Taehyung
Ero da poco arrivato fuori casa di Hyunki ed entrai dopo che sua madre aprì la porta, accogliendomi all'interno. La salutai cordialmente, poi venni trascinato dal ragazzino in cucina, mentre la signora ci lasciava da soli per le nostre lezioni.
"Jungkook, non dare troppo fastidio." sentii esclamare dalla donna e solo in quel momento realizzai che ci fosse anche lui, quando i nostri occhi si incrociarono.
"Dovevo aspettarmelo." scossi la testa e sorrisi, sedendomi al mio solito posto.
"Ieri me l'hai messo su un piatto d'argento, dicendomi che saresti venuto." mi fece un occhiolino. Non sapendo cosa dire, quindi decisi di ignorarlo.
"Hyunki, dobbiamo iniziare, lunedì hai l'esame."
"Non ricordarmelo." lo vidi sedersi sulla sedia di fronte alla mia e di fianco a Jungkook.
Hyunki si calò per prendere i libri dallo zaino e Jungkook prese l'occasione al volo, sporgendosi sul tavolo e avvicinandosi al mio orecchio.
"Fate veloce che dopo ce ne andiamo." sussurrò, e, dopo qualche secondo, tornò al suo posto.
"Tutto bene, Taehyung?" mi chiese Hyunki, appena tornò con il viso davanti al mio "Hai caldo? Sei rosso."
Mi toccai le guance, constatando che fossero accaldate. Guardai male Jungkook, mentre lui rideva.
"Non preoccuparti, con cosa iniziamo?" cercai di sposare la conversazione su qualcosa che non fosse il mio evidente imbarazzo, impuntandomi che, quando io e Jungkook saremo usciti, glie l'avrei fatta pagare.
-
Appena finimmo, Jungkook si alzò e si avvicinò velocemente a me.
"Andiamo." mi prese un polso e mi trascinò alla porta, ma io lo fermai.
"Aspetta, fammi salutare tua madre." mi allontanai e andai verso il salotto, dove trovai la donna seduta sul divano a guardare la televisione.
"Signora, io e Hyunki abbiamo finito, vado via."
"Taehyung!" disse lei, alzandosi ed avvicinandosi a me "Avete finito le lezioni, sei un santo per aver sopportato mio figlio, forse dovrei dire entrambi i miei figli." rise, così io, senza sapere cosa fare, risi insieme a lei.
Mi chiesi cosa sapesse di me e Jungkook.
"Hyunki non è male, non si preoccupi, supererà sicuramente l'anno." ammisi sinceramente.
"La sera stessa dell'esame faremo una cena insieme, vuoi venire? Dobbiamo ringraziare anche te, per tutto, e sarebbe una buona scusa per accettare." la signora sembrava felice, ma io non sapevo cosa dire, quindi mi voltai verso sinistra, dove trovai Jungkook già intento a fissarmi.
"Non so se posso."
"Non preoccuparti, magari ci organizzeremo un'altra volta." sorrise verso di me, poi si girò verso il figlio, guardandolo dalla testa a piedi "Esci anche tu, con Taehyung?" gli chiese.
"Sì, poi vado a casa mia, penso che ci vedremo direttamente lunedì sera." rispose lui, poi salutammo entrambi e uscimmo di casa.
"Sono con la macchina, non posso lasciarla qui." lo fermai quando lo vidi camminare verso un punto a me sconosciuto.
"Lo so, sono venuto a piedi per questo." si leccò le labbra.
"Chi ti dice che io ti voglia nella mia macchina, con me?" chiesi, inarcando un sopracciglio. Sapevamo entrambi che, alla fine, avrei ceduto, ma almeno ci stavo provando.
"La mia moto ti conosce, penso sia una cosa equa farmi conoscere dalla tua auto."
"Che discorsi sono questi, Jungkook." risi e scossi la testa, dirigendomi verso la mia macchina, consapevole che l'altro mi stesse seguendo.
Aprii le porte ed entrai dal lato guida, mentre lui si appostò al mio fianco, guardandosi intorno.
"Bella." ammise, mentre io mettevo in moto.
Senza rispondergli, partii, capendo solo in seguito che non sapessi dove andare.
"Dove andiamo?"
"Lascio fare a te. Stupiscimi."
Jungkook
Non sapevo perché gli avessi chiesto di stupirmi, nessuno ci era mai riuscito. Non che dessi Taehyung per scontato, a mio malgrado non avrei mai potuto farlo.
Abbassai il finestrino e sentii i miei capelli venire trasportati dal vento, in qualsiasi direzione. Amavo quelle sensazioni.
Non ero mai andato in macchina con qualcuno, se non con i miei genitori. Non preferivo mai nessun mezzo di trasporto alla mia moto, ma conoscere una parte, anche se così insignificante, della vita di Taehyung, mi fece cambiare idea.
Non solo i miei pensieri stavano cambiando, in quell'ultimo periodo, ma era meglio per me non fare i conti con il resto.
"Jungkook?" mi richiamò il ragazzo di fianco a me, facendomi voltare verso di lui. Solo in quel momento mi accorsi che la macchina fosse ferma.
"Sì, ci sono, stavo pensando." scossi la testa, aprendo la portiera, dopo che vidi fare la stessa cosa a lui, e scesi.
Mi guardai intorno, non notando nulla di particolare, finché non feci un paio di passi in avanti, e solo allora vidi tutta Seoul al tramonto. Scossi le palpebre, sorridendo a quella vista.
"Che c'è? Ti ho stupido?" mi chiese Taehyung, avvicinandosi a me e mettendosi al mio fianco.
"Sono davvero meravigliato." ammisi, camminando ancora, fin quando non mi trovai sull'orlo di quella collina. Mi sedetti lì, aspettando che Taehyung facesse lo stesso.
"Non sei l'unico che conosce i posti belli di Seoul." lo sentii posizionarsi al mio fianco. Lo osservai, mentre lui era intento a guardare di fronte a noi.
Il suo profilo faceva invidia al bellissimo panorama. Il colore del tramonto, quel giorno tendente al rosa, gli contornava il viso, creando la vista più bella a cui avessi mai assistito.
Prima che la situazione potesse sfuggirmi di mano, tornai a guardare in avanti.
"Ormai il tramonto ci fa sempre compagnia." dissi, spezzando il silenzio che si era creato. Con la coda dell'occhio vidi Taehyung sgusciare più vicino a me, poi sentii un peso sulla mia spalla. Ci aveva poggiato la sua testa.
Non ero mai stato in una circostanza come quella e non sapevo cosa fare, quindi stetti solo fermo. Nel profondo ero felice che Taehyung si stesse iniziando a fidare di me.
Non sapevo quanto potesse essere un qualcosa di cui essere contento, soprattutto non quando io avrei dovuto allontanarlo già da giorni. Avrei potuto usare la scoperta che Namjoon fosse suo fratello come scusa per farlo, ma non ci ero riuscito.
Sospirai, cercando di non pensare a niente, decidendo di non dire nessun'altra parola che sarebbe risultata di troppo.
Mi chiesi quanto sarebbe durata quella situazionee quando mi sarei ritrovato a rovinare tutto, perché mi conoscevo fin troppo bene e sapevo che non sarei stato in grado di evitarlo.

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Any reason to stay || Taekook
Romance"«Io sono dalla tua parte.» dissi in modo sincero. Jungkook alzò entrambe le mani e le posò sulle mie guance, accarezzandole lentamente e incorniciandomi il viso. Mi guardò e sorrise, poi, finalmente, unì le nostre labbra." - Avrebbero potuto esser...