? Taehyung, sei davvero speciale allora." disse Hyunki, provocandomi un sorriso sincero sul viso.
Quando io e Jungkook ci guardavamo negli occhi era come se finissimo in un altro posto, in un'universo completamente diverso, in cui nessuno poteva arrivare, perché era solo e unicamente nostro. Sapevo che quell'attimo non sarebbe durato, ma era bello perdermi in lui per qualche secondo.
"Oddio, è mezzanotte e sta per iniziare la mia serie tv preferita!" Hyunki si alzò e ci guardò uno ad uno "Corro in camera, Taehyung è stato bello rivederti, ciao!" esclamò, dileguandosi poi nella sua stanza.
"Già è mezzanotte? Anche io dovrei andare, allora." dissi, vedendo poi la madre e il padre di Jungkook alzarsi, cosa che fece anche il figlio e, di conseguenza, anche io.
"Sono stato davvero felice di incontrarti, si vede che sei un bravo ragazzo." ammise Seoyeon.
"Ciao, Taehyung, spero tu sia stato bene qui con noi." disse la donna.
"Ciao anche a voi." fui pronto a girarmi e ad avviarmi verso l'uscita, da solo, ma Jungkook decise di parlare.
"Ti accompagno alla porta." e, senza dire altro, si voltò e iniziò ad andare verso l'ingresso. Salutai un'ultima volta la sua famiglia e poi lo raggiunsi.
"Visto? È andata bene." sorrise provocandomi una risata "Ci vediamo domani?"
"Va bene. "mi misi sulle punte e gli diedi un bacio sulla guancia "Buonanotte, Jungkook."
"Buonanotte." intravidi un sorriso che divideva in due il suo viso, poi mi girai e andai verso la mia macchina.
Quando ci arrivai mi ci sedetti dentro e, per tutto il viaggio, non riuscii a fare altro se non sorridere, soddisfatto del modo in cui quella serata fosse andata e felice perché il giorno dopo avrei rivisto Jungkook.

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Any reason to stay || Taekook
Lãng mạn"«Io sono dalla tua parte.» dissi in modo sincero. Jungkook alzò entrambe le mani e le posò sulle mie guance, accarezzandole lentamente e incorniciandomi il viso. Mi guardò e sorrise, poi, finalmente, unì le nostre labbra." - Avrebbero potuto esser...