Jungkook
"Oggi vieni a casa?" mi chiese Hyunki, appena risposi alla sua chiamata. Sorrisi e scossi la testa.
"Non so se riesco, Hyun." risposi tristemente. Quando attraversavo periodi difficili, essere in compagnia del mio fratellino mi aiutava sempre, ma, in quel momento, avevo altre cose a cui pensare.
"Viene anche Taehyung, per le ripetizioni." aggiunse, come se quella fosse una scusa in più per andare, quando era una ragione in più per restare a casa.
"Tra quanto hai l'esame per recuperare i debiti?" domandai, cambiando argomento.
"Il 29." rispose "Dicendoti che Taehyung verrà non ho fatto un granché, vero?" sapeva già ciò che avrei detto, nonostante avesse sedici anni mi capiva benissimo.
"Mi dispiace, Hyun, verrò un altro giorno."
"Va bene. Ora devo andare, hanno suonato alla porta, ci sentiamo, ciao!" lo sentii esclamare, ed ebbi solo il tempo di ricambiare il saluto che mi staccò.
Lanciai il telefono sul letto, combattendo contro me stesso e la mia voglia di andare sull'applicazione dei messaggi e rispondere a Taehyung, ma, fortunatamente, o sfortunatamente, qualche minuto dopo, vidi Hoseok e Yoongi entrare nella mia stanza.
"Abbiamo bussato per un minuto, ma non hai risposto, quindi siamo entrati." si giustificò Hoseok, sorridendo e sedendosi sul letto, a gambe incrociate, di fronte a me. Vidi Yoongi scuotere la testa divertito, per poi seguire l'altro, sedendosi anche lui.
"Sì, scusate." appoggiai la schiena ai cuscini alle mie spalle.
Decisi, in quello stesso momento, che fosse arrivata l'occasione adatta per parlare ai miei amici di Taehyung .
"Lo conosco, il fratello di Kim, Taehyung." ammisi. Il peso che avevo nel petto si attenuò un po', ma non scomparve. Forse non avrei dovuto aprire bocca.
"Lo avevamo capito, Kook." guardai Yoongi negli occhi, dopo le sue parole.
"Davvero pensavi che non ce ne fossimo accorti?" chiese Hoseok, facendomi annuire velocemente "Sei abbastanza palese, fattelo dire."
"Palese? Che intendi?" domandai, non capendo cosa volesse dire.
"Intende," si intromise Yoongi "che era scontato il fatto che lo conoscessi."
"Ho un'altra domanda." disse Hoseok "Come vi conoscete? Siete amici?"
"Ci siamo incontrati un paio di volte e no, non lo siamo," risposi alle due domande, senza dire troppe cose "non lo siamo mai stati e non potremo mai esserlo." sussurrai, mordendomi l'interno guancia, nervosamente, sperando che non avessero sentito l'ultima parte. Ma, ovviamente, capirono benissimo, e io avrei dovuto imparare a stare un po' zitto.
"Perché?" chiesero entrambi, nello stesso momento, ma la situazione era così seria che non avemmo nemmeno il tempo di ridere.
"Solo il fatto che sia il fratello di Namjoon penso sia una risposta abbastanza sensata." chiarii subito, inarcando un sopracciglio, stupito dal fatto che non lo avessero compreso subito.
"E quindi?" iniziò Yoongi "L'ho già detto ieri, abbiamo problemi con Namjoon, mica con suo fratello."
"Comunque non ci tengo a essere suo amico." alzai le spalle, sperando di essere almeno un minimo convincente. Non volevo eliminare Taehyung dalla mia vita, ma era meglio così.
"Se lo dici tu." Hoseok alzò le spalle "Ricordati solo che, se tu smetti di parlare con lui, poi non si torna più indietro."
"Perché dovrei tornare indietro?" chiesi, confuso "Sai che non l'ho mai fatto e che non lo farò adesso."
"Yoongi, parlaci tu, io adesso devo andare." si alzò in piedi e si aggiustò i pantaloni "Ci vediamo verso ora di pranzo, non so di preciso quando tornerò." poi uscì velocemente dalla mia stanza.
Io e Yoongi ci guardammo negli occhi, senza capire il motivo dello strano comportamento del nostro amico.
Hoseok
Arrivai nel luogo in cui io e Yunhee ci eravamo dati appuntamento, il giorno prima. Se Jungkook e Yoongi lo avessero saputo, mi avrebbero riportato a casa a calci, ma non avrei mai potuto dirle di no.
Era arrivato il momento, dopo anni, di andare avanti e se per farlo avessi dovuto parlarle, allora lo avrei fatto.
"Hoseok!" sentii esclamare alle mie spalle, e quasi non ebbi il coraggio di voltarmi.
No, non l'avevo superata affatto.
Alla fine mi girai e la guardai negli occhi. Non era cambiata affatto, era rimasta la bellissima ragazza dai capelli lunghi e neri e gli occhi scuri, di cui mi ero innamorato quattro anni prima e che mi aveva spezzato il cuore due anni dopo.
"Yunhee." risposi, aspettando che si avvicinasse lei. Eravamo in piedi, a una distanza giusta l'uno dall'altra.
"Non ci vedevamo da così tanto, mi mancavi." ammise sorridendo. Le probabilità che il mio cuore ci ricascasse erano alte, ma non sarebbe successo, non di nuovo.
"Perché mi hai chiesto di incontrarci?" chiesi, incrociando le braccia, sperando che il mio battito cardiaco rallentasse. Ad un certo punto ebbi paura che lo potesse sentire anche lei.
"Te l'ho detto, mi mancavi." ripetette. Se lo avesse detto un'altra volta ancora non avrei potuto reggerlo.
"Tu sai che non puoi tornare qui e dirmi queste cose? Non puoi farlo, sei sempre stata un'egoista, ma addirittura questo?" cercai di non alzare troppo la voce, ma non riuscivo più a controllarmi. Finalmente avevo trovato il coraggio di dirle tutto e non mi sarei fermato.
"Non voglio che ti dimentichi di me." risi alle sue parole. Non l'avevo dimenticata, probabilmente non lo avrei fatto molto presto, ma ci stavo provando, lo stavo facendo davvero.
"Sei sempre stata una persona- orribile, mi chiedo come io abbia fatto a non accorgermene prima." scossi la testa. Quella ragazza era stata la prima persona che avessi mai amato. Yunhee non mi aveva portato a smettere di credere nell'amore, non avrebbe mai potuto, eppure non riuscivo ancora ad andare avanti.
"Eri così innamorato di me, Hoseok," si avvicinò a me, e io non riuscii a muove un passo "o, per caso, lo sei ancora?" sorrise.
"Sì, Yunhee, ti ho amata così tanto, ora però fortunatamente sto riuscendo a superarti. Ma ricordati che il problema sei sempre stata tu, nella nostra relazione. Io posso anche essere stato innamorato, ma sappi che sei tu quella che non cambierà mai." riuscii a dire tutto ciò che pensavo, senza tralasciare niente. Mi ero tenuto quelle parole per me, per anni, urlandole solo allo specchio, e dirlo alla diretta interessata stava aiutando.
"Lo stai dicendo per ricordarlo a me o a te stesso? Sono cambiata, davvero, e mi piacevi sul serio." non capii se mi stesse prendendo in giro o meno, ma non mi sarei fermato lì, dopo qualche sua bella parola.
"Sei la persona peggiore che potessi mai incontrare, e forse, un giorno, riuscirò anche a perdonarti, ma non oggi." mi voltai, pronto a tornare a casa, sperando nel profondo che mi fermasse, ma non lo fece.
Finsi che la lacrima che sentii colare sulla mia guancia fosse, in realtà, una goccia di pioggia che aveva iniziato a cadere dal cielo.
Anche quel giorno pioveva, come ogni volta in cui pensavo a lei.

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Any reason to stay || Taekook
Romance"«Io sono dalla tua parte.» dissi in modo sincero. Jungkook alzò entrambe le mani e le posò sulle mie guance, accarezzandole lentamente e incorniciandomi il viso. Mi guardò e sorrise, poi, finalmente, unì le nostre labbra." - Avrebbero potuto esser...