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Taehyung

La mia mente continuava a tormentarmi con le parole che Jungkook aveva pronunciato al mio orecchio il giorno prima. Quella notte non avevo dormito affatto, continuando a rivedere il momento in cui Jungkook si avvicinava a me ogni qualvolta in cui chiudevo gli occhi.

Ero sdraiato sul letto, sotto le coperte. Non era affatto da me rimanere a poltrire tutta la giornata e succedeva solo quando avevo mille cose a cui pensare.

Le parole di Jungkook non avevano senso, non capivo perché avrebbe dovuto dirmi di non andarmene. Era tutto così confuso che non volevo più pensarci, cosa che non riuscivo proprio a fare.

Smisi di pensarci solo quando sentii il campanello suonare, così mi alzai svogliatamente e mi trascinai verso l'ingresso. Mi passai una mano sul viso, insultando mentalmente chiunque ci fosse dall'altro lato della porta.

Aprii e dovetti sbattere le palpebre per un paio di volte, quando vidi chi ci fosse lì. Era Jungkook. Sperai solo di non essermelo immaginato, anche se, da una parte, volevo che fosse solo frutto della mia immaginazione.

"Taehyung." disse lui, facendomi ritornare con e la testa sulle spalle.

"Jungkook, cosa ci fai qui?" gli chiesi, dondolando sui miei stessi piedi, spaventato dal fatto che, se fossi rimasto fermo, sarei potuto cedere, date le mie gambe che sembravano gelatina.

"Io-" iniziò, ma, prima di continuare, fece un sospiro, poi riprese a guardarmi negli occhi "ieri te ne sei andato come niente fosse e volevo sapere se stessi bene."

"Sto bene, potevi anche evitare di perdere tempo per venire a casa mia e mandarmi semplicemente un messaggio." strinsi la maniglia della porta con la mano destra. Ero così nervoso in quel momento.

"Non sarebbe stata la stessa cosa, lo sai." sorrise leggermente. In seguito lo vidi mordersi il labbro inferiore, quando capì che non avrei risposto "Tu non mi vuoi qui." concluse da solo, ma io non riuscii a dirgli che avesse completamente sbagliato.

Lo vidi annuire, poi fare un passo indietro. Lo vidi girarsi per andare via e probabilmente se ne sarebbe andato davvero se non avessimo visto una macchina fermarsi di fronte al vialetto di casa mia.

Io corrucciai le sopracciglia e Jungkook fermò i suoi passi. Quando vidi chi scese da quell'auto, camminai fino a raggiungere il fianco di Jungkook.

"Che ci fa lui qui?" lo sentii chiedere.

La persona in questione si avvicinò a noi due, ma non mi dedicò nemmeno uno sguardo, troppo impegnato a guardare il moro di fianco a me.

"Namjoon?" lo guardai e notai che, nonostante il mio richiamo, continuasse ad ignorarmi.

"Taehyung," disse mio fratello "come conosci questo qui?" mi chiese, mentre lui e Jungkook si guardavano negli occhi.

"Mi spiegate che sta succedendo? Siete amici?" ignorai la sua domanda e ne feci altre. Dovevano chiarirmi la situazione al più presto, perché non ci stavo capendo più niente.

"È lui, Taehyung, è lui il ragazzo con cui ho i debiti." finalmente mi guardò, ma io ormai avevo lo sguardo su Jungkook, che, a sua volta, guardava me.

"Perché non me lo hai detto?" gli chiesi, notando il suo sguardo incupirsi "È questo il motivo per cui mi hai iniziato a ignorare, vero? Lo sapevi e non mi hai detto niente." conclusi, sapendo che ciò che stessi dicendo fosse la realtà dei fatti.

"Cosa avrei potuto dirti? Eh?" rispose Jungkook, incrociando le braccia e guardandomi male. Come se avesse potuto avere ragione, in quella situazione.

"Taehyung, questo tipo è un delinquente, non dovresti averci niente a che fare!" sentii esclamare da mio fratello, ma le mie orecchie erano come se si rifiutassero di ascoltarlo.

"Via." dissi, facendo qualche passo indietro.

"Esatto, Jeon, vai via." disse Namjoon, ridacchiando. Lo guardai e corrucciai le sopracciglia.

"Entrambi." puntualizzai, facendogli inclinare il viso.

Con la coda dell'occhio vidi Jungkook annuire, poi andare via con il capo alto. Dopo qualche secondo anche Namjoon mi lasciò solo. A quel punto corsi in casa mia, verso la mia camera, e mi buttai sul letto, affondando il viso nel cuscino e cacciando un urlo soffocato.

Namjoon

Sbattei la porta di casa e mi precipitai in cucina, sperando di trovare il mio coinquilino. Avevo bisogno di parlare con qualcuno e Seokjin era l'unico con cui mi confidavo sempre.

"Jin, menomale che sei qui." ammisi sedendomi di fronte a lui, davanti al tavolo.

"Nam, ti stavo aspettando. Da come hai sbattuto la porta deduco che sia andato male l'incontro con Taehyung." mi disse, guardandomi dolcemente. Il mio migliore amico riusciva sempre a tranquillizzarmi.

"Non è andato male, è andato malissimo." sbuffai "C'era anche Jeon." specificai, notando come il suo sguardo fosse cambiato da confuso a sconvolto.

"Jeon? Non dirmi lo stesso Jeon con cui hai il debito e che era nel mio bar." disse lui, facendomi annuire.

"Probabilmente il ragazzo che era con lui, al bar, era proprio Taehyung. Tu non sai nemmeno com'è fatto." misi i gomiti sul tavolo e le mani tra i capelli, sbuffando.

"Quindi si conoscono." dedusse lui "Sono amici?" mi chiese, facendomi rialzare il viso verso di lui e ridere.

"Ho lo strano presentimento che siano qualcosa di più che amici." ammisi, vedendolo spalancare gli occhi.

"Pensi che siano fidanzati?"

"Non credo, ma si vedeva che non fossero solo amici." diedi voce alle mie ipotesi.

Li avevo visti insieme solo una volta, ed era bastata per farmi notare il modo in cui Jeon guardasse mio fratello e in cui Taehyung sembrasse così triste dopo aver scoperto la notizia che fosse proprio quello il ragazzo con cui avessi dei debiti.

"E questo sarebbe un problema?" sentii domandare da Seokjin, allora lo guardai e sospirai.

"È un grandissimo problema, Jin." annuii "Ero andato da Taehyung per spiegargli del debito e per chiedergli una mano, ma, se sapesse la situazione intera, sono sicuro che darebbe ragione a Jeon, soprattutto contando i rapporti in cui sembrano essere loro e quelli in cui siamo noi due."

"Avvicinati a Taehyung e raggiralo. Fagli credere che sia Jeon il bugiardo e tu quello che dice la verità. Però prima legate un po', perché più sarete uniti e più non dubiterà di te, poi, magari, potrebbe anche chiedere a Jungkook di non farti pagare nulla." mi consigliò Seokjin. Dopo le sue parole sorrisi, pensando che quel suo piano avrebbe funzionato sicuramente. Avrei solo dovuto far fidare Taehyung di me.

Sapevo che non sarebbe stato difficile e che, alla fine, avrei vinto io.

Any reason to stay || TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora